sabato 6 gennaio 2018

EDUCAZIONE E RISPETTO

                 

                      EDUCAZIONE   E  RISPETTO  ( Altri  tempi  ? )  

“ Educazione “  e  “  Rispetto “  .  Due  parole , due concetti , che sembrano  ormai  essere  appartenuti  ad  una  era  primordiale .  Entità  che  si sono dissolte  nel vuoto  ,  di cui  sono  soltanto  rimaste debolissime  tracce  nell’alveo  di  taluni  rari  comportamenti  umani .

Le  domande   che  molti  si  pongono , in questa  nostra  epoca  “ moderna “  e “progredita “ , frequentemente sono queste :

Educazione  ?    Rispetto  ?  In  che  senso ?  Atteggiamenti   puramente  e  esclusivamente  formali  nei  rapporti con gli altri ? 

 Non serve di certo  una  educazione  in tal senso  se dietro ad ogni segno di educazione  non vi è anche  e  soprattutto “ rispetto “  verso l’altrui persona , della sua dignità , dei suoi diritti ,  anche come  riconoscenza  del  bene  da essa ricevuto.  Altrimenti ,   educazione    e  rispetto  non sarebbero   altro che  manifestazioni   solo  ed  esclusivamente  di   deprecabile  “ ipocrisia “ ,  di  opportunismo  , di   falsità .

Per la verità   esiste  il  vero  e reale , autentico   “ Rispetto “  verso  gli  altri  , come  l’elemento  fondamentale  dei comportamenti  di relazione  umani  ,  che  gratifica  e  rende  nobile  la stessa   Educazione .

Ma al giorno d’oggi , in quale  misura  si  può  valutare  che  esista  il vero , reale  e autentico      “ rispetto “ nell’ambito  dei  rapporti  umani , sociali , familiari , professionali  ?

La risposta  non  è  affatto  incoraggiante .  Ciò  per il fatto che  nella nostra società , in molti di tali rapporti  è diventato  prevalente  fra  le  persone   un  senso  di  scarsa  fiducia , a volte di vera sfiducia  riguardo alla sincerità  dei sentimenti .
Si  viene a determinare  un  circuito  vizioso , malato ,  nel quale via via  è  sempre più difficile  dipanare  dubbi  e ombre, l’uno nei confronti  dell’altro . In  un’atmosfera  di tensioni  o  di  frigidità  , anche drammatiche.

Ciascuno si chiude nel proprio mondo , dei propri  interessi ,  magari  costruendo  nell’immaginario  talune realtà  di  natura  virtuale  ,  o  peggio , cadendo  rischiosamente  in trappole  strumentali , da  cui  è  assai difficile  uscire , appositamente  e  in  modo speculativo  da  altri  elaborate ,  che , carpendo la buona fede di soggetti malcapitati , fanno credere  agli stessi di  poter  riempire  i  vuoti  di  incomprensioni , liberare  le angosce  di  una  solitudine , attraverso  pratiche e tecniche particolari ,  che  generano  gravi  limitazioni alle capacità di autonomia della persona  e  vere e proprie dipendenze psico-patologiche .

Situazioni  che alla fine determinano  un  grave  isolamento dal mondo esterno e conseguentemente  una sensazione di  solitudine , che diventa  sempre più  insopportabile  e  che  purtroppo  riappare  , come un incubo ,  un ‘ ombra  che  rimane  inesorabilmente  legata ,  allo spirito e  alla fisicità  del  proprio  essere.

 A tutto ciò  può  esservi  un  rimedio .  Anche  attraverso  la  “ Educazione “ .  Ritornare  a  credere  alla  importanza  di  impostare  i  rapporti  fra  le  persone   attraverso  atteggiamenti , sempre prudenziali  e  auto-controllati , ma anche                   “  educati “ ,  attraverso  manifestazioni  di  rispetto  anche formale , oltre che sostanziale ,  di  apertura  verso  gli  interessi  altrui ,  di  attenzione  e  di riguardo  verso  certe  peculiarità  del  carattere altrui  o  di  situazioni  particolari  nelle quali si trovi   l’altra  persona . 

Infatti , nella  maggior parte  dei  casi , ogni  atto , ogni iniziativa  esercitata  in  tal  senso  viene a  determinare  impulsi  positivi  di  natura relazionale , che  aprono  la  strada  ad  una  più  facile possibilità  di  comprendersi ,  di  conoscersi  e  di  approfondire  i  rispettivi  temperamenti  e   personalità .  Ad  una  facilitazione  dei  rapporti  di  convivenza  , attraverso  quelle che  notoriamente  vengono  definite  le  “ buone  maniere “  , quelle  “ attenzioni “  ,  che predispongono  e  inducono  al sereno  dialogo  fra  esseri  umani , specie nell’ambito familiare , fra coniugi , fra genitori e figli ,  e  ai  modi  pacifici  e  trasparenti  di  confrontarsi  e di capirsi .



Per  contrastare           FENOMENI  DI  DISGREGAZIONE  SOCIALE 

Sono fin troppi coloro , fra giovani e adulti , che sempre più in Italia ritengono che la libertà in democrazia sia il diritto di ognuno di offendere chi rappresenta e svolge funzioni pubbliche nelle istituzioni dello Stato , nel momento in cui l'esercizio di tali funzioni sia rivolto a far rispettare norme e principi costituzionali . Norme che non sono gradite a chi , invece , intende far valere un proprio , esclusivo personale interesse palesemente opposto e contrario a quello di carattere generale  oppure  ad  un  dovere contemplato dalla legge  o di natura etica o morale .

Ciò accade quando nella vita sociale le Istituzioni dello Stato perdono autorevolezza e purtroppo anche credibilità , a causa di esempi contraddittori , di importanti carenze organizzative e di intervento nell'esercizio delle rispettive funzioni , che riguardano il mantenimento dell' ordine e della sicurezza ,  il far rispettare senza eccezioni , a tutti , con il giusto rigore e determinazione nei confronti di chi le viola , le regole di corretta e civile convivenza .