IL GOVERNO
DEL POPOLO ( M5S/LEGA ) E
L’UNIONE EUROPEA
Viene
definito il “ Governo del Popolo “ ,
per i seguenti motivi .
Luigi Di
Maio ( M5S ) e Matteo Salvini ( Lega ), due giovani personaggi politici ,
entrambi molto determinati e dalle idee chiare , i quali
hanno sottoscritto un “ contratto “ di governo, fra il Mov. 5 Stelle e la Lega , e che
hanno rappresentato politicamente e socialmente due parti di popolazione , che
vivono due diverse situazioni e condizioni socio-economiche . Le regioni del
Sud e quelle del Nord Italia,
conviventi in un Paese regolato
dalle stesse leggi e dalla stessa Costituzione , che ne contraddistingue
indubbiamente “ l’unità nazionale “
.
Nella capacità politica di equilibrio e di compensazione fra le
esigenze delle due anime , sta la possibilità di sopravvivenza del governo, sempre che riesca a salvarsi
dagli attacchi della politica europea e da quelli della speculazione
finanziaria delle agenzie di rating.
Il “ Governo del Popolo “ ,
rappresenta insieme , con il M5S e la Lega , due “anime “ della popolazione italiana .
Una , che esprime l’esigenza della
difesa dei diritti di giustizia e di dignità sociale ; l’altra , che esprime l’esigenza
della difesa dei diritti di sicurezza e di ordine sociale.
INFATTI ,
IMPERVERSANO GLI ATTACCHI
DEI POTENTI GRUPPI
FINANZIARI E DI BUROCRATI
EUROPEI PER CREARE
SITUAZIONI FINANZIARIE DI
DEFAULT . ATTRAVERSO LO SPREAD ,
NEI CONFRONTI DELLE BANCHE ITALIANE , DEPREZZANDO I TITOLI DI STATO ,
E COSTRINGENDO IL GOVERNO DEL
POPOLO ALLE DIMISSIONI
, PER DAR
POSTO NUOVAMENTE AD
UN GOVERNO DI
NOMINATI DAI POTENTI SPECULATORI .
Il M5S ha rappresentato la popolazione del centro-sud
in una situazione di forte disagio socio-economico , a causa di gravi
condizioni di mancanza di lavoro , elevata disoccupazione specie giovanile , degrado
ambientale , deficienze strutturali , povertà .
La Lega
ha rappresentato la popolazione del nord , non in difficoltà economiche
, ma in una situazione di disagio a causa di fenomeni sociali di insicurezza e
di turbamento nella vita dei contesti urbani del nord-Italia , in cui una certa
già acquisita regolarità e funzionalità delle attività economiche e lavorative
, veniva ad essere turbata dalla
immissione di numerosi gruppi di persone provenienti da paesi e regioni straniere ( specialmente africani ) , giunti in uno stato di elevato grado di difficoltà umana
, di povertà , disorientamento , e anche di precarietà di salute.
Tutti fattori che
hanno generato il bisogno della popolazione civile di richiedere alla parte politica della Lega interventi di maggior ordine e controllo del
fenomeno della immigrazione , oltre che di maggior tutela della sicurezza nelle città , nonché in ordine
alle stesse attività economiche ,
troppo oberate da imposte e tasse.
Pertanto ,
istanze popolari diverse , che comunque hanno visto una possibilità di
convivenza e di strada comune nel connubio di due forze politiche , le
quali seppur caratterizzate da principi ed esigenze
basilari differenti ( richiesta di forme
di assistenza e di lavoro , da una parte , e richiesta di ordine e
sicurezza socio-economica , dall’altra
parte ) , hanno trovato una univocità programmatica attraverso la attuazione di un “contratto “ di governo , che avrebbe
richiesto il comune intento , e pertanto
non incompatibili impegni
, di trovare le adeguate risorse economico-finanziarie , utili per
poter affrontare e risolvere al meglio
possibile le problematiche , sia del Sud
che del Nord Italia.
Soprattutto
attraverso una manovra economica
che avrebbe richiesto risorse finanziarie importanti attraverso un
ricorso al debito ( 2,4 % ) , ma rivolte essenzialmente a incentivare una crescita e uno sviluppo delle condizioni sia sociali che di lavoro e di
produzione.
Una manovra
che , però , si sarebbe “scontrata “ con
posizioni assolutamente contrarie , che venivano assunte
dal contesto delle autorità
europee , in materia di bilanci economici e finanziari , impostati al rigore e alla austerità delle politiche sui conti e sui programmi dei governi , ma ,
come è stato dimostrato nei fatti , con scarse possibilità di ottenere reali ed
efficaci risultati in materia di crescita e sviluppo socio-economico
nell’ambito dei paesi europei e ciò in rapporto
al resto del mondo. Nazioni in cui , come l’America e la Cina e altre , si
manifestano politiche economiche
espansionistiche della
produzione interna e non legate a criteri rigidamente contabili.
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