LA VOCE
DELLA SPERANZA E DEL CORAGGIO
Soltanto loro , i giovani , i giovanissimi , potranno cambiare il mondo
per realizzare la pace , per la solidarietà, per la giustizia sociale , perchè
i loro appelli vengono dal cuore .
Se lo vorranno e sapranno fare ,
la loro voce sarà più forte degli egoismi e della ipocrisia di quanti oggi
governano il potere .
Ormai , le nuove generazioni hanno in mano lo straordinario e
potentissimo strumento di comunicazione e diffusione della loro voce , che è
internet e con questo mezzo possono fare giungere il loro messaggio di pace in
ogni parte della terra .
Soltanto loro , i giovani , possono cambiare il corso della storia ,
perché con loro potranno sorgere nuove mentalità di pacifica convivenza umana ,
che prevarranno e vinceranno sulla sordità e sull'indifferenza , sugli sporchi
interessi dei potenti .
Noi , adulti , quelli che ancora
siamo rimasti e abbiamo sentimenti di vera umanità , abbiamo il dovere e la
responsabilità di proteggere i giovani e di sostenerli per realizzare il loro
sogno .
Quanto meno , CONDIVIDIAMO ,
diffondiamo questo loro messaggio !
https://www.facebook.com/flussiconnessi/videos/329189604356548/UzpfSTEwMDAwNTA1NzUwMDQxNzoxMTAwNDk0ODc2Nzk1NzUy/
La voce dei giovani
Siamo quei ragazzi che sono nati nell’era digitale, che non
hanno visto , non hanno vissuto la prima , la seconda guerra mondiale , non
hanno vissuto la guerra fredda , non hanno visto la caduta del muro di Berlino
. Eppure , siamo qua . Se apriamo la
finestra di casa nostra , ci sono ragazzi come noi , bambini , che ad Aleppo muoiono , con la sola colpa di essere nati in
quella terra così tanto insanguinata.
Questo ci conferma , ancora una volta , la lezione di Auschwitz : “ Se c’è un problema di un essere umano che
è diverso , che è lontano da noi , quel problema , se noi non ce ne occupiamo ,
prima o poi riguarderà anche noi stessi ! “
Ed è per questo che le nostre lacrime sono sì lacrime di
memoria , lacrime di un dolore che qua è stato versato , di una umanità
calpestata , ma sono soprattutto lacrime di rabbia , lacrime di rabbia verso un
presente che è diverso rispetto a quella che era la lezione che qui ad Auschwitz i Paesi dovevano imparare. Lacrime di una
rabbia che però è una rabbia costruttiva , è una rabbia che non ci fa
arrendere. E’ una rabbia che ci stimola sempre di più ad impegnarci. Una rabbia che viene nei confronti di coloro
che ancora oggi dicono : “ First
americans “ - “ Avant les francais “ - “ Prima gli italiani “ . Noi diciamo : “
Prima gli esseri umani “ . Qua dietro abbiamo una bandiera , che è la bandiera
dell’Italia ; ci conferma ancora di più quanto noi siamo legati al nostro
Paese. Forse manca una che è la bandiera
dell’Europa , la bandiera di un sogno comune , che qui è nato , anzi , è nato –
pensate – nel 1941 in una piccola isola del Lazio ; si chiamava Ventotene
. Là , degli internati oppositori
politici antifascisti scrissero un documento .
Lo chiusero con questa frase : “ La via da percorrere non è facile , né sicura
, ma deve essere percorsa e lo sarà ! “ Quindi a noi la scelta di fare di quei sassi , che noi incontreremo
sulla nostra strada , dei muri o dei ponti .
Ed è per questo che noi oggi siamo qui , non per fare una memoria
sterile di date , ma per prenderci un impegno , per fare una memoria proattiva,
per dire che noi vogliamo dire : “ Basta ! “
“ Basta a questa Europa di muri , a questa Europa di fili spinati ! “ Chi entrò in questo campo non ebbe la
possibilità di uscire ; noi ieri abbiamo percorso , quando siamo usciti dal
campo di Birkenau , la strada che gli altri , i deportati , percorrevano all’incontrario
, andando ai crematori . Questa è una
grande opportunità che non possiamo permetterci di buttare via ; dobbiamo prendercela ed essere militanti della memoria ! Militanti della memoria , ogni giorno , all’interno
delle nostre scuole , tra i banchi , all’interno della nostra squadra di calcio
, della nostra squadra di pallavolo .
Dobbiamo contagiare questa grande generazione e non arrendersi ! Non arrendersi ad una realtà evidente , ma
ad una realtà che ci fa capire che se noi sogniamo un’Europa di Pace , che è
quell’Europa che viene gridata ancora oggi , più che mai , da queste pietre di
Auschwitz , se noi possiamo sognarlo, lo possiamo fare solo e soltanto se tutti
noi ci crediamo , uno ad uno , nessuno escluso ! Noi siamo i nuovi testimoni ! Dobbiamo andare a raccontare , a trasmettere
, non date , numeri , ma a trasmettere valori !
Noi siamo per un’Europa di Pace !
Questo è il grido che viene dai giovani della Toscana . Vogliamo un’Europa , un’Europa dove i
principi fondamentali siano i valori dell’accoglienza , della solidarietà e i valori che fanno sì che un essere umano
non sia diverso da nessun altro !
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