giovedì 22 maggio 2025

IL DRAMMA UMANO E SOCIALE DEL NOSTRO TEMPO

 


 

IL  DRAMMA  UMANO E  SOCIALE  DEL NOSTRO  TEMPO

 

Il vero e reale dramma umano e sociale del nostro tempo è  il venire meno dell’empatia. Cioè quella manifestazione psico-emotiva che caratterizza i buoni rapporti e le relazioni interpersonali, improntati alla solidarietà, alla reciproca comprensione, al sostegno fisico e morale.

 

Infatti, si registra sempre più diffuso il fenomeno dell’individualismo, dell’egocentrismo, ed anche dell’egoismo, secondo cui ogni cosa è uno strumento da utilizzare per il soddisfacimento dei propri desideri, dei propri piaceri, dei propri interessi, anche riguardo ai rapporti umani, sociali , familiari.

 

Guardare solo a se stessi, curare solo le proprie cose, preoccuparsi solo di ricevere ciò che piace, dare la colpa ad altri per le cose che vanno male, essere continuamente insoddisfatti per le cose non ottenute, non realizzate, sono tutti fattori che progressivamente ci allontanano dagli altri, aumentano l’insofferenza verso gli altri, generando chiusure,  solitudine.

 

I nuovi strumenti tecnologici, telematici, hanno preso il posto dei rapporti fisici tra le persone, le quali , disabituate al dialogo, al ragionevole scambio di idee e opinioni, trasformano i casuali incontri in scontri verbali e litigi e polemiche inutili, facendo degenerare qualsiasi opportunità e possibilità di costruire insieme un progresso civile tra esseri umani.

 

Viene  così e progressivamente a mancare la partecipazione  individuale e anche popolare ai valori comuni sociali della libertà, della democrazia, della solidarietà, della giustizia e si creano pericolosi spazi vuoti a favore di regimi autocratici, illiberali, che privilegiano i più ricchi  e coloro che riescono ad  imporsi sugli altri utilizzando il proprio potere attraverso la sopraffazione e anche la violenza, specie in danno ai più deboli, resi sempre più soli ed emarginati.


Infatti, più si estende l’indifferenza sociale davanti a tali problemi drammatici, più si aggrava il fenomeno della povertà di milioni e milioni di esseri umani , più aumenta il potere di ricchezza  nelle mani di gruppi ristretti di persone e quindi di controllo sulle masse popolari, realizzando un progetto di prossimo dominio quasi assoluto di questi soggetti sul mondo intero, sull’intera umanità.

mercoledì 21 maggio 2025

LA SOLITUDINE E L'EMPATIA

 


 

LA  SOLITUDINE   E  L’EMPATIA

Guardare solo a se stessi, curare solo le proprie cose, preoccuparsi solo di ricevere ciò che piace, dare la colpa ad altri per le cose che vanno male, essere continuamente insoddisfatti per le cose non ottenute, non realizzate, sono tutti fattori che progressivamente ci  allontanano dagli altri, aumentano l’insofferenza verso gli altri,  e quindi alla fine generano una solitudine, anche se non di rado  essa  è voluta e preferita .

 Però, la solitudine generalmente e per tutti diventa assai triste e drammatica quando certe condizioni individuali , fisiche o psichiche, diventano difficili  e tali da richiedere aiuti ( età avanzata, malattia, etc..) e soprattutto se viene a mancare l’empatia.

 Infatti, è proprio il venire meno dell’empatia, cioè quella manifestazione psico-emotiva che caratterizza i buoni rapporti e le relazioni interpersonali, improntati alla solidarietà, alla reciproca comprensione, al sostegno fisico e morale,  ciò che costituisce il vero e reale dramma  umano e  sociale  del nostro tempo.

Tempi nei quali si registra  sempre più diffuso il fenomeno dell’individualismo, dell’egocentrismo, ed anche dell’egoismo, secondo cui ogni cosa è uno strumento da utilizzare per il soddisfacimento dei propri desideri, dei propri piaceri, dei propri interessi, anche riguardo ai rapporti umani, emarginando tutto il resto e quindi anche l’empatia, la solitudine e venendo a mancare una partecipazione popolare ai valori comuni sociali della libertà, della democrazia, della giustizia, si creano pericolosi  spazi vuoti  a favore di regimi autocratici, illiberali, discriminatori nei confronti dei più deboli, sempre più soli ed emarginati.

 

 

 

 

LE GUERRE

 

 


 

                          LE  GUERRE

Le guerre generano odi e vendette, che generano altre guerre, in una spirale infernale di crimini orrendi, le cui responsabilità e colpe sono a carico non solo di chi li commette, ma anche di chi con il proprio silenzio li approva.

IL  SILENZIO  DEGLI  IGNAVI

Decine di migliaia e migliaia di bambini che con una pentola vuota in mano si accalcano affannosamente nella speranza di una manciata di cibo ( la cui natura è da scoprire ) e che viene offerta da pochi individui , i quali con un mestolo distribuiscono quello che è contenuto in un grande pentolone, tra urla, implorazioni, pianti disperati.

Questo accade nella striscia di Gaza, mentre tutto intorno è macerie, tendoni malfermi, polvere, con persone di buona volontà che tentano inutilmente di mantenere ancora in vita piccoli esseri umani, ridotti a larve, tra scoppi e  fuochi di missili lanciati da truppe israeliane, senza nessuna pietà, e inoltre in una striscia ( Gaza ) di terra , imprigionata e senza cibo e senza medicine da una crudeltà demoniaca.

Una immane tragedia cui tutto il mondo europeo            ( civile ? ) assiste, però silente,  ma invece discutendo su ritenuti necessari ( ? )  grossi  incrementi degli armamenti, con una spesa di oltre 800 miliardi di euro ,  a difesa di  una temuta più ampia ( ipotetica )  aggressione ( in Europa ) da parte di un  nemico                        ( Putin ).

 Nella VERGOGNA più scandalosa, tutti i Paesi europei, i “signori” politici  dai colletti bianchi e le “signore”  dai vestitini colorati, non aprono bocca sul  “ massacro” di milioni di poveri esseri umani Palestinesi ( tra cui migliaia di bambini ) , preoccupati ( i signori e le signore ) soltanto nel non voler pronunciare la parola “ genocidio” , che in effetti viene perpetrato da un criminale , Netanyahu, protetto pure da potenze esterne. Uno spettacolo europeo , indegno, e che è in attesa di vedere annientati milioni di esseri umani, cancellati umanamente e geograficamente sulla faccia della Terra.

La società che rimane  in silenzio davanti alle ingiustizie nel mondo, non tarderà per essere essa stessa travolta.

 

I TRE POTERI

Il potere delle armi porta alla guerra, alla violenza , alla distruzione e morte.

Le guerre generano odi e vendette, che generano altre guerre, in una spirale infernale di crimini orrendi, le cui responsabilità e colpe sono a carico non solo di chi li commette, ma anche di chi con il proprio silenzio li approva.

 

Il potere del denaro è per il commercio, la compra-vendita di beni e servizi, ma purtroppo anche motivo di conflitti se è usato per speculazioni e sopraffazioni finanziarie e politiche.

 

Lo spirito del Bene è il donare amore e solidarietà, è dialogo, rispetto della persona, cooperazione, quindi , costruzione, pace e benessere nei rapporti sociali, nella famiglia.

 

FATTI E RESPONSABILITA’

 

“ Impariamo a conoscere e a giudicare le cose e anche noi stessi “

Nulla accade per caso. Ogni cosa, ogni atto ha una sua origine, che a sua volta è legata ad un’altra cosa, ad un atto precedente. Comportamento saggio e giusto è di colui il quale, consapevole di ciò, riesce a vedere rispetto agli altri, le cose, i fatti della vita e gli eventi storici nella loro corretta realtà, senza farsi influenzare da tutto ciò che invece limita a guardare le cose e a giudicare gli eventi della vita soltanto nella loro immanente realtà.

Riguardo ad eventi drammatici, come guerre o altri fatti, anche quelli che riguardano la nostra vita, il loro accadere è un anello di una catena di concause , di altri fatti precedenti che li hanno determinati.

Pertanto, è errato attribuire colpe e responsabilità considerando ogni fatto soltanto nella sua presente realtà, cioè valutandolo senza considerare le cause ed altre responsabilità che lo hanno generato.