giovedì 10 maggio 2018

LA DEMOCRAZIA " IMPERFETTA "


LA  DEMOCRAZIA  “ IMPERFETTA “   E  SOCIETA’  “ MALATA “

La cosiddetta “ democrazia imperfetta “  comporta sempre e comunque situazioni  flessibili , mutabili , intercambiabili , di compromessi  non solo politici , ma anche sociali ed economici.  Gli intrecci e gli accordi politici fra partiti e movimenti  sono determinanti ai fini della formazione di un Governo , ma fondamentalmente  contano  i risultati  derivanti dalle consultazioni  elettorali  , dai voti dei cittadini , dalle loro preferenze , pur in  casi di leggi elettorali  che prevedano  liste bloccate. Pertanto , addossare le colpe di situazioni di ingovernabilità  o di “stallo “ solo al sistema politico-partitico  appare  esagerato e non corretto .

Infatti , riguardo alla  attuale nostra situazione politica , italiana , appare del tutto chiaro che dai risultati del voto del 4 marzo 2018 , con la legge Rosatellum (proporzionale e in parte , nei collegi , maggioritaria ) ,  l’elettorato si è schierato  , riguardo ai partiti maggiori , a favore  del M5S  nella misura circa del 32 % ,    della Lega  nella misura  circa del 17 % , di F I  circa del 14 % ,   del PD  circa del 18 % . 

 Premiando , in primis , il M5S con a capo Di Maio , la Lega con a capo Salvini , ma un’altra parte degli elettori a favore anche  di FI , con a capo Berlusconi , nonostante che lo stesso si trovi condannato per frode fiscale e altro , e sia stato sfiduciato politicamente in precedente governo.  E parimenti ,  altra parte degli elettori  ha ancora  votato in favore di Renzi  , nonostante  che lo stesso  sia stato  colpito da più insuccessi elettorali  e crisi di governo . 

Tale fenomeno , certamente anomalo ,   può spiegarsi  soltanto dovendo ammettere che una buona parte di cittadini italiani , o votano a favore di certi personaggi politici perché affascinati dalle loro personalità “carismatiche “ , senza tener conto delle loro rispettive capacità o positive qualità di capi-governo , oppure  perché  sono in qualche modo interessati a trarre vantaggi personali , professionali , di natura economica o finanziaria  dalle loro posizioni di potere politico. 

 In ogni caso , è indubbio che determinate situazioni  di instabilità  politica , nonché  di crisi economica e finanziaria , di discriminazioni e iniquità sociali , sono fattori  negativi che vedono  una parte di responsabilità  anche nelle “ coscienze “  di una  importante parte della società  civile  italiana , scarsamente attenta a determinati valori e principi  etici e sociali  , peraltro contemplati nella nostra Costituzione.  Una società " malata " , che , purtroppo , lascia  una  eredità  negativa sul futuro delle nuove generazioni.

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LE  “ PATOLOGIE  SOCIALI 
Quali sono le “ patologie “  che  minano la “ salute “ di questa nostra moderna società ?
La malattia più grave è costituita dalla perdita del sentimento verso il valore  del “ Bene e interesse comune “ .
Fra i beni comuni più importanti , oltre alla “libertà “ , vi sono la “sicurezza” , la “salute “ ,    la “ giustizia “ ,  intesi appunto come diritti e  beni comuni , che interessano sia individualmente , sia la collegialità di una comunità sociale.
Al fine che nel godere di tali beni e diritti comuni , gli stessi possano essere garantiti a tutti  , è necessario che vi corrispondano altrettanti “ doveri “ , che sono a carico di ciascuno .
Cioè , che vi sia il rispetto del “ Bene comune “ inteso come principio sociale fondamentale , che consente a ciascuno e contestualmente a tutti , collegialmente ,  di godere di uno o più beni  o di un diritto , senza che vi siano privilegi  o abusi ,  che favoriscono taluni in danno o a discapito degli altri.
Infatti, sono appunto , i cosiddetti privilegi  e  gli  abusi , quei fattori negativi che ammalano la nostra società e che riguardano principalmente e  in modo preoccupante , il mondo della vita pubblica  , ma che ricadono inevitabilmente anche sulla vita sociale , attraverso comportamenti individuali o di gruppo ,  trasgressivi , di prevaricazioni , soprusi , sregolatezze , violenze , che denotano una grave perdita di “ valori e principi etico-morali e civili “ , sui quali si fonda una sana società , libera e democratica  e che costituiscono i presupposti essenziali per uno sviluppo ed una crescita sia economica , sia sociale di un Paese.


Per tali motivi , urge riattivare , da parte e nell’interesse di tutti i cittadini onesti e responsabili  ,  un impegno comune  di “ moralizzazione sociale e civile “ , che riguardi tutti gli aspetti della nostra società , dalla vita pubblica ( politica e amministrativa ) a quella privata ( famiglie , scuole e gruppi sociali) , quale terapia volta ad aggredire i suddetti “ mali sociali “   e riportare condizioni di convivenza pacifica e ordinata ,  e di sana e costruttiva collaborazione , nel rispetto delle leggi e della dignità umana , riconoscendo la perniciosa connessione che vi è , ad esempio , fra vizi e abusi di droghe e alcool , .con il fenomeno della criminalità e quindi il problema dell’ordine pubblico e così riguardo alla sicurezza , ma anche riguardo alla salute individuale e collettiva , nonché riguardo alla stessa economia , in ordine al carico di spese sui conti pubblici che ne derivano.    Le conseguenze sulla economia generale che sono procurate dal fenomeno della corruzione e del malaffare , con i riflessi negativi che essi hanno anche sui beni , opere,  e servizi pubblici
sul futuro di lavoro, professionale e sulla vita sociale delle nuove generazioni .



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