“ LA VOCE DEL VERO ITALIANO “
Attenzione ,
Concittadini, italiani tutti, da nord a sud, è questo 2021 un anno cruciale, di uscita graduale dalla pandemia del covid19. E’ il momento di recuperare tutte le forze, tutte le energie per ritrovare il giusto percorso verso la ripresa della vita sociale, in tutti i suoi aspetti. Noi che sappiamo di essere tra i milioni di persone che aspirano ad un cambiamento dello stato sociale, che non sia ancora deturpato e brutalizzato da fenomeni mafiosi, e insieme a questi, da complicità e collusioni di politici corrotti , di apparati pubblici deviati , di cosche mafio-massoniche, dobbiamo tutti convincerci che per salvare il futuro dei nostri figli, nipoti, di questa nuova generazione italiana, è assolutamente necessario “ riorganizzarsi “ , riunire le nostre volontà sotto un unico e comune scopo.
Cioè, quello di sfondare, abbattere il muro dell’indifferenza, della resa , della sfiducia, della apatia, della sensazione di impotenza nei confronti di chi fa uso della prepotenza, dell’arroganza, della violenza, per soffocare , violare, reprimere, sottomettere, i valori e i principi che sono alla base, essenziali per la salvaguardia e difesa dei nostri diritti, civili e sociali, per la sana e pacifica convivenza di cittadini , delle famiglie, della produttiva e corretta vita sociale e nell’ambito delle istituzioni, della legalità, della giustizia ed equità sociale.
Per ottenere tutto ciò, è indispensabile utilizzare, ciascuno di noi e tutti insieme, l’enorme possibilità offerta dai moderni strumenti di comunicazione, per formare e dare una forte energia di diffusione attraverso internet, di quella che possiamo e vogliamo indicare : “ LA VOCE DEL VERO ITALIANO “ , di quello e di tutti quei cittadini che , in aderenza alle proprie ideologie, sentono di avere in comune questi obiettivi e valori :
Sano e corretto lavoro, rispetto della legalità, difesa e rispetto della dignità umana, civile e sociale, trasparenza e correttezza della politica e delle attività pubbliche istituzionali.
Quando in politica e nelle istituzioni pubbliche , l’arroganza della malafede e della disonestà, la presunzione dell’ignoranza, l’insolenza dell’ipocrisia, sono le uniche forze in gara tra loro per il potere, il Paese è inevitabilmente destinato ad una drammatica schiavitù e a rovinose ingiustizie.
Se anche tu vuoi far parte e diffondere questo comune messaggio , libero e assolutamente “apolitico e a-partitico “, per “ risvegliare “ le coscienze , sul modo civile di comportarsi, specie sulle libere scelte elettorali, che siano rivolte ad una politica capace di trasformare l’ Italia in un Paese nuovo, più libero, veramente e realmente democratico, più aperto alla cultura e alle bellezze naturali, finalmente più sano e accogliente per le speranze e il futuro dei nostri giovani,
allora condividi : “ LA VOCE DEL VERO ITALIANO “
, la tua eventuale condivisione o semplice “ mi piace” , non ti impegna in alcun modo , ma solo viene ad esprimere una tua libera approvazione verso un libero pensiero.
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PROPOSTE SUL MONDO DEL LAVORO e IL SALARIO PROVVISORIO .
Le imprese , piuttosto che pensare ai licenziamenti, dovrebbero impegnarsi per le “assunzioni”.
I sindacati , piuttosto che puntare solo ad azioni di protesta nei confronti del Governo e delle imprese, certamente fatte nella difesa dei diritti dei lavoratori, dovrebbero anche impegnarsi in progetti rivolti ad aiutare tutti quei cittadini rimasti senza lavoro, sia perché licenziati, sia ancora inoccupati, indirizzandoli verso percorsi professionali più vicini alle capacità e alle tendenze individuali dei soggetti interessati.
I partiti, invece che adoperarsi , spesso come pretesto, per mantenere posizioni politiche contrapposte , nell’interesse delle rispettive “caste” , gli uni rispetto agli altri, e quindi , inutili per la risoluzione dei problemi del mondo del lavoro, dovrebbero impegnarsi nel trovare soluzioni che sappiano conciliare gli interessi delle imprese con quelli dei lavoratori.
Il Governo, potrebbe trovare la soluzione più idonea a tali importanti e delicati problemi, attraverso l’istituto del “salario provvisorio”. Cioè, di una retribuzione , interamente a carico dello Stato, a favore di tutti coloro che vengono assunti “provvisoriamente” dalle imprese con il fine di inserirli poi definitivamente nell’ambito dell’impresa medesima dopo un congruo periodo di formazione professionale da attuare all’interno delle attività dell’impresa, da stabilirsi temporalmente in base alle condizioni di lavoro particolari. In tale contesto, il Governo dovrebbe offrire condizioni fiscali favorevoli nei confronti di quelle imprese che diano prova di apertura per le possibilità e occasioni di lavoro.
Il predetto “ salario provvisorio” , interamente a carico dello Stato, e a tempo determinato, verrebbe a sostituire il già previsto “reddito di cittadinanza” ,e pertanto ciò non viene a determinare oneri si spesa aggiuntivi per lo Stato, e verrebbe stabilito per tutti quei soggetti che sono disoccupati o inoccupati e nei confronti dei quali era già previsto un inserimento nel mondo del lavoro, attraverso i cosiddetti “ navigator “ e i “centri per l’impiego” , ma che , purtroppo, non hanno conseguito risultati positivi , per carenze organizzative e soprattutto, per la mancanza , l’assenza di un serio progetto concordato tra Governo e le parti sociali , sindacati ed imprese.
Il predetto
“ salario provvisorio” viene a costituire per il nostro Paese un vero e proprio
investimento produttivo ( P.I.L.) , generando
e utilizzando più risorse umane di lavoratori in ogni settore delle imprese nazionali e
quindi anche un sicuro ritorno e recupero per l’Erario dello Stato delle spese
investite.
Ben diverso , il suddetto “ salario provvisorio” , da quella e altra misura economica , però di carattere solo assistenziale , che invece dovrebbe continuare a mantenersi , come “ reddito base garantito ” , a carico interamente dello Stato, a favore di tutti coloro che non hanno alcun reddito e che non sono in condizioni fisico-psichiche idonee per un lavoro, a causa di gravi e accertate infermità o inabilità. Un istituto, peraltro, previsto anche in sede europea.
Paese sano e forte è quello che sa investire le proprie risorse principalmente su tre fattori :
il
lavoro, la cultura e la salute.
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