venerdì 30 dicembre 2016

LA QUESTIONE MORALE




                  
                   LA  QUESTIONE  MORALE 

Tutta la vita sociale di un popolo s’impernia sulla “ moralità “ dei comportamenti nelle relazioni sia sociali che politiche .
Onestà e rispetto delle regole di convivenza civile costituiscono i cardini sui quali si regge e si muove un sistema sociale funzionalmente corretto ed efficiente , capace di generare benessere e progresso , idoneo a tutelare la sicurezza dei cittadini ed a porre le basi migliori per lo sviluppo sociale ed economico del paese.
Il denaro , le ricchezze delle fonti di energia e di prodotti naturali , non possono mai   determinare benessere e agiatezza e progresso per una comunità sociale , se alla base di essi  si rivela carente la  moralità civile e la onestà nelle attività e nelle relazioni sociali , specie  nell’ambito politico-istituzionale .
Infatti , esempi di disonestà , di corruzione , di malaffare , rilevati in comportamenti di dirigenti politici , di funzionari pubblici , ricoprenti incarichi di responsabilità istituzionali , si riverberano inevitabilmente nella stessa società civile , determinando non solo sfiducia e atteggiamenti di condanna , ma  purtroppo anche fenomeni emulativi  negli stessi rapporti sociali  fra cittadini  e conseguentemente una più diffusa perdita di rispetto verso  valori etici fondamentali  per un sano sviluppo sociale.
Le conseguenze più negative e più pesanti vengono a ricadere sui giovani , i quali si trovano a vivere e a crescere in contesti di vita sociale in cui sono privilegiati i comportamenti volti a curare preminentemente  interessi materiali  e  individualistici, anche non leciti , il possesso di cose e il godimento di piaceri , trascurando di considerare gli effetti negativi che potrebbero procurare in danno di altri , e anche di se stessi.
Le responsabilità  gravissime di tutto ciò sono a carico soprattutto di chi ha il potere e la gestione della cosa pubblica , del governo del paese , delle istituzioni pubbliche nonché di chi riveste incarichi di responsabilità di funzioni educative e di controllo nell’ambito sociale e della stessa famiglia.              
Tutti  ci  lamentiamo  che  nella nostra società , sia  nell’ambito  del nostro Paese , come  in  campo  più  generale ,  la  vita  sociale  , quella  riferita  ai  rapporti  di  convivenza  civile  nonché  a  quelli  politici , continua  senza  interruzioni  a registrare , sotto l’aspetto etico-morale , crepe  e  storture  assai profonde  e  allarmanti .
Ci  lamentiamo   perché  vorremmo  vivere  meglio ,  senza  dover  subire  problemi  ,  a volte pesanti  e  gravi , di natura  economica , ambientale , lavorativa , professionale , nonché  familiare . Senza  considerare  però  che , spesso , ciò che vorremmo  dipende proprio  da noi stessi , dal  nostro comportamento ,  se  non  in  tutto , sicuramente in parte.  Infatti , noi pretendiamo  solitamente dagli  altri  quei comportamenti  che vorremmo non  siano in contrasto  con  noi  , ma senza  rivedere  ,  in modo  autocritico , i  nostri stessi comportamenti verso gli altri.
La  vita  sociale diventa  in  tal  modo  uno “ scarica-barile “  ;  un  processo vizioso , una  spirale , al  cui  fondo  affiora  solo   scontentezza , insoddisfazione , infelicità  nelle relazioni e  a  volte  rabbia , verso tutto e tutti .
E’ vero che  non  tutti  ci  comportiamo  allo stesso modo ; è vero che ci sono  persone che si comportano onestamente  e in modo corretto verso gli altri  e   che  reagiscono di  fronte  a  storture , a illegalità , a scorrettezze , ma  purtroppo  si  sentono  soli , come figli abbandonati  in una società che ha perduto i suoi valori  morali fondamentali , in un contesto  sociale  nel  quale  la  voce “ onestà “  non  risuona  più , soffocata  da  mille  altre  voci  altisonanti , di  interessi finanziari , di capitali , e  conseguentemente  di  cronaca  giudiziaria , di speculazioni , di  evasioni , di corruzione ;   ma  non  solo , anche  di  tradimenti , di crisi coniugali e  divorzi , di drammi familiari  e purtroppo di violenze .
Allora , è  la “ disonestà “   quella che ha il sopravvento  su  ogni cosa , su ogni attività , senza confini  e nel mondo .   Essa  assume  varie  vesti ,  soprattutto quelle  della ipocrisia  e della falsità , che sono  le  più  usate  , perché  le  più utili e più opportune  ,  sia in campo  laico , socio-politico , sia in campo religioso-clericale .
Disonesto è  colui che ruba , che truffa , che corrompe , ma  anche colui che viola il giuramento di fedeltà, come  è  disonesto   chi sta alla  guida  di  Governo  ed utilizza  gli strumenti del potere politico  per  procacciarsi  favori o interessi personali  oppure  prendendo accordi  con gruppi di poteri finanziari  stranieri  allo scopo  di favorire  gli interessi  di  questi ultimi , ma  a  scapito  del bene e degli interessi della collettività  del  proprio Paese.
E’ sicuramente   allarmante  quando  il fenomeno  di  disonestà  riguarda  in  modo diffuso e  grave  persone  appartenenti  e  responsabili  di  organi politico-istituzionali di un Paese ,  ma  è  altrettanto  preoccupante  quando  si  è  costretti a registrare  la  gravità del fenomeno  a  causa  di  diffusissimi  comportamenti  ed  atti disonesti  anche nell’ambito  professionale , lavorativo  e  privato  familiare , nei  più  diversi  ceti  sociali.  
Infatti ,  si  può  notare  che  in  questi  tempi  della  cosiddetta “ onestà”  si parla ben poco ;  mentre , dovrebbe essere “ reclamizzata “  continuamente  e diffusamente , come un prodotto benefico  per la salute  sociale  e dovrebbe costituire  materia  educativa  e disciplinare  negli istituti scolastici di ogni tipo e grado .     Diversamente , è  inevitabile  che  con  il  predominio della disonestà  ,  in  particolare  quella della politica, dovrà  allargarsi  drammaticamente la forbice fra  coloro , sempre in aumento , che patiscono le sofferenze della povertà  e coloro che , appartenenti  ad un ceto  privilegiato  e minoritario ,  invece fruiscono  di  beni  ed  agi sempre più  elevati e sovrabbondanti .

Per  questi motivi   , in  Italia  abbiamo  il  bisogno,  l’ impellente  esigenza e anche il doveroso impegno sociale di sostenere ogni iniziativa rivolta a ristabilire i valori  e principi della Onestà e  della correttezza morale e che essi siano rispettati e applicati  in ogni attività politica e pubblica , istituzionale ,  e che nel nostro Paese sia al  più  presto realizzata una compiuta ,  vera  Giustizia sociale 

lunedì 26 dicembre 2016

ROMA - CAPUT MUNDI




                                      ROMA , CAPUT MUNDI
Tutto il gran can  can   che sta accadendo nel Comune di Roma con la elezione della sindaca Raggi ( M5S) , fra inchieste in corso , indagini della magistratura , servizio di rifiuti urbani allo sbaraglio , buche stradali , arrabbiature dei cittadini romani, errori di valutazione politica e amministrativa della sindaca , impreparata e soprattutto sprovvista degli scudi di protezione politicamente necessari, nonchè invisa a gruppi consolidati della edilizia imprenditoriale ( a causa del rifiuto della stessa alla Olimpiadi ) ad affrontare una situazione comunale quasi catastrofica , i cui sbocchi si fanno sempre più incerti . Tutto questo can , can , di accuse di impreparazione e di quant'altro viene accusata la sindaca , non sarebbe accaduto se al posto della Raggi, come sindaco fosse stato eletto qualcun altro , del PD o della destra . Allora , sarebbe stata garantita la cosiddetta " continuità " della gestione del potere su Roma capitale , fatta di favori , contro favori , regalie , copereture su abusi , mazzette ,appalti truccati etc... e perciò vi sarebbe stata anche una "regolarizzazione " di funzionalità nei servizi pubblici , conseguente ad accordi prestabiliti su interessi da spartire. Allora , non vi sarebbe stata nessuna "rivolta " , nesuun atto di accusa da parte di giornali , stampa e partiti vari, tranne naturalmente ciò che ugualmente sarebbe avvenuto per mano della magistratura , che di volta in volta , pesca qualcuno nella melma dello stagno di corruzione , di illecito amministrativo o penale , come fatto quasi usuale nello svariato mondo della politica fatta di affari . Questa è la verità ! Adesso , tutti aspettano che la Raggi cada in qualche buca (amministrativa o forse penale ) , per poterla fare fuori e possibilmente , dar luogo a nuove elezioni , riaprendo la porta a tutti i sanguesuga di turno ..ai magnamagna ...........addio Roma , caput mundi ! Io come cittadino italiano , e in particolare molto affezionato alla città di Roma ,nella quale ho vissuto per diversi anni , devo purtroppo costatare quanta cecità o ipocrisia o malafede o ignoranza o supponenza ,vi è in giro . Troppi si sentono furbi , o si fanno allettare dai più furbi di loro , quelli che sono più capaci di manovrare il potere per fini di carriera politica personale ,mascherandoli con presunte finalità del bene pubblico, usando tutti i trucchi del mestiere e molto spesso riuscendovi spavaldamente ..........ma non sempre , per fortuna !! Prima o poi nel gioco si scoprono le carte e si scopre anche chi ha barato !


Che la Raggi abbia sbagliato per incompetenza e inesperienza politica, fermo restando la sua buona fede, di questo non ho alcun dubbio. Ho invece molti dubbi su come molti iscritti al movimento ed in particolare molti dirigenti del movimento abbiano interpretato la filosofia del movimento ispirata da Casaleggio. Prendiamo il principio “uno vale uno” ad esempio. Cosa realmente significa? Significa per caso che tutti sono uguali per capacità e competenze? Significa che i consigli e le idee vanno considerati tutti con lo stesso peso? Sembra logico che in un gruppo disomogeneo di competenze e capacità le buone idee siano valutate con il giusto peso quando chi decide è una maggioranza inadeguata? Il principio “uno vale uno “, secondo me, va benissimo in un movimento maturo i cui membri abbiano livelli di capacità e competenze abbastanza simili. Questo significa però, vista la composizione dei membri del movimento, che questo principio è male applicato. Lo si evidenzia come alcuni meet-up si sono organizzati. Mi riferisco per diretta esperienza al meet-up di ostia. Per fare parte degli “eletti” che decidono le linee del meet-up devi superare degli stadi di promozione uno dei quali è la partecipazione attiva ai banchetti e un altro al tempo di impegno nei gruppi di lavoro. Competenze e capacità dove stanno? Andiamo adesso a considerare il secondo principio fondamentale del movimento che è il “programma” e non il leader. Questo significa che per poterlo applicare in modo efficiente tutti i membri responsabili del programma devono avere livelli simili di competenze e capacità. Quindi “uno vale uno” e il “Programma” sono i capisaldi di un movimento che ha il dovere di applicare. Per applicare detti principi, ripeto, è fondamentale e necessario che tutti i membri devono essere selezionati peri competenza e capacità e formati ad un livello tale da poter costituire un gruppo omogeneo. Ciò è fondamentale per il gruppo dirigente nella fase di sviluppo iniziale del movimento. E’ stato fatto tutto questo nel m5s? Torniamo al Comune di Roma. La raggi avrà sbagliato, come ho accennato sopra, ma la classe dirigente che la accompagnava era preparata per supportare gli eventuali errori della coordinatrice sindaca raggi? Ha significato allora “te lo avevo detto”? messaggio tipico immaturo e inadatto a una classe dirigente. Questo è il mio personale giudizio. con affetto filippo

Rosario  Margio
Condivido pienamente quanto viene osservato da Filippo nelle sue considerazioni , sia sui recenti fatti del Comune di Roma , sia riguardo ai punti-cardini sui quali si imperniano i principi e la organizzazione politica del M5S . Io sono solo un simpatizzante ed ho votato il M5S , ponendo in tale Movimento una legittima speranza di vero , reale , autentico cambiamento sul teatro (tragicomico) della politica-partitica italiana. Il fenomeno , chiaramente , è nato da una diffusa e sempre più sentita sofferenza popolare verso il "sistema " speculativo e di potere fazioso , esercitato da un mondo politico-istituzionale nei confronti del quale la gente si è sentita sempre più distante ,nonchè abbandonata nelle proprie necessità sociali. Il Movimento ,creato sotto il profilo ideologico da Casaleggio e ottimamente propagandato da Grillo, è attecchito magnificamente sulle masse popolari , specialmente giovani , ma anche meno giovani e anziani , sino a conseguire risultati elettorali elevati e molto incoraggianti , utilizzando mezzi assolutamente inediti per la politica tradizionale ,cioè la " rete internet " , nonchè obiettivi ideologici e politici di alto livello etico-morale-sociale. Il problema che adesso è sotto gli occhi di tutti consiste nell'impatto con le realtà incontrate dal Movimento , nel momento in cui gli esponenti eletti a cariche istituzionali hanno dovuto gestire situazioni e problemi ,contenenti fattori di condizionamento , anche molto gravi , con realtà preesistenti e certamente difficili da rimuovere . A quel punto cosa fare ? Ormai è cognizione comune e consolidata che la " politica " è soprattutto compromesso . Ma compromesso su che cosa , su tutto ? Anche sui valori e principi fondanti dell'ideale politico ? Certamente , no ! Ma la burocrazia è un brutto mostro ,tentacolare , che indubbiamente serve a muovere i meccanismi di funzionamento della vita sociale , ma che utilizza i suoi tentacoli , purtroppo spesso , per avvinghiare e immobilizzare iniziative che sarebbero invece meritevoli di sostegno e fautrici di progresso e sviluppo sociale , ma tentacoli che purtroppo vengono utilizzati per favorire interessi e intrecci affaristici sovente illeciti . Pertanto , i buoni propositi vanno a scontrarsi con realtà molto resistenti e allora sono necessari mezzi e modalità di interventi che siano capaci di muoversi all'interno dei gangli burocratici e esercitando i poteri istituzionali , riuscire a tagliare gradualmente ( con i tempi necessari ) i tentacoli malefici , senza però avere la pretesa di poter aggredire e uccidere il mostro ,colpendolo alla testa. Per riuscire all' intento di poter governare in modo giusto,corretto ed efficace una realtà istituzionale , quale quella di un Comune , è necessario e indispensabile attrezzarsi bene , attraverso scelte oculate , volte ad individuare persone con capacità intellettuali , morali e culturali, nonchè aventi potenzialità e capacità organizzative-burocratiche , e che vengono proposte per assumere certe responsabilità, poi naturalmente fornendo gli aiuti necessari da parte del movimento o partito politico , a chi è stato destinato a quelle responsabilità istituzionali , al fine che questo , se rimasto fedele , sia messo in grado di combattere efficacemente contro gli ostacoli che via via incontra nel suo percorso di governo. In conclusione , per ritornare sulle considerazioni fatte all'inizio , sono convinto che per evitare che si determinino fratture pericolose , situazioni contraddittorie che mettano a rischio la credibilità e la stessa stabilità del Movimento , gli organi direttivi del movimento stesso rimangano uniti e determinati a mantenere e dimostrare principalmente alla base e all'esterno coerenza di comportamenti sui principi , valori e temi progettuali del movimento , ma che siano anche capaci di sostenere , per quanto possibile , l'opera del proprio incaricato per difenderlo da tutti gli attacchi politici interessati a farlo cadere.

A quanto sembra ognuno ha la sua ragione da spendere , più o meno bislacca. .Riguardo alla Raggi e M5S assumendo che sono una frana .Nel passato il PD , con Marino , un'altra frana ; e prima la Destra con Alemanno , una frana ancora peggiore .....In definitiva tutte amministrazioni capitoline che hanno prodotto, per anni e anni , scassi e macerie e montagne di debiti . Ora sono tutti bravi a parlare e a criticare .....la cosa più decente sarebbe il silenzio e l'esame di coscienza di tutti i politici e di coloro che li hanno votato , nel riconoscere finalmente quanta iporisia esce dalle bocche ed è contenuta nelle parole di procacciatori di voti , di inneggiatori di miti e idoli fasulli e ambigui , che hanno utilizzato il potere politico provocando danni irreparabili alla vita sociale dei cittadini , specie di quelli che sempre pagano le tasse o quanto meno sono onesti , anche se non hanno più soldi per pagarle. Alla frana prodotta dai politici , si aggiunge la frana prodotta dalla sprovvedutezza dei cittadini italiani , ormai ridotti ad una folla incomposta di persone , la maggioranza disorientate , per la rimanente parte , sempre maldestramente attratte da falsi promettitori . . Quanto meno c'è ancora qualcuno che dicendo e promettendo ONESTA' ci mette la faccia e la dignità personale , assumendone comunque la responsabilità e le conseguenze .

LA  CALMA  APPARENTE
A sentire e leggere tanti commenti , tante critiche rivolte alla situazione e agli avvenimenti che si stanno verificando al Comune di Roma , imputando la sindaca di incompetenza , di malafede , e tutti quelli che la sostengono , accusati di essere ipocriti , falsi e contraddittori , sorge spontanea la costatazione che sono in tanti , anche troppi , quelli che preferiscono valutare la realtà delle cose , solo guardandole in superficie . Se le acque appaiono agitate  , a causa dei venti che soffiano forti e sollevano alte le onde, essi si sentono disturbati nella navigazione della propria  pacifica , ma moralmente discutibile  esistenza  di vita .  A loro non importa se sono i venti dell’onestà  e della legalità  a soffiare e ad agitare le acque , questi  si rivelano comunque  un insopportabile fastidio . Meglio la piatta calma delle acque stagnanti , dove tutto deve procedere senza turbolenze , non importa se al di sotto  di esse regna il putridume , la corruzione , il malcostume , l’illegalità , anzi ciò viene ad essere  la condizione  migliore  per chi vuole pescare nel torbido , per trarne i maggiori  personali vantaggi.