domenica 10 giugno 2018

LA CONVIVENZA UMANA




 ( Il discorso all’umanità – 1940 – Charlie Chaplin )


LA CONVIVENZA UMANA
fra Diritti e Doveri


L'argomento è di estrema importanza e delicatezza. Se vogliamo seguire il percorso della ragione , dobbiamo necessariamente constatare quanto la natura dell'essere umano sia "diversa " da quella di tutti gli altri esseri viventi . Una cosa è ritenere che talune razze di animali siano più "intelligenti " rispetto ad altre , e ciò , si può bene verificarlo ; altra cosa è voler definire la "intelligenza umana " soltanto come uno stadio evolutivo di natura fisiologica , come una scala di progressiva continuità rispetto al mondo animale. Intelligenza è capacità di apprendere , sulla base della esperienza. I comportamenti di tutti gli esseri viventi registrano continuamente processi di adattamento alle diverse situazioni ambientali , i quali "ubbidiscono " istintivamente ad un sistema di regolazione naturale , volta al mantenimento di ogni specie. Diversa è la storia che riguarda l'uomo.
 Ciò che guida la intelligenza umana è la " mente " ., il " pensiero " . Una caratteristica unica nel mondo naturale , che consente a ciascun essere umano di prendere decisioni in modo individuale e assolutamente autonomo . Un pensiero e una mente che travalicano i confini stessi stabiliti in natura , capaci di apportare profondi mutamenti nel mondo reale naturale , trasferendo le idee in comportamenti e manipolazioni , anche molto incisive , a volte sconvolgenti.
Fenomeni che nel corso della umana esistenza hanno indotto la cosiddetta "ragione " a creare talune regole "morali " , "etiche ", idonee , al fine di mantenere la convivenza fra gli uomini in una condizione di "equilibrio " . Stabilendo norme comportamentali che facciano convivere da una parte la esigenza umana di far valere i propri diritti , dall'altra parte imponendo il riconoscimento di taluni doveri . Ma si sa , nel corso degli anni , dei secoli , le società umane hanno registrato e continuano a registrare mutamenti profondi , sia nel modo di vivere , sia nel modo di pensare . Si va constatando , di giorno in giorno , che ciò che sembrava ieri dovesse durare , all'improvviso si trasforma in qualcos'altro e in modo anche radicale , al punto che spesso ci si domanda se sia conveniente resistere mentalmente a tali mutazioni e soprattutto attenendoci ad una certa morale , rischiando però di rimanere "emarginati " da un contesto di trasformazioni irrefrenabili , in cui gli stessi concetti e " valori " o principi morali , di diritti e doveri , vengono macinati , quasi brutalmente , finendo in pasto a bocche sempre più affamate di "individualismo " , di " egocentrismo " del " super-io " ., mortificando e schiacciando sentimenti umani , primari , di fondamentale rilevanza , istintivi e psicologici , chiaramente naturali . Come quello di venire al mondo e di crescere e di sviluppare la propria vita , nel modo e secondo schemi che la Natura ha stabilito riguardo a tutti gli esseri viventi sulla terra e di farlo insieme a persone che ne seguano il percorso e che non abbiano la presunzione fallace e assai rischiosa di dominarli e farne uso a piacimento.  

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