PROSPETTIVE SOCIALI
La nuova Globalizzazione , in politica significa:
1 - sostenere l'edonismo di massa
2 - sostenere il consumismo di massa
2- sostenere un neoliberismo economico e finanziario
3 - sostenere uno sviluppo economico permanente , una crescita continua del PIL che dia sempre più ricchezze da distribuire e godere.
1 - sostenere l'edonismo di massa
2 - sostenere il consumismo di massa
2- sostenere un neoliberismo economico e finanziario
3 - sostenere uno sviluppo economico permanente , una crescita continua del PIL che dia sempre più ricchezze da distribuire e godere.
Ma , riguardo alla crescita economica e alla ricchezza , ciò che avviene assume aspetti allarmanti dal punto di vista sociale , poiché si assiste ad un progressivo , crescente dominio e di quantità di ricchezze nelle mani di minoranze , di gruppi finanziari e di persone , in caste o famiglie , che detengono enormi capitali e controllano la gestione di enormi fonti di ricchezza e risorse energetiche.
C’è qualcuno ( Nuovo Ordine Mondiale ) che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita, invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa unaquestione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano avrà una maggiore aspettativa di vita e riceverà maggiori cure.
"La globalizzazione non è questione di mercato. E' questione di potere e controllo. E' il rimodellamento del mondo in uno senza confini regolato da una dittatura delle banche centrali più potenti del mondo, delle banche commerciali e delle aziende multinazionali. E' un tentativo di cancellare un secolo di progresso sociale e di modificare la ripartizione del reddito da ingiusto a inumano."
Stiamo vivendo un
epoca in cui predominano sempre più due fenomeni :
-
I poteri
finanziari e la
tecnologia .
-
I poteri
finanziari , che si basano
su criteri speculativi , in un
mercato globale e mondiale ormai senza
limiti territoriali , condizionando fortemente
e anche opprimendo le
economie reali di ogni
Paese , costringendole ad obbedire alle
sue leggi .
-
La tecnologia
progredisce in modo esponenziale e
l’automazione industriale e telematica
avanza velocemente , riducendo
sempre più la necessità da parte del mondo industriale produttivo dell’intervento del lavoro umano
fisico e in
molti casi anche di tipo intellettivo ( robot e computer “ intelligenti
“ ).
In tale contesti socio-economici emergono
gravi discrasie ed anche
importanti fattori che
si contrappongono nella vita sociale delle popolazioni.
Per un verso si
manifestano e si
realizzano condizioni di vita , nell’ambito delle comunità sociali , fortemente
migliorative , anche rispetto ad
un recente passato , attraverso
la grande e crescente disponibilità di mezzi e strumenti
tecnologicamente avanzati , utilizzati
quotidianamente in modo
individuale dai cittadini per i propri bisogni e necessità ,
ed anche per gli svaghi , come per le
famiglie e per le imprese industriali e
commerciali .
Per altro verso ,
vanno sempre più emergendo ed aggravandosi
situazioni in cui la
domanda di lavoro umano
globale trova sempre meno possibilità di impieghi , tranne in quelli altamente specializzati , cui possono
accedere soltanto coloro
che riescono ad acquisire e
dotarsi di conoscenze adeguate alle
necessità del mercato stesso.
Pertanto , una minoranza di individui , più preparati ,
e oltretutto in continua
competizione fra loro .
Indubbiamente , situazioni sociali che
generano problemi estremamente importanti e delicati , che necessitano interventi oculati
da parte di
chi governa le politiche
di un Paese
e che dovrebbero essere
rivolti a gestire nel modo giusto
e con le misure più adeguate le nuove
necessità e le
aspettative di quei milioni e
milioni di cittadini
che vengono a
trovarsi e a
vivere di fronte
a difficoltà economiche e sociali
sempre più gravi , generate
appunto per la carenza di lavoro e di
reddito sufficiente .
Pur essendo questo un fenomeno che interessa
in generale qualsiasi comunità
sociale , si manifestano , però , situazioni
diverse , da Paese a Paese , nel
modo in cui saper affrontare e tentare
di risolvere tali problemi.
Paesi nei quali , come la Germania , il Governo e la
politica ha saputo gestire le proprie risorse umane e territoriali , con oculatezza e correttamente , evitando sperperi di denaro e speculazioni illecite , e
consentendo alla comunità
civile di vivere e lavorare , con
adeguate assistenze e garanzie , sia
riguardo alla cittadinanza nativa , sia riguardo a quelle persone , provenienti
da Paesi stranieri , che sono
state ospitate in misura maggiore
rispetto ad altri Paesi , e che vi hanno trovato una occupazione ,
oppure comunque ,in attesa , una provvisoria dignitosa
assistenza e accoglienza.
Paesi nei quali ,
come la Grecia e l’Italia , la politica
dei governi ha gestito male e spesso in
modo scorretto le risorse umane e territoriali del Paese ,
attraverso sistemi clientelari ,
investimenti improduttivi , speculazioni finanziarie , gravi carenze
progettuali , etc…. , che nel corso dei
decenni hanno cagionato
non solo gravi
accumuli di situazioni
debitorie a livello
internazionale ( in Italia , oltre duemila e duecento miliardi di debito pubblico ) , ma purtroppo
anche un grave livello di disoccupazione giovanile ,
situazioni di povertà assoluta e relativa
di oltre sette milioni di cittadini , mentre si manifesta
sempre maggiore il divario economico fra
una classe di multi milionari e
miliardari e le altre
fasce sociali , ivi compresa
quella appartenente alla borghesia , anch’essa in difficoltà.
A ciò viene ad
aggiungersi e ad aggravare lo stato sociale della popolazione
, il fenomeno della immigrazione , libera e divenuta quasi “ selvaggia “ , di migliaia e migliaia di migranti provenienti
da paesi africani e
medio-orientali , che sta
determinando non solo insofferenze , ma
persino atteggiamenti di rifiuto e quasi di odio razziale , da parte dell’opinione pubblica , che si vede presa in
giro e truffata nei propri diritti lesi , allorquando il proprio Governo e le
Istituzioni che lo rappresentano ,
manifestano gravi colpe , incompetenze gestionali
nelle risorse del Paese , comportamenti contraddittori
fra le istituzioni pubbliche medesime , interventi e provvedimenti incongrui
e che realizzano
vere e proprie ingiustizie sociali .
Riguardo ai suddetti Paesi , come
l’Italia e la Grecia , le prospettive
future , inevitabilmente saranno
pesantemente negative per le rispettive popolazioni , se
non si verificheranno svolte
radicali nel modo con il quale dovrebbero essere
gestite e correttamente le risorse pubbliche ,
dovrebbero essere affrontati nel modo
giusto ed equo i problemi migratori , dovrebbero essere risolti
i problemi della
occupazione , specie giovanile , dovrebbero essere
eliminati gli sprechi e i
favoritismi clientelari e di caste
.In definitiva , se tutto ciò
non si verificherà
nel breve e
medio termine , potrebbe non essere più evitato un vero e
proprio “ commissariamento “ nei
confronti dell’Italia da
parte del sistema economico e finanziario
europeo e internazionale .
Ciò sarà
dovuto a causa
della perseveranza degli interessi personali , faziosi della politica
,nonché a causa
di persistenti erronei
comportamenti di milioni di
cittadini , dei quali ,
alcuni continuano a restare
indifferenti verso ciò
che avviene nelle
sfere politiche e nel governo , e altri
che continuano a sperare sempre
di ottenere favori
e raccomandazioni attraverso
i soliti canali
di partito .
Un sistema malato
che finirà per
essere sottoposto a
interventi esterni , dolorosi , chirurgici
drastici e invasivi , le cui
sofferenze saranno patite
inevitabilmente e maggiormente
dalle fasce sociali più
deboli , ma anche dal resto della popolazione con la perdita di molti diritti , la
sottomissione ad un sistema che imporrà
criteri e norme sui rapporti di lavoro , al ribasso ,
favorendo assunzioni sempre provvisorie
, temporanee , preferibilmente nei
confronti di quei soggetti , come gli immigrati , che sono più
disponibili a lavori più pesanti , più
faticosi , a turni di lavoro più lunghi , a retribuzioni più basse.
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