domenica 15 settembre 2019

Nuovo Umanesimo

Per un “ Nuovo Umanesimo “
Ovvero la    “globalizzazione della solidarietà “
Riconosciamoci attraverso il simbolo :



La “ salvezza del mondo “ 

PACE , UMANITA’ , SOLIDARIETA’ 

Pace = dialogo , concordia .
Umanità = rispetto della persona umana  e della sua dignità
Solidarietà = aiuto e sostegno reciproco.

La crisi economica mondiale 

L’attuale crisi economica a livello mondiale , che investe grandi potenze industriali , quali l’America e la Cina , ma non solo , basata sulla produzione di beni e strumenti  attraverso lo sfruttamento di risorse energetiche di petrolio e gas , è dovuta alla evidente instabilità e alle crescenti difficoltà di approvvigionamento di tali fonti di energia , alle maggiori  difficoltà di soddisfare sia la necessità di esportazione di prodotti verso Paesi esteri , sia quella relativa ad una carenza di domanda interna .
Questo grave fenomeno mondiale di natura economica , si riflette sull’andamento dei mercati nazionali di tutti i Paesi del mondo  , ma anche in quelli finanziari internazionali  , generando sempre più estese situazioni critiche e anche drammatiche, specie  in danno di quei Paesi in cui l’economia è più debole .
Tutto ciò va preso con estrema attenzione , prima che la suddetta crisi mondiale provochi disastri irrimediabili sulla vita di milioni e milioni di persone , di famiglie , di piccole e medie imprese. Pertanto ,  SI IMPONE  un drastico cambiamento di rotta , riguardante nuovi progetti futuri di sviluppo e di crescita sia economica che sociale , da parte di tutti i Governi degli Stati , verso una decisa ricollocazione della “persona umana “ , nel pieno rispetto dei suoi diritti naturali fondamentali , al centro di ogni attività sia economica che sociale , di lavoro e di produzione di beni e servizi , in mercati reali , finalmente  liberati dalla morsa delle speculazioni finanziarie di gruppi e società sovra-strutturate e sinora dominanti sui destini di tanti Paesi e soprattutto economie sane e reali , rivolte al reperimento di fonti di energia “ alternative “ , rispetto a quelle di petrolio e gas .


Appartengono alla storia sia passata , sia  recente , ma purtroppo anche alla cronaca  dei nostri tempi , aspetti  della vita sociale assai negativi , determinati  dalle diversità di fedi religiose , che hanno generato e generano ancora  aperte e gravi conflittualità , guerre , atrocità , violenze , fra popolazioni e tribù , fondamentalmente generate da interessi  economici e di potere politico , che poco o nulla hanno a che vedere con motivi  di natura spirituale .  Ciò accade in molte e diverse parti del mondo , dove convivono religioni diverse , di tipo cristiano , musulmano  ed altre , nelle quali la fede e  gli interessi di potere  drammaticamente si mescolano , diffondendo odio e  violenze disumane . 
Situazioni drammatiche e tragiche , dalle quali discendono inevitabilmente fenomeni migratori di masse ingenti di persone , costrette a fuggire per non essere uccise o per non morire di fame , di sete  o per malattie , oppure anche se  spinte dal bisogno di cambiare le proprie precarie condizioni di vita , da ambienti divenuti insani e verso regioni o Stati in cui avere la speranza di una esistenza migliore.
I fenomeni migratori fanno parte di un più importante e generale fenomeno , indicato come “ Globalizzazione “
 
“ LA  GLOBALIZZAZIONE “
Nell’attuale processo sociale a livello mondiale , assistiamo , appunto ,  al fenomeno della “ Nuova Globalizzazione “ , divenuto ai tempi attuali , un vero e proprio fenomeno epocale , sia dal punto di vista dei rapporti di tipo commerciale , economico e  finanziario , sia dal punto di vista emigratorio di intere popolazioni , da un Paese , da una regione , da uno Stato all’altro, a causa di conseguenze drammatiche e tragiche , determinate da guerre e conflitti armati ,  ma anche da condizioni insostenibili umanamente per fame e malattie, carestie , povertà assolute di milioni di persone.
La nuova Globalizzazione in economia significa :
- mercato globale ;
- confronto globale, su tutto: dalle merci agli usi, al lavoro, alla cultura, ai modelli di Stato.
- competizione globale che coinvolge gli Stati, le imprese, il lavoro: un'impresa deve competere con le    corrispondenti del proprio settore in tutto il mondo;
- geo-economia cioè economia senza confini;
- interdipendenza accentuata tra i sistemi economici;
- elevata disponibilità di prodotti a prezzi competitivi, provenienti da tutto il mondo;
- il consumatore al centro del sistema aziendale;

La nuova Globalizzazione , in  politica significa:

1 - sostenere l'edonismo di massa
2 - sostenere il consumismo di massa
2-   sostenere un neoliberismo economico e finanziario
3 - sostenere uno sviluppo economico permanente , una crescita continua del PIL che dia sempre più  ricchezze da distribuire e godere.

Ma , riguardo alla crescita economica e alla ricchezza , ciò che avviene a tutt’oggi assume aspetti allarmanti dal punto di vista sociale , poiché si assiste ad un progressivo , crescente dominio  di quantità di ricchezze nelle mani di minoranze , di gruppi finanziari e di persone , in caste o famiglie , che detengono enormi capitali e controllano la gestione di enormi fonti di ricchezza e risorse energetiche , situate in diverse parti del mondo .

C’è qualcuno ( un ipotetico e non bene definito “ Nuovo Ordine Mondiale “ ) che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo.
Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita, invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa una questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano avrà una maggiore aspettativa di vita e riceverà maggiori cure.

"La globalizzazione non è solo questione di mercato. E' soprattutto questione di potere e di controllo. E' il rimodellamento del               “ mondo in uno senza confini “ , regolato da una dittatura delle banche centrali più potenti del mondo, delle banche commerciali e delle aziende multinazionali. E' un tentativo di cancellare un secolo di progresso sociale e di modificare la ripartizione del reddito da ingiusto a inumano."

Riportiamo alcune opinioni  sulla Globalizzazione , da parte di prestigiose personalità , sia religiose , sia laiche : 

"Le prospettive di integrazione dei nostri paesi nell'economia globale sono estremamente deboli. Nel frattempo, le industrie che abbiamo saranno condizionate dai prodotti importati che spingono le nostre aziende fuori commercio. Stiamo assistendo a un processo di deindustrializzazione dei nostri paesi."
- Benjamin Mkapa, presidente della Tanzania, parlando alla nona sessione dell'UNCTAD, nel 1996
"La globalizzazione sta distruggendo milioni di vite. Per noi l'unica alternativa è combattere per la nostra sopravvivenza."
 - Sarath Fernando, Movimento nazionale per la terra e la riforma agricola dello Sri Lanka

"I giganti delle comunicazioni - i grandi mostri dell'industria della televisione, i satelliti per le telecomunicazioni, riviste e giornali - sembrano determinati a presentare un mondo virtuale, creato a immagine di quello che il processo di globalizzazione richiede."

  - Subcomandante Marcos, portavoce del movimento Zapatista
"Il rapido avanzare verso la globalizzazione dei sistemi economici e finanziari mostra la necessità urgente di stabilire di chi è la responsabilità di garantire il bene comune mondiale e l'esercizio dei diritti economici e sociali. Il libero mercato da sè non può fare questo, perché in effetti ci sono molti bisogni umani che non hanno posto nel mercato."

  ( Da un discorso del Papa Giovanni Paolo II il  Giovedì, 17 maggio 2001 ) “  I processi economici odierni, in effetti, si stanno sempre più orientando verso un sistema che, dalla maggior parte degli osservatori, viene definito con il termine di ‘globalizzazione’. Non vi è dubbio che si tratti di un fenomeno che consente grandi possibilità di crescita e di produzione di ricchezza. Ma è pure da molti ammesso che esso non assicura di per sé l'equa distribuzione dei beni tra i cittadini dei vari Paesi. In realtà, la ricchezza prodotta rimane spesso concentrata in poche mani, con la conseguenza dell'ulteriore perdita di sovranità degli Stati nazionali, già abbastanza deboli nelle aree in via di sviluppo, e dello sbocco in un sistema mondiale governato da pochi centri in mano di privati. Il libero mercato è, certo, un tratto inequivocabile della nostra epoca. Esistono, tuttavia, bisogni umani imprescindibili, che non possono essere lasciati in balia di questa prospettiva con il rischio di essere fagocitati.

La crescita economica dev'essere integrata da altri valori, così da diventare crescita qualitativa; quindi equa, stabile, rispettosa delle individualità culturali e sociali, come pure ecologicamente sostenibile. Essa non può essere separata da un investimento fatto anche sulle persone, sulle capacità creative ed innovative dell'individuo, basilare risorsa di qualsiasi società.

Pertanto ,la globalizzazione, a ben guardare, è un fenomeno intrinsecamente ambivalente, a metà strada tra un bene potenziale per l'umanità ed un danno sociale di non lievi conseguenze.

Per questi motivi è assolutamente necessario che da parte di tutti i cittadini delle Popolazioni del mondo si dia vita , attraverso una unione globale di iniziative , individuali e di gruppi ,  utilizzando efficacemente  i “ Social Network “ , ad un “ Nuovo Umanesimo “ , un movimento in cui al centro di ogni attività umana , sia economica , sia politica , sia sociale , vi sia finalmente e fondamentalmente “ la Persona “ , nei suoi diritti esistenziali , di libertà e di dignità , liberata dalle catene imposte da un sistema di speculazioni finanziarie e di interessi economici di poteri forti che opprimono diritti fondamentali di vita e di civiltà su popolazioni inermi  e che  attraverso un sistema di sfruttamento di risorse energetiche sempre più esteso , provocano gravi alterazioni dell'eco-sistema , con ampie deforestazioni , con  continue emissioni  industriali di gas , inquinanti l'ambiente naturale e quindi a rischio della stessa vita umana e animale sulla terra ;  soffocano  le iniziative di un libero mercato mondiale , che invece ha il diritto di vivere in un processo di naturale competizione nel lavoro e nella capacità d’impresa ,  per uno sviluppo e progresso sociale di pacifica e sana convivenza , di rapporti proficui  fra le realtà le più diverse nel mondo , sia etniche che territoriali.

Per orientarne in senso positivo lo sviluppo sarà necessario impegnarsi a fondo per una ‘globalizzazione della solidarietà’, da costruire attraverso una nuova cultura, nuove regole, nuove istituzioni a livello nazionale ed internazionale. Occorrerà, in particolare, che si intensifichi la collaborazione tra politica ed economia, per varare progetti specifici a tutela di milioni e anche di miliardi di persone che potrebbero facilmente rimanere vittime di processi di globalizzazione a scala planetaria , subendo condizioni di vita sempre più precarie e sottomesse ai poteri forti . Ad esempio, pensando a strumenti che possano alleviare il pesante fardello del debito estero dei Paesi in via di sviluppo, o a legislazioni che proteggano l'infanzia dallo sfruttamento che si ha nel prematuro avviamento dei bambini al lavoro o al loro utilizzo in attività illecite , violente e di conflitti armati.

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