“ OGNUNO E’
QUELLO CHE E’ “
Nella vita
ognuno è quello che è e nessuno può mai “pretendere
“ di cambiare la natura del carattere dell’altro.
Ognuno è quello che è , nei suoi pregi e nei
suoi difetti .
Chiaramente
e normalmente , nessun essere umano si trova a vivere in perfetta solitudine ,
con se stesso e basta .
Le
condizioni di “ convivenza “ sono
naturali , inevitabili , dalla nascita e sino alla morte ed esse implicano
interconnessioni fra nature e caratteri diversi. Ciascuno vede e vive le cose
reali , della vita , come la sua natura gliele fa vedere e vivere , in modo
diverso da qualsiasi altro , ma non sono da trascurare le “ingerenze “ , i
condizionamenti , che vengono ad incidere sulla crescita e sviluppo della
esistenza psico-fisica di ciascuno nel corso della sua vita .
Condizionamenti
che sono appunto determinati dalla convivenza , specie tipica originaria
familiare , ma anche successiva sentimentale . Le influenze di questi rapporti
possono essere più o meno “ incisive “ , possono variare in diminuzione o in
aumento , a seconda delle situazioni e frequentazioni reciproche.
Comunque ,
la verità è che il nostro modo di essere , quello vero , nonché quello riflesso
nei confronti e nei rapporti con gli altri , non potrà mai trovare la sua piena
soddisfazione e pienezza attraverso cambiamenti spontanei dei caratteri altrui
o peggio con la nostra pretesa di modificarli .
Potremo noi
, invece , provare a dipanare , persino a cancellare quelle ombre di
incomprensione che nel tempo si sono create , aprendo il nostro animo , facendo
conoscere e scoprire aspetti importanti che riguardano nostre aspirazioni ,
nostri progetti , ma soprattutto manifestando il nostro sincero desiderio di
ristabilire una conoscenza vera e reale , più profonda , dei sentimenti
reciproci , che spesso , quando sono dettati da autentico affetto , rivelano un
fatto molto importante . Cioè che molti episodi , reciprocamente vissuti in
modo non felice e di incomprensioni , in effetti sono stati determinati da vera
, reale buona fede , dal desiderio , anche e spesso amorevole , però male
interpretato , di voler proprio il “ bene “ per l’altro.