sabato 2 dicembre 2017

L' ITALIA , OGGI

                                                    L’ ITALIA  ,  OGGI 
                              MIGRANTI  ,  SI                 MIGRANTI  ,  NO 

Sono  molti  ,  i  cittadini  ,  privati e politici ,  che  protestano   per  la  “  invasione  “  di  esseri  umani   di  razza  diversa  ,  che  hanno   deciso  di  emigrare  , di  fuggire  dal  proprio Paese  , anche  volontariamente  oppure  spinti  e  costretti  da  guerre  e  conflitti sanguinosi , dalla fame  e  dalla miseria , rischiando la propria vita  , senza contare  quelli  morti , annegati  o  uccisi  dalla violenza  criminale o dagli stenti.    Tutti  costoro  che  protestano  , si lamentano  per  la  situazione  di  disagio ,  determinata  da reali  carenze  abitative  e di  difficoltà  evidenti  in  ordine  alla  occupazione  al lavoro , rispetto  alla  massa  di  individui  in  cerca  di  sistemazione  e   di  inclusione   in  un  contesto  sociale  nel  quale   sperano  non  solo in  una  accoglienza  emergenziale , ma  anche  in  possibilità  di  integrazione ,  ma  che  non  sono  ben  accettati  da  molte comunità  locali , già  in  sofferenza  e  in  difficoltà .  

Una  integrazione , che  invece  molti  altri  reputano  utile , possibile , anzi necessaria  , a  favore  della  possibilità  di  nuovi  ingressi  di  immigrati   in  un   mondo  del  lavoro  , che  sta  subendo  comunque  il   grave  fenomeno , costituito  dalla  progressiva  emigrazione  di  risorse  umane  , di persone  nate  e cresciute  nel  nostro  Paese . che  vanno  verso  Paesi  esteri ,  in  cerca  di  una  più  probabile sistemazione  lavorativa  e professionale ,  possibilmente  più  adeguata  .
 Altro  fattore  negativo , quello   della  diminuzione  delle  nascite  rispetto  all’aumento  del  numero  e del  limite massimo  di  età  delle  persone  anziane , nei  confronti  delle quali  appare  sempre  più  difficile  garantire  pensioni  sufficienti  a  sostenere  gli  aumenti  del  costo della vita.

 Tutto  ciò  viene  a  rappresentare   un  vero  e  reale  dramma  di  carattere sociale , non solo  nel  nostro Paese  ,  anche  sotto il  profilo  politico ,  posto  che  aumentano  progressivamente  fenomeni   di  grave  insofferenza  razziale ,  se  non  addirittura  di  odio  razziale  nei confronti  di queste  persone  sopravvenute.

Le  cause  originarie  di  un  tale  dramma  debbono  ricondursi  alla  irresponsabilità  di  governi  di  Stati internazionali  , che  perseguono  progetti  di  occupazioni  territoriali  e  di accaparramento  di  risorse  energetiche  , in regioni del cosiddetto terzo mondo ,  nel  medio-oriente ,  attraverso  la  forza  delle  armi  , agevolando  e  sostenendo  governi  autoritari   o  personalità  criminali , che  sottomettono  intere  popolazioni   ad  atroci  violenze  e  sopraffazioni  pur  di  gestire e comandare  e  sfruttare  le grandi risorse  locali .

Ma , oltre  tutto  questo ,  nel  nostro  Paese   la  gravissima  colpa  sta  anche  nella  politica  e  nella  cittadinanza  che  ha  votato  o  sostenuto   quei  politici di  tutti  quei  governi  che , nel  passato  hanno  condotto  e  ancora  attualmente  conducono  una   gestione  economica   e finanziaria  delle risorse pubbliche  rivolta  ad  agevolare  interessi  di  caste  e  di  gruppi  societari ,   attuano  interventi  inadeguati ,  gravemente  insufficienti  a  combattere  contro  la grande  evasione fiscale ,   fanno  perpetuare  gravi  carenze  organizzative   e  strutturali  riguardo  a  tutti  quegli  organi  istituzionali  che sono  preposti   alla lotta  alle mafie  e  alla criminalità organizzata ,   non  realizzano  leggi  efficaci  contro  il  fenomeno della corruzione ,  del conflitto di interessi , del falso in bilancio , dei  traffici  illeciti ,   una riforma fiscale che ristabilisca equità  e  riduca  decisamente  il  divario  , purtroppo  progressivo , fra le classi sociali .


In  sintesi  ,  queste  tutte  politiche  inique , inidonee ,  che  non  hanno  voluto , né  saputo  costruire  le  condizioni  più  idonee  allo  sviluppo  del  lavoro  e  della crescita  sociale ,  volte  alla  ricerca  e  sperimentazione di  nuove  tecnologie  e  sistemi  tecno-scientifici , investimenti  per  il  miglioramento  e  la  difesa  del territorio  e  della  vita  sociale ,  incentivando  la  occupazione  e  la crescita  demografica  del nostro  Paese  , a  trattenere  le  intelligenze  e  le  capacità  di  tanti  giovani , ora  costretti ad  emigrare  e  a  vivere in Paesi  stranieri .  Adesso , una società italiana  , che  per  sopravvivere ,  si  è  ridotta  a  sperare  nell’aiuto  di  risorse  umane  straniere ,  ma  che  così facendo  è  irrimediabilmente destinata  a  perdere   man mano  le  proprie   identità ,  storiche  e  culturali . 


                                                                    

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