Il possibile rimedio ( La Rivoluzione culturale )
Affinché
l’Italia possa trovare una via di uscita dalla crisi, evitando un
temibile e malaugurato destino nelle mani di poteri speculativi e
malavitosi, e pertanto avere una reale prospettiva di un futuro positivo
e di sviluppo economico e sociale, è assolutamente indispensabile che
la parte più sana e genuina della popolazione italiana , tanti giovani
attivi e volenterosi, e persone oneste e corrette, già con importanti
esperienze culturali e professionali, abbiano il coraggio e lo spirito
di iniziativa di coalizzarsi per una “ rivoluzione culturale”
, anche etica e morale, e attraverso le forme più diverse e moderne di
comunicazione e di aggregazione sociale , tentare di realizzare in
ambito nazionale le condizioni per la formazione di una “forza politica”
sotto il segno della “ Giustizia sociale “,
capace di generare un governo forte e necessariamente coeso nella sua
formazione politica e di maggioranza e che sia in grado di poter gestire
proficuamente le risorse economiche del Paese attraverso un effettivo
potere di controllo delle spese e degli investimenti operati nel
territorio nazionale dai diversi e competenti Enti pubblici Regionali.
Un
governo composto di persone professionalmente qualificate e competenti
nei rispettivi incarichi e ruoli politici ministeriali . Un progetto e
programma di governo, che sia bene articolato e chiaro nelle sue
finalità socio economiche, nel conseguimento di obiettivi fondamentali,
peraltro già contemplati dalla Costituzione, che riguardano
primariamente la realizzazione della “giustizia sociale” , dei diritti
umani, al cui interno sono compresi :
il diritto al “lavoro” e ad una giusta retribuzione,
il diritto ad una “equa fiscalità” fra i vari ceti sociali, lavoratori, imprese, gruppi economici e finanziari.
il
diritto ad una basilare e sufficiente “ assistenza pubblica sanitaria
ed economica “, tale da assicurare condizioni di vita dignitose alle
persone meno abbienti, a quelle malate , affette da invalidità,
il
diritto ai giovani di fruire gratuitamente della istruzione scolastica
primaria, e di poter accedere alla istruzione scolastica secondaria e
successiva formazione culturale e professionale con un sostegno pubblico
economico e finanziario, proporzionato alle in atto capacità di reddito
familiari o individuali del giovane, con incentivi ai più meritevoli.