Per un “ Nuovo
Umanesimo “
Ovvero la “globalizzazione della solidarietà “
Riconosciamoci
attraverso il simbolo :
La “ salvezza del
mondo “
PACE , UMANITA’ ,
SOLIDARIETA’
Pace = dialogo , concordia .
Umanità = rispetto della persona umana e della sua dignità
Solidarietà = aiuto e sostegno reciproco.
La crisi
economica mondiale
L’attuale crisi
economica a livello mondiale , che investe
grandi potenze industriali , quali l’America e la Cina , ma non solo , basata
sulla produzione di beni e strumenti
attraverso lo sfruttamento di risorse energetiche di petrolio e gas , è
dovuta alla evidente instabilità e alle crescenti difficoltà di
approvvigionamento di tali fonti di energia , alle maggiori difficoltà di soddisfare sia la necessità di
esportazione di prodotti verso Paesi esteri , sia quella relativa ad una
carenza di domanda interna .
Questo grave fenomeno mondiale di
natura economica , si riflette sull’andamento dei mercati nazionali di tutti i
Paesi del mondo , ma anche in quelli
finanziari internazionali , generando
sempre più estese situazioni critiche e anche drammatiche, specie in danno di quei Paesi in cui l’economia è
più debole .
Tutto ciò va preso con estrema attenzione , prima che la
suddetta crisi mondiale provochi disastri irrimediabili sulla vita di milioni e
milioni di persone , di famiglie , di piccole e medie imprese. Pertanto , SI IMPONE
un drastico cambiamento di rotta , riguardante nuovi progetti futuri di sviluppo e di crescita sia economica che
sociale , da parte di tutti i Governi degli Stati , verso una decisa
ricollocazione della “persona umana “
, nel pieno rispetto dei suoi diritti naturali fondamentali , al centro di ogni attività sia
economica che sociale , di lavoro e di produzione di beni e servizi , in mercati reali , finalmente liberati dalla morsa delle speculazioni
finanziarie di gruppi e società sovra-strutturate e sinora dominanti sui
destini di tanti Paesi e soprattutto economie
sane e reali , rivolte al reperimento di fonti di energia “ alternative “ , rispetto a quelle di petrolio e
gas .
Appartengono alla storia sia passata , sia recente , ma purtroppo anche alla cronaca dei nostri tempi , aspetti della vita sociale assai negativi , determinati dalle diversità di fedi religiose , che hanno generato e generano ancora aperte e gravi conflittualità , guerre , atrocità , violenze , fra popolazioni e tribù , fondamentalmente generate da interessi economici e di potere politico , che poco o nulla hanno a che vedere con motivi di natura spirituale . Ciò accade in molte e diverse parti del mondo , dove convivono religioni diverse , di tipo cristiano , musulmano ed altre , nelle quali la fede e gli interessi di potere drammaticamente si mescolano , diffondendo odio e violenze disumane .
Situazioni
drammatiche e tragiche , dalle quali discendono inevitabilmente fenomeni migratori di masse ingenti di
persone , costrette a fuggire per non essere uccise o per non morire di fame ,
di sete o per malattie , oppure anche se
spinte dal bisogno di cambiare le
proprie precarie condizioni di vita , da ambienti divenuti insani e verso
regioni o Stati in cui avere la speranza di una esistenza migliore.
I fenomeni
migratori fanno parte di un più importante e generale fenomeno , indicato come “ Globalizzazione “
“ LA GLOBALIZZAZIONE “
Nell’attuale processo sociale a
livello mondiale , assistiamo , appunto , al fenomeno della “ Nuova Globalizzazione “ , divenuto ai tempi attuali , un vero e proprio
fenomeno epocale , sia dal punto di vista dei rapporti di tipo commerciale ,
economico e finanziario , sia dal punto
di vista emigratorio di intere popolazioni , da un Paese , da una regione , da
uno Stato all’altro, a causa di conseguenze drammatiche e tragiche ,
determinate da guerre e conflitti armati ,
ma anche da condizioni insostenibili umanamente per fame e malattie,
carestie , povertà assolute di milioni di persone.
La nuova Globalizzazione in
economia significa :
- mercato globale ;
- confronto globale, su tutto: dalle merci agli usi, al lavoro, alla cultura, ai modelli di Stato.
- competizione globale che coinvolge gli Stati, le imprese, il lavoro: un'impresa deve competere con le corrispondenti del proprio settore in tutto il mondo;
- geo-economia cioè economia senza confini;
- interdipendenza accentuata tra i sistemi economici;
- elevata disponibilità di prodotti a prezzi competitivi, provenienti da tutto il mondo;
- il consumatore al centro del sistema aziendale;
- confronto globale, su tutto: dalle merci agli usi, al lavoro, alla cultura, ai modelli di Stato.
- competizione globale che coinvolge gli Stati, le imprese, il lavoro: un'impresa deve competere con le corrispondenti del proprio settore in tutto il mondo;
- geo-economia cioè economia senza confini;
- interdipendenza accentuata tra i sistemi economici;
- elevata disponibilità di prodotti a prezzi competitivi, provenienti da tutto il mondo;
- il consumatore al centro del sistema aziendale;
La nuova Globalizzazione , in politica significa:
1 - sostenere l'edonismo di massa
2 - sostenere il consumismo di massa
2- sostenere un neoliberismo economico e finanziario
3 - sostenere uno sviluppo economico permanente , una crescita continua del PIL che dia sempre più ricchezze da distribuire e godere.
1 - sostenere l'edonismo di massa
2 - sostenere il consumismo di massa
2- sostenere un neoliberismo economico e finanziario
3 - sostenere uno sviluppo economico permanente , una crescita continua del PIL che dia sempre più ricchezze da distribuire e godere.
Ma , riguardo alla crescita economica e alla ricchezza , ciò che avviene a
tutt’oggi assume aspetti allarmanti dal punto di vista sociale , poiché si
assiste ad un progressivo , crescente dominio di quantità di ricchezze nelle mani di
minoranze , di gruppi finanziari e di persone , in caste o famiglie , che
detengono enormi capitali e controllano la gestione di enormi fonti di ricchezza
e risorse energetiche , situate in diverse parti del mondo .
C’è qualcuno ( un ipotetico e non
bene definito “ Nuovo Ordine Mondiale “ ) che
sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del
mondo.
Organismi internazionali
dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca
Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno
messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di
aspettativa di vita, invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità e
mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando
questi "nuovi criteri" si
scopre che tutto diventa una questione di costo-rischio-beneficio.
Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano avrà una
maggiore aspettativa di vita e riceverà maggiori cure.
"La
globalizzazione non è solo questione di mercato. E' soprattutto questione di
potere e di controllo. E' il rimodellamento del “ mondo in uno senza confini “ , regolato da una dittatura delle banche centrali più potenti del mondo,
delle banche commerciali e delle aziende multinazionali. E' un tentativo di
cancellare un secolo di progresso sociale e di modificare la ripartizione del
reddito da ingiusto a inumano."
Riportiamo alcune opinioni sulla
Globalizzazione , da parte di prestigiose personalità , sia religiose , sia
laiche :
"Le prospettive di integrazione dei nostri paesi nell'economia globale sono estremamente deboli. Nel frattempo, le industrie che abbiamo saranno condizionate dai prodotti importati che spingono le nostre aziende fuori commercio. Stiamo assistendo a un processo di deindustrializzazione dei nostri paesi."
- Benjamin Mkapa, presidente della Tanzania, parlando alla nona sessione dell'UNCTAD, nel 1996
"La globalizzazione sta
distruggendo milioni di vite. Per noi l'unica alternativa è combattere per la
nostra sopravvivenza."
- Sarath Fernando, Movimento nazionale per
la terra e la riforma agricola dello Sri Lanka
"I giganti delle comunicazioni
- i grandi mostri dell'industria della televisione, i satelliti per le
telecomunicazioni, riviste e giornali - sembrano determinati a presentare un
mondo virtuale, creato a immagine di quello che il processo di globalizzazione
richiede."
- Subcomandante Marcos, portavoce del movimento Zapatista
"Il rapido avanzare verso la
globalizzazione dei sistemi economici e finanziari mostra la necessità urgente
di stabilire di chi è la responsabilità di garantire il bene comune mondiale e
l'esercizio dei diritti economici e sociali. Il libero mercato da sè non può
fare questo, perché in effetti ci sono molti bisogni umani che non hanno posto
nel mercato."
( Da un discorso del Papa Giovanni Paolo II il Giovedì, 17 maggio 2001 ) “ I processi economici odierni, in effetti, si
stanno sempre più orientando verso un sistema che, dalla maggior parte degli
osservatori, viene definito con il termine di ‘globalizzazione’. Non vi è
dubbio che si tratti di un fenomeno che consente grandi possibilità di crescita
e di produzione di ricchezza. Ma è pure da molti ammesso che esso non assicura
di per sé l'equa distribuzione dei beni tra i cittadini dei vari Paesi. In
realtà, la ricchezza prodotta rimane spesso concentrata in poche mani, con la
conseguenza dell'ulteriore perdita di sovranità degli Stati nazionali, già
abbastanza deboli nelle aree in via di sviluppo, e dello sbocco in un sistema
mondiale governato da pochi centri in mano di privati. Il libero mercato è,
certo, un tratto inequivocabile della nostra epoca. Esistono, tuttavia, bisogni
umani imprescindibili, che non possono essere lasciati in balia di questa
prospettiva con il rischio di essere fagocitati.
La crescita economica dev'essere
integrata da altri valori, così da diventare crescita qualitativa; quindi equa,
stabile, rispettosa delle individualità culturali e sociali, come pure
ecologicamente sostenibile. Essa non può essere separata da un investimento
fatto anche sulle persone, sulle capacità creative ed innovative
dell'individuo, basilare risorsa di qualsiasi società.
Pertanto ,la globalizzazione, a ben guardare, è un fenomeno intrinsecamente ambivalente, a metà strada tra un bene
potenziale per l'umanità ed un danno sociale di non lievi conseguenze.
Per questi motivi è assolutamente
necessario che da parte di tutti i cittadini delle Popolazioni del mondo si dia
vita , attraverso una unione
globale di iniziative ,
individuali e di gruppi , utilizzando
efficacemente i “ Social Network “ , ad
un “ Nuovo
Umanesimo “ , un movimento in cui al centro di
ogni attività umana , sia economica , sia politica , sia sociale , vi sia
finalmente e fondamentalmente “ la Persona “ , nei suoi diritti
esistenziali , di libertà e di dignità , liberata dalle catene imposte da un
sistema di speculazioni finanziarie e di interessi economici di poteri forti
che opprimono diritti
fondamentali di vita e di civiltà su popolazioni inermi e che
attraverso un sistema di sfruttamento di risorse energetiche sempre più
esteso , provocano gravi alterazioni dell'eco-sistema , con ampie
deforestazioni , con continue emissioni industriali di gas ,
inquinanti l'ambiente naturale e quindi a rischio della stessa vita
umana e animale sulla terra ; soffocano le
iniziative di un libero mercato mondiale , che invece ha il diritto di vivere in un processo di
naturale competizione nel lavoro e nella capacità d’impresa , per uno sviluppo e progresso sociale di
pacifica e sana convivenza , di rapporti proficui fra le realtà le più diverse nel mondo , sia etniche
che territoriali.
Per orientarne in senso positivo lo
sviluppo sarà necessario impegnarsi a fondo per una ‘globalizzazione della solidarietà’, da costruire attraverso una
nuova cultura, nuove regole, nuove istituzioni a livello nazionale ed
internazionale. Occorrerà, in particolare, che si intensifichi la
collaborazione tra politica ed economia, per varare progetti specifici a tutela
di milioni e anche di miliardi di persone che potrebbero facilmente rimanere
vittime di processi di globalizzazione a
scala planetaria , subendo condizioni di vita sempre più precarie e
sottomesse ai poteri forti . Ad esempio, pensando a strumenti che possano
alleviare il pesante fardello del debito estero dei Paesi in via di sviluppo, o
a legislazioni che proteggano l'infanzia dallo sfruttamento che si ha nel
prematuro avviamento dei bambini al lavoro o al loro utilizzo in attività illecite , violente e di conflitti armati.
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