Lo Stato e la droga .
Lo Stato ha il dovere di tutelare la
salute dei cittadini ( art.32 della Costituzione ).
Pertanto , dato che le
droghe "colla,coca ,eroina , etc.., costituiscono un grave pericolo per la
salute dei cittadini , specialmente riguardo ai giovani e giovanissimi , nonchè
un pericolo per la stessa sicurezza e ordine sociale ( violenze , morti , criminalità ), è doveroso e
indispensabile che a norma di legge siano puniti molto severamente tutti coloro
che le spacciano e che i controlli istituzionali
siano estremamente efficienti ed efficaci .
Un Paese che si autodefinisce
"civile " , ha il dovere di assumersi tutte le responsabilità del
caso, non deve e non può consentire che specie le nuove generazioni rimangano
vittime di un mostro tentacolare come la droga , che riduce l'essere umano ad
una larva , privata di ogni dignità, e di intervenire duramente ,
drasticamente, contro le organizzazioni criminali , che ne traggono guadagni
stratosferici .
Qualsiasi cedimento o allentamento della presa da parte dello
Stato nei confronti di questo drammatico fenomeno , viene esso stesso a
costituire una sorta di debolezza imperdonabile e ingiustificabile , al limite
della complicità , laddove si intreccino speculazioni , corruzione , interessi
economici , coinvolgenti anche organi istituzionali e politici.
Il fenomeno della diffusione e consumo delle
droghe è divenuto talmente
drammatico e anche tragico che esige da parte delle istituzioni politiche e
pubbliche dello Stato interventi urgenti
e di grande responsabilità e incisività , volti a debellare questo
terribile cancro sociale .
Vista la gravissima ed estesissima portata di spaccio e di consumo di droghe ,
ad ogni livello sociale e professionale ,
e coinvolgenti migliaia e
migliaia , una quantità impressionante
di donne, uomini , giovani e giovanissimi , gruppi criminali , nazionali
ed esteri , che ne traggono guadagni stratosferici , implicanti interessi
economici ad altissimi livelli e anche
complicità istituzionali , si
rileva quanto mai difficile poter
ottenere risultati soddisfacenti
solo attraverso lo scontro fisico
degli operatori della legge dello Stato contro
le cosche criminali , o con l’inasprimento delle pene di natura
detentiva nei confronti degli
spacciatori oppure anche degli stessi consumatori che spacciano .
Il problema va affrontato anche e soprattutto
sul piano di una “ rieducazione “ nell’ambito della società , attraverso una persistente ed efficace “campagna
educativa “ , utilizzando ogni mezzo di diffusione e comunicazione dei mass-media e di organismi istituzionali ,
richiamando le coscienze in generale , ma in particolare di chi purtroppo ha già intrapreso un
percorso di vita deviato oppure è
tentato di intraprenderlo . Un appello e
richiamo ai principi e ai valori morali
, umani e di civiltà , che si identificano
con la “
dignità “ della persona umana , nel suo aspetto e stato fisico , nell’equilibrio della sua condizione mentale , psicologica ,
fisiologica , nei suoi sani rapporti
interpersonali con il prossimo , con la famiglia , nel futuro della
propria esistenza .
Tutti fattori che molto spesso e
purtroppo vengono
irrimediabilmente perduti da chi rimane “vittima
“ , dipendente dal consumo di
sostanze stupefacenti , specie quelle definite “pesanti “ , giungendo a
situazioni di grave degrado personale e persino con effetti letali .
E per un caloroso
appello a tutti i cittadini italiani :
E' estremamente
importante e anche fondamentale che da parte di tutti i cittadini , individui e
famiglie , si manifesti concretamente e con ogni mezzo una massiccia , forte e
perdurante partecipazione popolare , rivolta ad una condanna senza riserve
contro questo fenomeno deprecabile e di allarme verso gli organi politici di
governo e parlamentari , al fine di costringere all'impotenza questo orrendo e
purtroppo spesso letale virus sulla nostra società.
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