L’ EUROPA ,
OGGI
Gli Stati europei stanno
ritornando ai tempi del Medio Evo ?
Sembra
proprio , così ! Ogni Stato sta ritornando ad essere un limitato
territorio circoscritto da una propria “
muraglia “ , al cui centro vi è la roccaforte della locale corte
reggente e tutt’intorno la plebe , che fatica per campare e paga le
tasse.
Fuori ,
all’esterno di ogni “ muraglia “ di ogni Stato , vi è il mondo degli affari globalizzati , dei conflitti esercitati
dai veri ed effettivi “Potenti “, (
Società Multinazionali del petrolio , Gruppi e società finanziarie
internazionali ) , che tutto e tutti controllano , che su tutto e su tutti
esercitano il proprio reale ed effettivo dominio , disponendo delle risorse del
pianeta e dei mezzi e strumenti economici e finanziari necessari per
poter decidere sulle condizioni da stabilire , sugli interventi da effettuare,
all’occorrenza e a seconda dei loro interessi , di volta in volta ,
al mantenimento della vita sociale della comunità ivi esistente oppure a deciderne anche una definitiva sottomissione o estinzione .
Quel che è
peggio , questi “ Potenti “ , al fine di ottenere i più lucrosi
interessi e sfruttamenti
energetici , non curanti delle
nefaste conseguenze che potrebbero ricadere sulla sorte di miliardi di esseri
viventi , prendono decisioni e attuano interventi , agendo con strumenti
speculativi in materia economica e
finanziaria , nonché nel campo dell’ecosistema e della sicurezza , in danno
delle popolazioni degli Stati della Terra
, così gravi e drammatiche da mettere a rischio la stessa
sopravvivenza umana , animale e vegetale , nell’intero mondo .
In tale
quadro globale , indubbiamente drammatico , si sviluppano contestualmente
problematiche situazioni , anche conflittuali sia nei rapporti fra gli Stati , sia nello stesso ambito e
all’interno di ogni Stato , in cui vengono a prevalere politiche
sovraniste e la difesa degli
interessi individuali rispetto alla
condivisione degli interessi più generali. Con l’obiettivo di poter riprendere
ciascuno la propria autonomia nei
confronti del “ sistema finanziario
globalizzato “ , ma anche con il rischio
di una restaurazione di regimi autoritari
e il ricorso alla violenza per la risoluzione dei problemi internazionali
.
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