lunedì 26 ottobre 2020

LA PANDEMIA E GL

 





LA PANDEMIA E LE RESPONSABILITA'  DEL GOVERNO E  DELL'EUROPA

 

I sanitari dicono : indossate le mascherine, rispettate le distanze, lavate spesso le mani, evitate assembramenti. Il governo, segue a ruota, con le stesse affermazioni e in più impone ulteriori restrizioni comportamentali e ambientali, le quali, anche se dettate a tutela della salute collettiva e individuale, a difesa contro il covid, però le stesse penalizzano drammaticamente la vita sociale ed economica di milioni di cittadini. I cittadini sono impauriti, costernati, dalla virulenza del covid , ma anche confusi da notizie contrastanti, si trovano costretti a rispettare regole e imposizioni, che anche se ritenute necessarie, queste si rivelano come un forte ostacolo nei confronti della loro vita sociale.

 

Ciò fa emergere una realtà indiscutibile, palese, che è quella delle reali ed effettive drammatiche condizioni economiche e finanziarie, in cui versano migliaia di imprese e milioni di famiglie, che sono scarsamente tutelate sotto l'aspetto del sostegno finanziario e in più soffrono a causa delle carenze e inefficienze dei pubblici servizi, sanitari, di mobilità, di sicurezza. In momenti di grave crisi sociale, economica e sanitaria, coloro che governano il "potere politico e finanziario a livello europeo" stanno dimostrando apertamente di curare principalmente gli interessi speculativi del mondo finanziario e di tenere in scarsa considerazione la fondamentale , improcrastinabile esigenza delle popolazioni , imprese e famiglie, di essere " assistite e sostenute urgentemente , finanziariamente" , con finanziamenti di miliardi "a fondo perduto" nella misura necessaria e più giusta , più idonea ( assicurando un congruo reddito mensile individuale e per famiglia ) per riuscire a sostenere il peso della perdita di lavoro, delle restrizioni delle attività professionali, delle difficoltà oggettive nel campo dei servizi pubblici , nella conduzione delle attività ed esigenze familiari ( lavoro, scuola, salute, etc..).

 

 

Tutti interventi che si rivelano assolutamente necessari soprattutto per recepire le legittime richieste dei cittadini, che sono sempre più esasperati dalle difficoltà e per i sacrifici che sono costretti a subire a causa della pandemia del covid e degli effetti sulla vita sociale , e anche per contenere quelle proteste che diventano giorno per giorno più forti, purtroppo a volte condotte in modo insensato, irresponsabile, nelle piazze , nelle strade delle città del nostro Paese come di tanti altri Paesi.

 

EFFETTI COLLATERALI  DELLA PANDEMIA

 

Il fenomeno più grave e inquietante, subito dopo quello delle tragiche morti causate dalla pandemia, sta nel fattore economico e sociale che viene penalizzato fortemente a seguito delle pesanti restrizioni governative sulle attività commerciali, specie quelle di piccole e medie imprese, le quali , non potendo più sopportare il peso sia della diminuzione del pubblico acquirente e in rapporto alle spese di esercizio,  sia della mancanza di opportuni e congrui sostegni finanziari da parte del Governo, vengono inesorabilmente attanagliate dalla necessità di cedere alle offerte usurarie da parte delle organizzazioni criminali, mafiose, sino al punto di essere costretti alla cessione delle proprie attività commerciali ai suddetti gruppi criminali. Questo drammatico fenomeno fa parte di un piano ben preciso, predisposto,  e che viene realizzato dalle organizzazioni criminali , in tutta Italia, a partire dal meridione, per facilmente “riciclare” enormi somme di denaro (in centinaia di miliardi di euro ) provenienti da attività illecite ( traffici di droga, armi, etc..), e che avrà come inevitabile conseguenza un aggravamento della povertà di migliaia di famiglie e la sottomissione  delle stesse alle pretese e minacce dei criminali.

 

Un potere nefasto che graverà pesantemente anche sull’assetto del nostro sistema democratico, sui nostri diritti sociali, sulle nostre libertà di cittadini onesti, accrescendosi terribilmente la presenza e la mano mafiosa nelle realtà della vita civile e anche nelle Istituzioni dello Stato, con la complicità di politici corrotti e affiliati.




. I GRAVI ERRORI DELLA POLITICA ovvero CIO' CHE AVREBBERO DOVUTO FARE IL GOVERNO CENTRALE E QUELLO DELLE VARIE REGIONI E COMUNI.

Oltre al giusto, dovuto e necessario obbligo per tutti di indossare le mascherine e rispettare i distanziamenti . Riguardo alle discoteche ,ai pub , queste attività vanno chiuse perché sono inevitabili gli assembramenti, gli ammassamenti di persone, anche se i gestori( e chi sta dietro di loro ) fanno pressioni sulla politica per farle rimanere aperte. Però , i bar , i ristoranti, i cinema , i teatri, e alcune attività sportive, invece , potrebbero rimanere aperti , per esempio dalle ore cinque alle ore ventiquattro, se vengono rispettati i distanziamenti e le precauzioni sanitarie , con mascherine e disinfettanti, in un numero di persone limitato e in rapporto agli spazi disponibili. Pertanto, la chiusura in certe ore e in certi giorni, dei suddetti esercizi e attività di servizio pubblico, genera solo gravissimi danni economici a chi è tenuto a gestirli , lavoratori e loro famiglie, e alla economia generale del Paese. Tutte attività che , se regolate, non sono fattori scatenanti di maggiori contagi. Per evitare gli assembramenti di persone occorre non solo vietare le tradizionali movide, gli ammassamenti negli stadi, ma anche esercitare i dovuti e maggiori controlli da parte di vigili e polizia nelle varie città. Ma ciò che dovrebbe essere fatto, ma purtroppo non lo è fatto, innanzi tutto è evitare assembramenti nei mezzi di trasporto pubblici ( metro, bus, tram ). Ciò si può evitare soltanto attraverso congrui aumenti nel numero dei mezzi di trasporto stessi e delle frequenze di fermate nelle varie piazze e strade cittadine in specie durante le ore di punta, di ingresso e uscita riguardo a scuole e uffici. Poi , riguardo alle scuole, devono urgentemente e assolutamente essere reperiti e resi idonei quanti più locali , edifici, pubblici e anche privati, nonché provvedere a forti incrementi nella assunzione di personale insegnante, per consentire il più regolare possibile svolgimento delle lezioni con la presenza fisica di insegnanti e studenti nelle aule , rispettando le precauzioni sanitarie previste. Riguardo ai servizi sanitari dovrebbero essere impiegate maggiori risorse finanziarie per la prevenzione della pandemia e le terapie, l'assistenza medica negli ospedali e domiciliare. Se tutto ciò fosse stato fatto dal Governo ,sia centrale , sia per le varie competenze , dai governi regionali, si sarebbero evitati e si eviterebbero ulteriori danni sociali ed economici, e quindi proteste legittime di tanti cittadini e soprattutto eventuali eccessi nelle manifestazioni popolari, nonché gravi infiltrazioni criminali nell’ambito sociale ed economico.

 

martedì 20 ottobre 2020

LA PAURA E IL CORAGGIO

 



LA PAURA E IL CORAGGIO


Abbiamo tutti paura. Siamo ossessionati dalle notizie e dalla paura del contagio virale. Dall’alba al tramonto, solo notizie di pandemia, numeri percentuali di infettati, di malati , di morti. Nel nostro Paese, nel mondo, numeri segnati in prospetti grafici che salgono progressivamente.  Non siamo più capaci di intrattenerci con gli altri con tranquillità, di parlarci con il piacere di vederci in viso ( mascherine ), di percepire le emozioni , persino i sentimenti l’uno verso l’altro.


 E’ rimasto soltanto un residuo di interlocuzione verbale, fisicamente stentata e difficile, a volte incomprensibile, se non attraverso lo schermo di un computer , di uno smartphone, di un tablet. Per lo più rapporti “virtuali “ , ma che non hanno niente a che vedere con la “ virtù”. Un mondo che è cambiato, sta cambiando, verso l’indefinibile, l’indeterminabile, l’imprecisabile, l’imprevedibile, camminando in una sorta di percorso globale, accidentato, nel quale ci sentiamo tutti coinvolti, ma ciascuno rimane solo nella sua personale, individuale realtà, a volte anche molto drammatica.


La cosiddetta vita sociale si è frantumata attraverso fenomeni di crisi sanitaria, economica, di rapporti umani, anomali, che generano diffidenza, anche nel timore di perdere ciò che si ha. Ma a questo punto, dobbiamo domandarci se è giusto, corretto, opportuno, subire gli eventi, rimanendo fermi, chiusi, con la speranza o meglio l’illusione di uscirne fuori senza ferite, oppure è più giusto, più corretto, più opportuno, armarci di “coraggio “, tutti e ciascuno, e quindi “reagire “  operando , fattivamente, efficacemente, con tutte le risorse umane ed economiche per dotarci di tutte le attrezzature, di tutti i mezzi, necessari per difenderci, respingere gli attacchi, attraverso un’opera colossale di “risanamento ambientale “ , una serie di interventi di pulizia , di purificazione dell’aria, misure anti inquinamento, di sanificazione e disinfezione a carattere globale , idonei a rendere finalmente inoffensivo il coronavirus.  


In altri termini, bisogna assolutamente agire urgentemente e drasticamente sull’ambiente e sulle opere strutturali di ospedali e scuole, organizzative dei servizi di trasporto attraverso un aumento dei mezzi pubblici, al fine di evitare che debbano verificarsi assembramenti per necessità di lavoro e per gli studenti, e sugli organismi sanitari del personale medico e paramedico,  più che imporre ulteriori “restrizioni” personali, fisiche, nei confronti degli esseri umani e della loro vita sociale.

sabato 10 ottobre 2020

IL BUON SENSO

 


                                                             

 

IL “ BUON SENSO “

 

In questo periodo siamo tutti costretti a “convivere” con il Covid.

 Questo , però, non significa che dobbiamo vivere nel terrore. Le necessarie attività di vita, di lavoro, professionali, familiari, economiche e di rapporti amichevoli e sentimentali, devono proseguire e lo dobbiamo fare, ma adottando procedure e comportamenti diversi rispetto a quelli che abbiamo tenuto in situazioni di normalità. Più rispettiamo le precauzioni necessarie per evitare occasioni di trasmissione del virus, maggiori sono le probabilità di ridimensionamento dei contagi e quindi maggiori sono le condizioni favorevoli affinché la nostra salute possa essere tutelata e ogni attività di lavoro e familiare non debba subire rallentamenti, ostacoli, interruzioni, nocivi non solo a ciascuno di noi, ma anche nei confronti e in danno dei nostri familiari, di nostri parenti,  di amici e di persone più deboli, più fragili nella salute.

 

 Ogni atteggiamento e ogni comportamento che sia di trascuratezza, di non rispetto verso talune fondamentali regole igienico-sanitarie, ogni atteggiamento di sfida , di polemica nei confronti delle disposizioni di norme e regole governative e sanitarie istituzionali, che venga posto in essere  da certi individui o gruppi di persone, vuoi per motivi politici, oppure di critica, per interessi speculativi, oppure anche per ignoranza o stupida presunzione, non produce altro che ulteriori danni alla salute pubblica e conseguentemente danni notevoli anche alla economia, nazionale , di imprese e famiglie,  costrette a subire terribili contraccolpi che possono cagionare situazioni critiche irreversibili.

E’ pertanto cosa intelligente , seguire il “buon senso “ , le misure giuste più equilibrate ,che costituiscono l’unica e più efficace arma di difesa nei confronti del Covid.

 

Sul Covid si può parlare all’infinito, sentire le opinioni più disparate, più pessimistiche, esagerate, o semplicistiche, minimizzate, o ancora, negazioniste, complottiste, persino ciniche, chiaramente  nei confronti dei più deboli,  e chi più ne ha, più ne metta. In tutto questo marasma di opinioni, di cui i mass-media, tv , giornali, interviste di esperti, medici, virologhi, psicologhi, filosofi, politici con pubblici proclami, attraverso la diffusione di  numeri cronachistici, statistici epidemiologici , sono strapieni, ogni giorno, continuando ad alimentare un processo caotico di idee, di dubbi e di timori, nella mente delle persone, nelle famiglie.

 

 Allora, è assolutamente necessario ed urgente che ritorni nel nostro contesto di vita sociale, ma soprattutto nel mondo politico e sanitario istituzionale, e dei mezzi di comunicazione di notizie, nella diffusione delle informazioni,  un momento di profonda riflessione, per ricondurci “tutti” in un clima di  “lucida e pacata  ragionevolezza “ .

 

In questa fase di incertezze e di dubbi, ma anche di timori per ancora possibili aumenti di  contagi, è giusto ritenere più che opportuno che noi tutti e ciascuno non creare , evitare  assembramenti, usare “razionalmente” la mascherina, esercitare misure e comportamenti di più attenta igiene a livello personale e ambientale. In pratica, abituarsi a vivere socialmente con maggiore oculatezza per quanto attiene appunto all’igiene e alla salute. Tutto ciò non comporta drammatiche limitazioni del diritto alla “libertà “ individuale, o violazione della “privacy “, bensì un ripristino al “ buon senso “  nel modo di pensare e di vivere, da parte di tutti, senza generare allarmismi, oppure adottare misure esageratamente precauzionali riguardo ai contatti fisici con gli altri. La “vita sociale “ ha bisogno , deve necessariamente e comunque andare avanti, mai bloccarsi oppure stravolgersi.