LA SOCIALITA’ CIVILE
Secondo Hegel
La
società civile si fonda sul sistema dei bisogni, cioè sull’organizzazione di tutte
le istituzioni che per soddisfare
gli interessi dei singoli , trasforma l’interesse del singolo nell’interesse
generale della collettività.
Chi
lavora per sé lavora per gli altri nel senso che concorre con il suo lavoro
alla formazione del patrimonio generale, alla ricchezza della nazione.
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LA SOCIALITA’ CIVILE è la tendenza umana alla
convivenza sociale ed è il complesso di rapporti umani fra gli appartenenti ad una determinata
società o ad un determinato ambiente ,
nonché la consapevolezza di tali
rapporti e dei doveri da essi derivanti . La socialità civile
implica l’attuazione e il mantenimento del
benessere sociale , che altro non è che una condizione di benessere che va ad incidere sulla vita
di ogni cittadino .
Così come il malessere sociale è la sommatoria di ogni malessere individuale e sotto questo aspetto esso cresce con il diminuire , a partire dal singolo cittadino e sino ad interessare tutta la
collettività , del senso , o meglio , del sentimento di “ socialità civile “. Quel sentimento da cui nascono e si sviluppano
comportamenti umani di solidarietà , di collaborazione , di condivisione del valore
e del rispetto del bene comune e dell’interesse generale della collettività .
Quando nella società
civile si diffondono esempi di malcostume e di corruzione provenienti da stadi elevati e pubblici del
contesto sociale , la ricaduta di essi sui comportamenti della collettività
diventa un fenomeno inevitabile e difficilmente eliminabile e che
determina nei cittadini
sentimenti di sfiducia verso le istituzioni dello Stato , disorientamenti
morali ed etici , insicurezza e paura in ordine alla difesa dei propri
beni e conseguentemente ne deriva una
crescita dell’ individualismo , dell’istinto di protezione del proprio status
individuale , sino a forme di vero e proprio egoismo , che si trasformano spesso
in comportamenti ed atti di violenza e in danno del bene e dell’interesse privato
altrui e se perseguiti da chi ricopre posizioni istituzionali anche in danno del
bene e dell’interesse pubblico , per ottenere un proprio vantaggio personale.
In situazioni di disuguaglianze
sociali , di iniquità , di perdita di valori etici e morali , i principi di
socialità civile si frantumano e lasciano il posto a comportamenti violenti , purtroppo riscontrabili sempre più nell’ambito dei
giovani , di arroganza , di criminalità , di voglia di
prevalere sugli altri danneggiando gli altri , di rifiuto nel rispettare norme
e regole comuni , di mancanza di rispetto della dignità verso la persona umana
, di disaffezione verso la dignità del lavoro , come impegno di responsabilità
personale e fonte di risorse economiche
, e in contrapposto una crescita del desiderio e la spinta verso i guadagni più
facili e più elevati attraverso percorsi che spesso conducono alla illegalità e
criminalità , ad una sorta di “ socialità “ circoscritta ad ambienti malavitosi
, aventi regole e drastici vincoli interni per gli associati , con esiti letali
per gli stessi in caso di violazione.
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