PROPOSTE DI RIFORMA SULLA MANOVRA
ECONOMICA DEL GOVERNO (
M5S – Lega )
lamiavoce37.blogspot.com
“
Intelligente non è chi non cambia mai idea ,
ma chi cambia idea se ritiene questa ultima più
giusta. “
Per rimediare ad una definitiva procedura d'infrazione europea , ed evitare ripercussioni negative da parte dei mercati finanziari , la manovra del Governo dovrebbe essere parzialmente modificata su alcuni punti . Il reddito di cittadinanza e pensioni minime dovrebbero essere ridotte ( minimo pro capite ) a 650 euro e dovrebbero essere aumentate le agevolazioni e ridotto fortemente il cuneo fiscale per le p.m. imprese che assumono giovani e meno giovani e con incentivi alla formazione professionale. Dovrebbero essere previsti maggiori stanziamenti economici e finanziari per investimenti strutturali in opere pubbliche e per lavori di manutenzione ambientale . I redditi molto alti dovrebbero subire un aumento della aliquota fiscale e a favore della riduzione di aliquote per i redditi medio bassi. Potenziamento degli apparati fiscali ,con controlli telematici incrociati sui movimenti dei capitali nella lotta contro i grandi evasori fiscali .
Costi e benefici .
In commercio
è fondamentale il rapporto economico fra costi
e benefici . Un aumento dei costi ( imposte e tasse ) , associato
ad un fenomeno di recessione (
diminuzione della domanda ) , determina uno squilibrio insostenibile per qualsiasi attività di impresa commerciale
.
Se poi , si
associa anche un fenomeno abituale ed esteso di concentrazione della domanda verso e in favore di talune e poche
realtà commerciali ad alta produzione e
forte competitività ( per prezzi più convenienti e maggiori facilitazioni
logistiche negli acquisti ) , allora si determina inevitabilmente una
caduta verticale di tutte quelle altre attività di piccole e medie imprese costrette alla chiusura .
Conseguentemente
, andrebbe ricondotta in modo più efficiente
ed efficace una politica economica e fiscale
, che alleggerisse sensibilmente il peso
delle imposte e tasse sulle
attività produttive di lavoro e reddito , specie di piccole e medie imprese
, che
costituiscono il nerbo della economia nazionale traendo , le risorse necessarie , attraverso misure fiscali dal settore dei grossi capitali , dalle
grosse rendite finanziarie , dalle attività lucrative dei giochi d’azzardo ,
nonché somme ricavate dagli sprechi sulle spese pubbliche , dalla lotta alle attività criminali . etc..
Infatti , solo in questo modo potrebbe essere
incrementato il settore produttivo ,
con misure agevolative , significative ed importanti , e si
possono ottenere risultati più che soddisfacenti , non solo riguardo al
settore
commerciale , restituendo significative potenzialità competitive alle
piccole e medie imprese , facendo acquistare valore , anche verso
l'estero , alla qualità dei prodotti territoriali , bensì riguardo ad
una apertura
sicura di tale settore nei confronti della occupazione al lavoro
.
In definitiva , per ottenere un miglioramento
dello stato sociale , del prodotto interno lordo , di nuovi investimenti
interni ed esteri e di nuove entrate per le casse dello Stato , con
diminuzione del peso del debito pubblico. considerando in modo
realistico le attuali difficoltà della situazione economico-finanziaria del
nostro Paese , sarebbe assai opportuno apportare talune modifiche alla manovra
.......e non al fine di fare un favore alla U E , ma allo scopo di puntare
maggiormente e come primo intervento le risorse disponibili su settori
tipicamente produttivi che possano offrire , nel breve e medio termine ,
risultati oggettivi di reale e concreta ripresa economica ....anche se dovrà
essere necessario corrispondere , come inizio , un reddito di cittadinanza per
un importo pro capite inferiore alle 780 euro e anche rivedere le modalità di pensionamento
, per contenere in misura inferiore gli oneri di spesa derivanti dalla riforma della “Fornero “.
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