Più che le mille promesse propagandate dai politici o i vari progetti articolati in modo complesso e mai realizzati , affinché un Governo e un Parlamento dimostrino di essere effettivamente democratici , sarebbe sufficiente che attuassero , attraverso gli strumenti legislativi e operativi , i Principi contenuti nel
Se vogliamo ancora
e in tempo
evitare che fenomeni
di degradazione morale , di confusione , di disordine sociale , di illegalità , di prepotenza del
sistema finanziario sulla politica e sulla dignità del lavoro , il predominio
informativo delle multinazionali
digitali , riescano a inquinare
pericolosamente la nostra vita
sociale , arrecando gravi danni
sotto l’aspetto della
sicurezza e dell’assetto democratico
, è assolutamente necessario
ricondurre i rapporti
umani e istituzionali
verso un percorso
virtuoso secondo i
principi e valori
di un “
Nuovo Ordine di Giustizia Sociale “. Un
obiettivo verso il
quale ciascuno di noi
dovrebbe sentirsi impegnato ,
nell’ambito sia dei rapporti
sociali interpersonali sia in quelli che riguardano la sfera
politica e istituzionale nel proprio Paese . Lo dovremmo fare , soprattutto , al fine di
poter offrire ai
nostri giovani condizioni
sociali più idonee e più giuste , per avere ciascuno di loro ogni possibilità di far valere le proprie capacità
individuali e poter
realizzare in un
contesto di legalità
e di giustizia
, lungo il proprio cammino le tappe necessarie verso il traguardo
professionale da essi desiderato .
Condividere
ciascuno di noi cittadini i principi che sono contenuti
e
descritti nel “ Nuovo Ordine di
Giustizia Sociale “ , significa
partecipare univocamente alla creazione
, alla formazione di una “ Comune Forza Sociale “ per l’affermazione di principi di Giustizia
Sociale , nonché di moralità e di etica nella politica , nel comune intento
di riuscire , ciascuno attivandosi nell’ambito del proprio territorio e
del proprio contesto politico, ad
individuare e votare persone
ritenute capaci di impegnarsi con
serietà e puntualità per applicare i suddetti
principi nelle attività politiche e istituzionali svolte
durante il loro mandato e
capaci di contrastare e
combattere duramente contro coloro che usano il
potere pubblico per favorire i propri interessi personali e le attività lucrative e illecite .
“ Le
parole insegnano , gli
esempi trascinano “
( Sant’Agostino )
PER IL
NUOVO ORDINE SOCIALE
E DEMOCRATICO
ONESTA’ ,
LEGALITA’ , GIUSTIZIA
SOCIALE
1) La vita di ogni essere umano è sacra . Il diritto alla vita deve essere sempre rispettato, anche in caso di pena per gravi delitti commessi . In tali casi è sufficiente una adeguata pena di restrizione della libertà personale .
2) Nelle controversie politiche e sociali fra i popoli
deve essere sempre
esperito ogni mezzo
non violento e cercata
ogni possibilità di dialogo al
fine di
trovare una pacifica risoluzione delle stesse . Pertanto
, va
rifiutato e respinto il ricorso
alla guerra , come anche l’uso
di armi e
strumenti di morte , come
preminente e diretto
mezzo di intervento risolutivo .
3) Nessun essere
umano deve essere
lasciato in condizioni
di abbandono ed emarginazione
sociale , per povertà , per malattia . E’
dovere di qualsiasi
comunità civile di
provvedere tramite la
Politica a ristabilire condizioni
di vita dignitosa
a chi si
trova in tali
situazioni di precarietà ,
di provvedere attraverso
opportuni interventi normativi
al rispetto di
principi di equità nella redistribuzione della
ricchezza nazionale e
al rispetto dei diritti
costituzionali nel mondo del lavoro.
4) Per una corretta , pacifica e sana
convivenza civile è necessario e indispensabile che vi sia il rispetto
dell’onestà nei rapporti umani, sia di carattere politico che sociale, come
anche siano previste
e rispettate le leggi
finalizzate e rese operative
per il mantenimento
dell’ordine democratico , per
l’istruzione e la ricerca scientifica , per la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale e artistico, per la sicurezza e
la salute dei cittadini , che potrebbero essere
messi a
rischio da aggressioni criminali interne ed esterne , ma anche da gravi fenomeni di inquinamento
ambientale , da sofisticazioni alimentari ,
nonché da conseguenze causate
da una cattiva
e corrotta gestione del fenomeno
delle immigrazioni in massa
di esseri umani
disperati , fuggiti da situazioni
drammatiche , costretti a emigrare
da territori sconvolti da guerre e conflitti interni.
5) La Politica
deve essere sempre e solo al servizio dei cittadini e del bene
comune , con l’esclusivo scopo di migliorarne le condizioni della vita
sociale , primariamente nei confronti
dei meno abbienti . La Politica
deve provvedere accuratamente
e costantemente , attraverso i
propri organi istituzionali e i mezzi e
gli strumenti più efficaci di
comunicazione e di informazione , alla
conoscenza nei confronti delle giovani generazioni
sulle conseguenze negative e
nocive per la propria salute psicofisica e per la propria vita sociale ,
causate dalla dipendenza dall’ uso e
abuso di droghe , nonché delle bevande alcoliche , dei giochi d’azzardo . In tal senso è
indispensabile che la Politica abbia cura costante di dotare
gli Organi istituzionali preposti dei mezzi e strumenti
necessari per contrastare in modo
drastico ed efficace ogni attività
illecita esercitata in tali
contesti dalle organizzazioni criminali , nonché il fenomeno della “
corruzione “, che nel nostro Paese , purtroppo , è divenuto un crimine assai
diffuso e in misura allarmante nell’ambito dei rapporti socio-economici e politico-istituzionali
, con conseguenti gravi danni per il
regolare svolgimento della economia nazionale
e per il progresso sociale e
civile .
6) La Politica deve tutelare il lavoro , il
risparmio , l’economia reale dalle speculazioni finanziarie
e criminali e lo deve fare attraverso la istituzione di una Banca
Pubblica Nazionale , sotto il controllo
diretto dello Stato , con il compito di
gestire il risparmio
privato dei cittadini ed i
prestiti finalizzati a sostenere soltanto investimenti di
natura commerciale e
produttiva nell’economia reale, escludendo qualsiasi investimento
di tipo speculativo finanziario .
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“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai delinquenti, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.” (Albert Einstein
il 20 febbraio la Giornata
Mondiale per la Giustizia Sociale,
istituita nel 2007, durante la 62esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In quest'occasione gli Stati sono invitati a promuovere attività concrete in sostegno degli obiettivi del World Summit for Social Development tenutosi a Copenaghen nel 1995. Tra questi uno sviluppo sociale che contribuisca alla giustizia sociale, la solidarietà, l'armonia, la parità all'interno e tra i paesi. L'uguaglianza e l'equità vengono riconosciuti come valori fondamentali di tutte le società. E mai come in tempi di crisi bisognerebbe porre al centro dell'azione la giustizia sociale per evitare che si acuiscano le diseguaglianze.
"La giustizia sociale rappresenta ben più che un imperativo etico: si tratta di un fondamento per la stabilità nazionale e la prosperità globale": con queste parole è intervenuto lo scorso anno il Segretario generale dell'Onu Ban-Ki Moon, ricordando che la giornata "rappresenta un invito a tutti i Paesi a intraprendere azioni concrete che diano senso ai valori universali di dignità umana e opportunità per tutti perché pari opportunità, solidarietà e rispetto dei diritti umani sono indispensabili per sprigionare tutto il potenziale produttivo delle nazioni e dei popoli".
Le diseguaglianze aumentano sempre di più e creano distanze che sembrano incolmabili tra gli uomini che, almeno in teoria, dovrebbero nascere liberi ed essere uguali in dignità e in diritti e la parola “giustizia” sembra troppo spesso assumere un significato astratto. La crescita del divario è confermata da uno studio del gruppo di ong Oxfam, secondo il quale quasi la metà di tutta la ricchezza generata nel mondo è nelle mani dell’un per cento della popolazione.
Il 20 febbraio si celebra Giornata mondiale della giustizia sociale, istituita dalle Nazioni Unite nel 2007. L’Onu invita gli stati membri ad aderire e a dedicare la giornata alla promozione di attività volte allo sviluppo sociale.
“Il divario tra i più poveri e più ricchi in tutto il mondo è vasto e in costante crescita. Dobbiamo fare di più per responsabilizzare gli individui attraverso un lavoro dignitoso, sostenere le persone attraverso la protezione sociale e garantire che le voci dei poveri e degli emarginati siano ascoltate”, ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.
La giustizia sociale è un principio fondamentale per la convivenza pacifica tra le nazioni e all’interno di esse. Sosteniamo i principi della giustizia sociale quando promuoviamo l’uguaglianza di genere e dei diritti delle popolazioni indigene e dei migranti e quando eliminiamo le barriere che le persone devono affrontare a causa del sesso, età, etnia, religione, cultura o disabilità.
Il perseguimento della giustizia sociale per tutti è uno degli obiettivi principali delle Nazioni Unite. Un esempio concreto è l’adozione da parte dell’Organizzazione internazionale del lavoro della Dichiarazione sulla giustizia sociale per una globalizzazione giusta. La Dichiarazione si concentra sulla necessità di garantire risultati equi per tutti attraverso l’occupazione, la protezione sociale, il dialogo sociale, e il rispetto dei principi fondamentali e dei diritti sul posto di lavoro.
L’edizione del 2015 è stata dedicata alla lotta al traffico di esseri umani e alle moderne forme di schiavitù. Per contrastare questo fenomeno l’Organizzazione internazionale del lavoro ha adottato lo scorso giugno un nuovo protocollo giuridicamente vincolante, per rafforzare l’azione mondiale per l’eliminazione del lavoro forzato.
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