martedì 13 novembre 2018

Proposte di riforma

PROPOSTE DI  RIFORMA  SULLA  MANOVRA  ECONOMICA  DEL GOVERNO (  M5S – Lega )
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  Intelligente non è chi non cambia mai idea ,
 ma chi cambia idea se ritiene questa ultima più giusta. “

Per rimediare ad una definitiva procedura d'infrazione europea , ed evitare ripercussioni negative da parte dei mercati finanziari , la manovra del Governo dovrebbe essere parzialmente modificata su alcuni punti . Il reddito di cittadinanza e pensioni minime dovrebbero essere ridotte ( minimo pro capite ) a 650 euro e dovrebbero essere aumentate le agevolazioni e ridotto fortemente il cuneo fiscale per le p.m. imprese che assumono giovani e meno giovani e con incentivi alla formazione professionale. Dovrebbero essere previsti maggiori stanziamenti economici e finanziari per investimenti strutturali  in opere pubbliche e per lavori di manutenzione ambientale . I redditi molto alti dovrebbero subire un aumento della aliquota fiscale e a favore della riduzione di aliquote per i redditi medio bassi. Potenziamento degli apparati fiscali ,con controlli telematici incrociati sui movimenti dei capitali nella lotta contro i grandi evasori fiscali .

               

Costi e benefici . 



In commercio è fondamentale il rapporto economico fra costi e benefici .  Un aumento dei costi ( imposte e tasse ) ,  associato  ad un fenomeno di recessione ( diminuzione della domanda ) , determina uno squilibrio insostenibile  per qualsiasi attività di impresa commerciale .


Se poi , si associa anche un fenomeno abituale ed esteso di concentrazione della domanda verso e in favore di talune e poche realtà commerciali ad alta produzione e forte competitività ( per prezzi più convenienti e maggiori facilitazioni logistiche negli acquisti ) , allora si determina inevitabilmente  una caduta verticale di tutte quelle altre attività di piccole e medie imprese costrette alla chiusura .

Conseguentemente , andrebbe  ricondotta in modo più efficiente ed efficace  una politica economica  e fiscale , che alleggerisse sensibilmente  il peso  delle imposte e tasse sulle attività produttive di lavoro e reddito , specie di piccole e medie imprese , che costituiscono il nerbo della economia nazionale traendo , le risorse necessarie , attraverso misure fiscali  dal settore dei grossi capitali , dalle grosse rendite finanziarie , dalle attività lucrative dei giochi d’azzardo , nonché somme ricavate dagli sprechi sulle spese pubbliche ,  dalla lotta alle attività criminali . etc..

Infatti , solo in questo modo potrebbe essere incrementato  il settore produttivo , con misure agevolative , significative ed importanti ,  e  si possono ottenere risultati più che soddisfacenti , non solo riguardo al settore commerciale , restituendo significative potenzialità competitive alle piccole e medie imprese , facendo acquistare valore , anche verso l'estero , alla qualità dei prodotti territoriali ,  bensì riguardo ad una apertura sicura di tale settore  nei confronti della occupazione al lavoro . 




 In definitiva , per ottenere un miglioramento dello stato sociale , del prodotto interno lordo , di nuovi investimenti  interni ed esteri  e di nuove entrate per le casse dello Stato , con diminuzione del peso del debito pubblico. considerando in modo realistico le attuali difficoltà della situazione economico-finanziaria del nostro Paese , sarebbe assai opportuno apportare talune modifiche alla manovra .......e non al fine di fare un favore alla U E , ma allo scopo di puntare maggiormente e come primo intervento le risorse disponibili su settori tipicamente produttivi che possano offrire , nel breve e medio termine , risultati oggettivi di reale e concreta ripresa economica ....anche se dovrà essere necessario corrispondere , come inizio , un reddito di cittadinanza per un importo pro capite inferiore alle 780 euro e anche rivedere le modalità di pensionamento , per contenere in misura inferiore gli oneri  di spesa derivanti dalla riforma  della “Fornero “.

                                      

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