domenica 27 agosto 2017

PROSPETTIVE SOCIALI

                               PROSPETTIVE   SOCIALI


La nuova Globalizzazione , in  politica significa:

1 - sostenere l'edonismo di massa 
2 - sostenere il consumismo di massa
2-   sostenere un neoliberismo economico e finanziario
3 - sostenere uno sviluppo economico permanente , una crescita continua del PIL che dia sempre più  ricchezze da distribuire e godere.
Ma , riguardo alla crescita economica e alla ricchezza , ciò che avviene assume aspetti allarmanti dal punto di vista sociale , poiché si assiste ad un progressivo , crescente dominio e di quantità di ricchezze nelle mani di minoranze , di gruppi finanziari e di persone , in caste o famiglie , che detengono enormi capitali e controllano la gestione di enormi fonti di ricchezza e risorse energetiche.
C’è qualcuno ( Nuovo Ordine Mondiale ) che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita, invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa unaquestione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano avrà una maggiore aspettativa di vita e riceverà maggiori cure.

"La globalizzazione non è questione di mercato. E' questione di potere e controllo. E' il rimodellamento del mondo in uno senza confini regolato da una dittatura delle banche centrali più potenti del mondo, delle banche commerciali e delle aziende multinazionali. E' un tentativo di cancellare un secolo di progresso sociale e di modificare la ripartizione del reddito da ingiusto a inumano."

Stiamo vivendo  un epoca  in cui predominano  sempre più due fenomeni :
-          I poteri  finanziari  e  la  tecnologia .
-          I  poteri finanziari ,   che si basano  su  criteri speculativi , in un mercato  globale e mondiale ormai senza limiti territoriali , condizionando fortemente  e anche opprimendo  le economie  reali  di  ogni Paese , costringendole ad obbedire  alle sue  leggi .
-          La tecnologia  progredisce  in  modo  esponenziale  e  l’automazione  industriale  e telematica  avanza  velocemente , riducendo sempre  più la necessità  da parte del mondo industriale produttivo  dell’intervento del  lavoro umano  fisico  e  in  molti casi anche di tipo intellettivo ( robot e computer “ intelligenti “ ).
In tale contesti  socio-economici  emergono  gravi  discrasie  ed anche  importanti  fattori  che  si  contrappongono  nella vita sociale delle  popolazioni.
 Per un verso  si  manifestano  e  si  realizzano  condizioni  di vita , nell’ambito  delle comunità sociali ,  fortemente  migliorative , anche rispetto  ad un  recente passato ,  attraverso  la  grande  e crescente disponibilità  di mezzi  e strumenti  tecnologicamente avanzati , utilizzati  quotidianamente  in modo individuale  dai  cittadini per i propri bisogni e necessità , ed anche per gli svaghi , come  per le famiglie  e per le imprese industriali e commerciali .
 Per altro verso , vanno sempre più emergendo  ed  aggravandosi  situazioni  in  cui la  domanda  di  lavoro umano   globale  trova  sempre meno  possibilità di impieghi , tranne  in quelli  altamente specializzati , cui possono accedere  soltanto  coloro  che  riescono ad acquisire e dotarsi di conoscenze  adeguate  alle  necessità   del  mercato stesso.
Pertanto , una minoranza di individui , più preparati , e  oltretutto  in continua  competizione  fra  loro .
Indubbiamente , situazioni sociali  che  generano  problemi  estremamente importanti  e delicati , che necessitano  interventi  oculati  da  parte  di  chi  governa  le  politiche  di  un  Paese  e che  dovrebbero  essere  rivolti a gestire  nel modo  giusto  e con le misure più adeguate  le  nuove  necessità  e  le  aspettative di quei  milioni  e  milioni  di  cittadini  che  vengono  a  trovarsi  e  a  vivere  di  fronte  a  difficoltà  economiche  e sociali  sempre più  gravi ,  generate  appunto  per la carenza  di lavoro  e di  reddito sufficiente .
Pur  essendo  questo un fenomeno  che interessa  in generale  qualsiasi comunità sociale , si  manifestano , però ,  situazioni  diverse  , da Paese a Paese , nel modo in cui saper  affrontare e tentare di risolvere  tali problemi.
Paesi nei quali , come la Germania , il Governo e la politica ha saputo gestire le proprie risorse umane  e territoriali , con oculatezza  e correttamente , evitando sperperi  di denaro e speculazioni  illecite , e  consentendo  alla comunità civile  di vivere e lavorare , con adeguate assistenze  e garanzie , sia riguardo  alla  cittadinanza  nativa , sia riguardo  a quelle persone ,  provenienti  da  Paesi stranieri , che sono state ospitate  in misura  maggiore  rispetto  ad  altri Paesi ,  e che vi hanno trovato una occupazione , oppure comunque ,in  attesa ,  una provvisoria  dignitosa  assistenza e accoglienza.
Paesi  nei quali , come la Grecia e l’Italia ,  la politica dei governi  ha gestito male e spesso in modo scorretto  le  risorse umane e territoriali del Paese , attraverso  sistemi clientelari , investimenti improduttivi , speculazioni finanziarie , gravi carenze progettuali , etc…. , che  nel corso dei decenni  hanno  cagionato  non  solo  gravi  accumuli  di  situazioni  debitorie  a  livello  internazionale ( in Italia , oltre duemila e duecento  miliardi di debito pubblico ) , ma purtroppo anche  un grave  livello di disoccupazione giovanile , situazioni di povertà assoluta e relativa  di  oltre sette  milioni di cittadini , mentre  si manifesta  sempre maggiore il divario economico  fra  una  classe  di  multi milionari  e  miliardari   e  le altre  fasce  sociali , ivi  compresa  quella  appartenente  alla borghesia , anch’essa in difficoltà.
A  ciò viene ad aggiungersi  e ad  aggravare lo stato sociale della popolazione , il fenomeno della  immigrazione  , libera e divenuta  quasi “ selvaggia “ , di  migliaia e migliaia di migranti  provenienti  da paesi  africani e medio-orientali  , che sta determinando  non solo insofferenze , ma persino atteggiamenti  di  rifiuto e quasi di odio razziale , da parte  dell’opinione pubblica , che si vede presa in giro e truffata  nei  propri  diritti lesi , allorquando  il proprio Governo  e  le Istituzioni  che lo rappresentano , manifestano  gravi  colpe , incompetenze  gestionali  nelle risorse del Paese , comportamenti  contraddittori  fra le istituzioni  pubbliche  medesime , interventi  e provvedimenti  incongrui  e   che realizzano  vere  e proprie  ingiustizie sociali .
Riguardo ai suddetti Paesi , come l’Italia e la Grecia , le prospettive  future ,  inevitabilmente  saranno  pesantemente  negative  per le rispettive popolazioni ,  se  non  si verificheranno   svolte  radicali  nel  modo con il quale dovrebbero  essere  gestite  e  correttamente le risorse pubbliche , dovrebbero essere affrontati  nel modo giusto ed equo i problemi migratori , dovrebbero essere  risolti  i  problemi  della  occupazione , specie giovanile , dovrebbero  essere  eliminati  gli sprechi  e  i favoritismi clientelari e di caste
.In definitiva  , se  tutto ciò  non  si  verificherà  nel  breve  e  medio termine , potrebbe non essere più evitato un  vero  e proprio  “ commissariamento “  nei  confronti  dell’Italia  da  parte  del sistema economico e finanziario europeo  e internazionale .
 Ciò  sarà  dovuto   a causa  della  perseveranza  degli  interessi personali , faziosi della politica ,nonché  a  causa  di  persistenti  erronei  comportamenti  di  milioni di  cittadini , dei quali  , alcuni  continuano a  restare  indifferenti  verso  ciò  che  avviene  nelle  sfere politiche e nel governo , e  altri  che continuano a  sperare   sempre  di  ottenere  favori  e  raccomandazioni  attraverso  i  soliti  canali  di  partito .

 Un sistema  malato  che  finirà  per  essere  sottoposto  a  interventi  esterni , dolorosi ,  chirurgici  drastici   e invasivi , le cui sofferenze  saranno  patite  inevitabilmente  e  maggiormente  dalle fasce  sociali più deboli  , ma anche dal resto  della popolazione  con la perdita di molti diritti , la sottomissione  ad un sistema   che  imporrà  criteri  e  norme sui rapporti di lavoro , al ribasso , favorendo  assunzioni sempre provvisorie , temporanee , preferibilmente  nei confronti  di quei soggetti  , come gli immigrati , che sono più disponibili a lavori  più pesanti , più faticosi , a turni di lavoro più lunghi , a retribuzioni  più basse.




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