L’ ITALIA , OGGI
MIGRANTI
, SI MIGRANTI
, NO
Sono molti , i
cittadini , privati e politici , che protestano per
la “ invasione
“ di esseri
umani di razza
diversa , che
hanno deciso di
emigrare , di fuggire
dal proprio Paese , anche
volontariamente oppure spinti
e costretti da
guerre e conflitti sanguinosi , dalla fame e
dalla miseria , rischiando la propria vita , senza contare quelli
morti , annegati o uccisi
dalla violenza criminale o dagli
stenti. Tutti costoro
che protestano , si lamentano per
la situazione di
disagio , determinata da reali carenze
abitative e di difficoltà
evidenti in ordine
alla occupazione al lavoro , rispetto alla
massa di individui
in cerca di
sistemazione e di
inclusione in un
contesto sociale nel
quale sperano non
solo in una accoglienza
emergenziale , ma anche in possibilità
di integrazione , ma che non
sono ben accettati
da molte comunità locali , già
in sofferenza e
in difficoltà .
Una integrazione , che invece
molti altri reputano
utile , possibile , anzi necessaria
, a favore della
possibilità di nuovi
ingressi di immigrati
in un mondo del
lavoro , che sta
subendo comunque il grave
fenomeno , costituito dalla progressiva
emigrazione di risorse
umane , di persone nate e
cresciute nel nostro
Paese . che vanno verso
Paesi esteri , in
cerca di una più probabile sistemazione lavorativa e professionale , possibilmente
più adeguata .
Altro
fattore negativo , quello della diminuzione
delle nascite rispetto
all’aumento del numero
e del limite massimo di
età delle persone
anziane , nei confronti delle quali
appare sempre più
difficile garantire pensioni
sufficienti a sostenere
gli aumenti del
costo della vita.
Tutto
ciò viene a
rappresentare un vero
e reale dramma
di carattere sociale , non
solo nel
nostro Paese , anche sotto
il profilo politico ,
posto che aumentano
progressivamente fenomeni di
grave insofferenza razziale ,
se non addirittura di odio
razziale
nei confronti di queste persone
sopravvenute.
Le cause
originarie di un
tale dramma debbono
ricondursi alla irresponsabilità di
governi di Stati internazionali , che
perseguono progetti di
occupazioni territoriali e di
accaparramento di risorse
energetiche , in regioni del
cosiddetto terzo mondo , nel medio-oriente , attraverso
la forza delle
armi , agevolando e
sostenendo governi autoritari
o personalità criminali , che sottomettono
intere popolazioni ad
atroci violenze e
sopraffazioni pur di
gestire e comandare e sfruttare
le grandi risorse locali .
Ma ,
oltre tutto questo ,
nel nostro Paese
la gravissima colpa
sta anche nella politica
e
nella cittadinanza che
ha votato o
sostenuto quei
politici di tutti quei governi che , nel
passato hanno condotto
e ancora attualmente
conducono una gestione economica e
finanziaria delle risorse pubbliche rivolta
ad agevolare interessi
di caste e
di gruppi societari , attuano interventi inadeguati , gravemente
insufficienti a combattere
contro la grande evasione fiscale , fanno perpetuare
gravi carenze organizzative e
strutturali riguardo a
tutti quegli organi
istituzionali che sono preposti
alla lotta alle mafie e alla
criminalità organizzata , non realizzano
leggi efficaci contro
il fenomeno della corruzione , del conflitto di interessi , del falso in
bilancio , dei traffici illeciti , una
riforma fiscale che ristabilisca equità e
riduca decisamente il
divario , purtroppo progressivo , fra le classi sociali .
In sintesi , queste tutte politiche inique , inidonee , che non hanno voluto , né saputo costruire le condizioni più idonee allo sviluppo del lavoro e della crescita sociale , volte alla ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie e sistemi tecno-scientifici , investimenti per il miglioramento e la difesa del territorio e della vita sociale , incentivando la occupazione e la crescita demografica del nostro Paese , a trattenere le intelligenze e le capacità di tanti giovani , ora costretti ad emigrare e a vivere in Paesi stranieri . Adesso , una società italiana , che per sopravvivere , si è ridotta a sperare nell’aiuto di risorse umane straniere , ma che così facendo è irrimediabilmente destinata a perdere man mano le proprie identità , storiche e culturali .
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