IPOCRISIE “ DROGATE “
Tonnellate e tonnellate di droga ( oppio , cocaina ,
eroina , hashish , marijuana , L.S.D. , etc.. ) , che si riversano come
valanghe inondando piazze , strade ,
vicoli , casolari , abitazioni , qualunque luogo , anche insospettabile , in
cui il “vizio “ si può consumare indisturbatamente o quanto meno il più lontano possibile dagli
occhi della “legge “ . Le grosse organizzazioni criminali
arricchiscono abbondantemente i loro forzieri , le casseforti di montagne di
denaro , che si autoalimentano attraverso investimenti assai proficui , in
attività molto lucrose di spaccio , in altrettanti affari illeciti , nel traffico di armi ,
etc.., ma anche e soprattutto “riciclando “ somme ingenti di denaro in investimenti di natura finanziaria e commerciale
“regolare “ , di tipo immobiliare
e nel terziario . che allargano la sfera di quanti ne traggono cospicui
profitti e che sovente essi stessi si presentano “ipocritamente “ e falsamente come
sostenitori nella lotta anti-droga .
Soldi che producono soldi , in un mercato sempre più vasto
di interessi speculativi oltre che criminali , anche ad alti livelli
nell’ambito sociale , commerciale , industriale , ma che , purtroppo , a loro volta innescano meccanismi virali , che
si diffondono paurosamente e si insinuano pericolosamente , infettando anche le parti più delicate e
fragili della società , i giovani e giovanissimi . Un vero e proprio “dramma
sociale catastrofico “ , con conseguenze anche tragiche di violenze
, di ferimenti , di morti per omicidi e per abusi di sostanze stupefacenti , spesso
impure ,” tagliate “ oppure consumate insieme a bevande alcoliche .
Dolori , sofferenze , lutti che affliggono , ormai , centinaia e centinaia di
famiglie , colpite da disgrazie sui propri figli e familiari , rimasti vittime
della droga , ma anche di chi ha sacrificato la propria vita , da magistrato
, da appartenente alle forze dell’ordine , al servizio dello Stato per
combattere contro la diffusione di queste attività criminali.
In un tale triste scenario , rappresentato da una reale e
gravissima “degenerazione sociale “ , di uso e abuso di sostanze
stupefacenti , che cagionano tossico
dipendenze psico-fisiche molto gravi ,
emergono proposte di “legalizzazione “ delle droghe , nel
tentativo di ostacolare il fenomeno dei traffici e smercio delle grosse
organizzazioni criminali , nonché dello
spaccio di medio e piccolo taglio. Per la verità , ciò , pur incidendo sullo smercio e sui profitti della
criminalità , non potrà mai costituire un intervento effettivamente utile e
finalizzato al recupero verso comportamenti di “normalità “ e di “liberazione
“ dalla servitù delle droghe , se non attraverso un “risveglio “ ,
un riprendere coscienza e senso di responsabilità da parte di tutti ,
nessuno escluso , in merito a questo “gravissimo cancro sociale “ , chiaramente
a partire dai vertici delle istituzioni politiche e amministrative pubbliche e per giungere ai livelli della vita sociale
comune , che si svolge nelle famiglie , nelle scuole , negli uffici , nei
servizi pubblici .
In definitiva , sorge la urgente , improcrastinabile necessità
di porvi un rimedio efficace , che non sarebbe offerto in modo soddisfacente
soltanto da un “ inasprimento delle pene “ nei confronti dei
procacciatori o anche dei consumatori , bensì da una
vera e propria campagna di diffusione pubblica , di frequenti
avvertimenti attraverso i mass-media , con interventi autorevoli da parte
del Capo dello Stato , rivolti a perseguire progetti di “ rieducazione sociale
“ , per una“ rinascita “ , una ripresa di valori umani ,
socio-etico-morali fondamentali ,
necessari , indispensabili per la regolare convivenza civile e per la sana crescita e sviluppo di ogni
personalità umana individuale , nel
rispetto della dignità e salute della propria persona e di quella altrui ,
nella fede e speranza di condurre la propria vita e di vivere quella insieme ad altri in contesti sociali non
inquinati , non violentati da sopraffazioni mafiose , criminali ,
bensì ripuliti da “ infestazioni patologiche
dalla droga “ che danneggiano irrimediabilmente , se non fermate in tempo
, le condizioni psico-fisiche di una persona , mortificano , umiliano , riducono ai livelli
più infimi e di degradazione la natura di quell'essere umano che ne rimane schiavo.
Nessun commento:
Posta un commento