UNA RIFORMA
COSTITUZIONALE FATTA MALE
E CONDOTTA PEGGIO !
E' questa una Riforma fatta male e condotta peggio sino al
traguardo . Si possono fare mille analisi e ragionamenti sul merito della
Riforma , ritenendo alcune parti positive e altre parti negative . Questo è
lecito ed appartiene alla dialettica democratica parlamentare , ma alla fine ,
al momento della decisione , per tutti e tutto , in tutte le parti , deve e
dovrebbe essere chiaro e condiviso . E' per tale motivo che il discorso più
serio e nello stesso tempo più semplice del mondo in merito a questa Riforma
costituzionale , consiste nel fatto che , così come la Costituzione italiana è
stata approvata ( 1948 ) d'intesa con tutte le forze politiche in Parlamento (
maggioranza e opposizione ) , in rappresentanza di TUTTO il popolo italiano , e
così suffragata dal popolo medesimo , allo stesso modo ( cioè d'intesa fra
maggioranza e opposizione ) dovrebbe essere approvata una Riforma
costituzionale così importante e allo stesso modo , cioè col pieno accordo fra
tutte le forze politiche , dovrebbe essere alla fine sottoposta a Referendum
popolare . Ma le cose non stanno per niente in questo modo !
Infatti , è
paradossale , oltre che drammatico , registrare alla vigilia del voto
referendario , che a porre il SI vi è solo una maggioranza governativa , a
porre il NO vi sono tutte le altre forze politiche d'opposizione , e inoltre
che in base ai sondaggi , un terzo circa degli italiani che vogliono votare
voterebbe SI , un altro terzo circa voterebbe NO e un altro terzo non andrebbe
a votare .
Questa sarebbe una vera Riforma costituzionale condivisa dal
Popolo italiano ? Non è forse vero che allo stato delle cose l' Italia è
praticamente spaccata in due parti e forse anche in tre parti ? Allora , che
razza di nuova Costituzione dovrà essere se essa sarà riconosciuta come Legge
fondamentale dello Stato e di Unità Nazionale soltanto da un terzo dei
cittadini ? O per meglio dire , imposta ( democraticamente ? ) agli altri due
terzi ?
Si sostiene
da una parte che vincendo i SI e con la
vigente legge Italicum , la democrazia risulterà fortemente e negativamente
condizionata . Si sostiene dall’altra parte che vincendo i NO il Paese , nel timore di prospettive di
instabilità politica, verrebbe a trovarsi troppo esposto a speculazioni
finanziarie internazionali.
Ma
certamente tutto ciò che appare in negativo e drammatico , volendo , potrà essere scongiurato attraverso oculati provvedimenti e comportamenti politici . Se vincerà il SI , potrebbe
essere riformata la legge elettorale
Italicum , per evitare il ballottaggio e potrà essere riveduto e corretto il
criterio del premio di maggioranza . Se vincerà il NO , potrebbero crearsi condizioni per un reale cambiamento del quadro politico , che se si verificherà , avverrà
sicuramente non prima del 2018 ,
cioè in occasione delle elezioni di fine legislatura .
Comunque ,
ormai il dado è tratto e quel che sarà ,
sarà ( chiaramente e naturalmente
all’italiana ) !
Cinque motivi che sono sufficienti per votare NO al
Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 !
Una
Riforma della Costituzione che non è condivisa , quanto meno , da quelle che sono le forze
politiche più rappresentative di maggioranza e di opposizione e divide in due il popolo italiano, non deve essere approvata !
Una Riforma che è accompagnata da una legge elettorale ( Italicum ) dichiarata incostituzionale , non deve essere approvata !
Una Riforma che riduce garanzie democratiche , sminuendo i poteri del Parlamento per dare maggiori poteri al Governo e ai partiti , non deve essere approvata !
Una Riforma che al posto del bicameralismo paritario prevede un bicameralismo complesso e confusionario , non deve essere approvata !
Una Riforma che promana da un Governo nominato e da un Parlamento , entrambi illegittimi in quanto non eletti dal popolo , non deve essere approvata !
Tutti questi motivi sono sufficienti per votare NO al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 !
A TUTTI
COLORO CHE SOSTENGONO
IL “ SI “
www.lamiavoce37.blogspot.com
Da parte di
coloro che sostengono il “ SI “ :
Si vuole
affermare che in fondo non ha molta importanza se vi è una profonda , evidente
divisione fra chi sostiene il SI e chi sostiene il NO ( cioè fra partiti di maggioranza e di
opposizione , nonché nell’ambito dei cittadini elettori ) sulla attuale Riforma
della Costituzione , anche se è indubbio che essa ( la Carta Costituzionale ) rappresenta
la Legge fondamentale del nostro Stato democratico, repubblicano , parlamentare
e che sancisce la importanza fondamentale del rispetto della Sovranità del Popolo ?
Si vuole affermare che la legge elettorale
Italicum non c'entra per nulla riguardo alla Riforma costituzionale , anche se
è evidente il fatto che , anche una
qualsiasi altra legge simile all’Italicum , diverrebbe inevitabilmente
determinante ai fini del funzionamento sia
legislativo sia politico- istituzionale , nel senso che verrebbero
ridimensionati i diritti e le libertà democratiche una volta che saranno le
segreterie dei partiti a determinare le scelte elettorali ?
Si vuol
affermare che con la Riforma è cosa
positiva aver dato maggior potere al Governo, anche se si avrà una maggiore influenza dello stesso sui parlamentari deputati della Camera ,
facenti parte di una maggioranza
appositamente costruita da una favorevole legge elettorale e
quindi determinante sull’approvazione di tutte quelle leggi favorevoli ai
progetti governativi ?
Se da
parte dei sostenitori del SI , le
risposte ai suddetti quesiti sono tutte
affermative , è del tutto evidente che le loro intenzioni politiche e
popolari sono volte a realizzare una Riforma radicale dell’intero assetto
democratico costituzionale italiano , attraverso norme di accentramento di
poteri in un sistema politico-partitico , sempre meno pluralista e sempre più auto-referenziante.
Si può
ancora sostenere che chi è per il NO non
ha capito niente sulla Riforma e sui vantaggi che la stessa procurerà al popolo
italiano ?
Se
questo pensano i tanto bravi , esperti , sostenitori del SI , in caso di vittoria dei SI si vedranno ben presto i risultati
vantaggiosi ( ? ) o negativi che si
avranno in favore o in danno dei diritti dei ceti meno abbienti , dei lavoratori,
dei pensionati , del futuro dei giovani , dei servizi pubblici e dello stato
sociale e del rispetto della sovranità
del popolo in materia elettorale.
In verità la
vera riforma sarebbe quella di una rivoluzione nel mondo della politica , nel
sistema dei partiti divenuto affaristico, nella collusione con ambienti ed
interessi speculativi e a volte illegali .Tutti fattori che si sono
dimostrati contrari ad ogni tentativo di
applicare nella sostanza le norme ed i principi della Costituzione e che hanno determinato un cattivo funzionamento della “democrazia “ , soltanto per colpa di
comportamenti deprecabili della classe politica e certamente non a causa
dell’assetto e dell’ordinamento costituzionale.
Il tanto
criticato “ ping – pong “ fra Camera e Senato ( peraltro sancito a garanzia
democratica ) e che ha determinato
lungaggini nella approvazione di alcune leggi , è stato causato spesso da
contrasti fra fazioni politiche e per interessi non sempre trasparenti ,
pretestuosi , sempre dovuti ad una classe politica assai discutibile e lontana
dagli interessi e bisogni della popolazione.
Se tale classe
politica continuerà ad esservi , allora questa Riforma costituzionale
verrà a costituire un “ rimedio “ peggiore del
male, peggiorando piuttosto che
migliorando le condizioni per una
democrazia vera ed efficiente.
Se i
politici avessero voluto veramente rendere più celere ed efficiente l’iter sull’approvazione
delle leggi , sarebbe stato sufficiente apportare riforme sui regolamenti
parlamentari di Camera e Senato , imponendo limiti agli atti ed emendamenti
proposti in modo pretestuoso e fazioso .
Se avessero
voluto ridurre in misura cospicua le spese parlamentari , sarebbe stato
sufficiente ridurre in modo sensibile il numero sia dei deputati ( Camera ) ,
sia dei senatori ( Senato ) ,lasciando inalterato il bicameralismo paritario.
Comunque , pur ritenendo essi opportuno eliminare il bicameralismo paritario, attribuendo funzioni diverse al Senato ,
sarebbe stato ancora più opportuno far
sì che i senatori fossero eletti direttamente dal popolo e
altresì , per evitare i cosiddetti “ trasformismi facili “
dei “ camaleonti professionali “ , sarebbe stato assai utile rendere obbligatorio
il vincolo di mandato, sia per i deputati che per i senatori.
Se avessero
voluto ridare alle attività parlamentari maggiore trasparenza e garanzia ,
avrebbero dovuto stabilire regole drastiche sulle posizioni dei parlamentari
riguardo alle condanne penali da essi subite , sollevandoli irrevocabilmente dalle
cariche rivestite.
Ma tutto
ciò non è stato previsto , volutamente ,
nella Riforma , perché il “ progetto politico “
va sempre in direzione di una
minore trasparenza e sempre verso un maggior distacco fra politica
e popolazione, aggravato da leggi elettorali che vedono i cittadini sempre meno
protagonisti , succubi di un sistema “
chiuso “ , preordinato.
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