UN RINNOVO PER UN
MONDO MIGLIORE
Per una vita
migliore
Primo maggio
2019/2020 E' trascorso un anno , ma oggi è un giorno diverso, dal chiuso della
nostra casa volgiamo lo sguardo fuori, dove il silenzio fa da padrone , ha reso
muta l'aria di festa , i bambini non possono giocare e correre sui campi, ora
sono costretti a rimanere fermi , impegnati con il computer , lo smartphone o
la tv, però , anche se indubbiamente c'è
della malinconia nell'animo , non facciamoci assalire dallo sconforto,
guardiamo avanti, tutti, positivamente, con coraggio, con il sorriso sulle
labbra, il sorriso della speranza, per un reale rinnovo , già da domani , per una
vita migliore , anche per un mondo migliore, cominciando dal nostro mondo,
dalla nostra famiglia, guardiamoci negli occhi , con fiducia , l'uno verso
l'altro, infondendo fiducia e sicurezza ai nostri figli, che ci guardano
chiedendo di essere amati e protetti, puntiamo il nostro futuro sulle nostre
forze, unendole con chi ci è accanto in uno spirito di collaborazione e ancor
meglio con amore, perché l'amore è anche collaborazione e dall'amore , dalla
concordia, dal rispetto reciproco può rinascere una nuova vita, più forte e
costruttiva di serenità e di solidarietà, non esiste contagio più forte , più
potente , più espansivo , di quello dell'amore e della fiducia , una energia
spirituale che può cambiare il mondo, dobbiamo crederci , non dobbiamo mai
spegnere in noi questa speranza, anche se tutto fuori ci induce al pessimismo ,
ma come ho già detto e lo ripeto, cominciamo a crederci partendo dal nostro
mondo, dalla vita che è in noi e che è intorno a noi. Ne siamo capaci , se lo
vogliamo intensamente. Verrà quanto prima il giorno in cui potremo unire
un'altra volta le nostre mani l'uno con l'altro, senza timore di rimanere
contagiati da un virus , ma invece contenti di essere contagiati da quella
energia immensamente forte che è la fiducia reciproca, nella lealtà e nel
rispetto. Possiamo contribuire tutti , ciascuno nella propria parte, al
cambiamento , per una vita migliore , di prosperità , non solo per noi stessi,
per la nostra famiglia , ma anche per il nostro Paese , l’Italia . Coraggio !
Il Covid19 , purtroppo, è ancora presente, ma è giunto , però , il momento
di una seppur graduale , ma determinata ripresa.
La “ paralisi ” delle attività produttive
è divenuta per tutti insostenibile. Il Governo e la politica nel suo complesso
e negli enti locali ,se ne devono fare carico. Bisogna ripartire laddove le
condizioni di non alto rischio lo consentono. E’ una esigenza che non può
essere trascinata troppo a lungo. Dobbiamo tutti , con grande responsabilità,
individualmente , nelle imprese , negli uffici , nella società , attrezzarci di
mascherine e di guanti protettivi, necessariamente nei locali chiusi , e tutti
mantenere le distanze minime prescritte , dovunque si vada , anche all’aperto.
E’ un sacrificio minimo indispensabile , ma da sopportare sino a quando non
sarà debellata la pandemia e da mantenere al fine di consentire una ripresa di
vita sociale e soprattutto economica, con probabilità di poter evitare un
ritorno di focolai del virus.
E’ necessario , indispensabile reagire e
soprattutto “ agire “ , mettendo in moto tutte le energie mentali e fisiche , di intelligenza , volontà
, fantasia, creatività , di spirito collaborativo, per riprendere il “lavoro “ laddove si sono creati vuoti , anche inventando
nuove tipologie di lavoro , utilizzando la nuova tecnologia , modificando le stesse modalità di lavorare , con
possibilità di lavoro da espletare rimanendo a casa , compatibilmente con il
genere di attività lavorativa , anche attraverso turnazioni e modifiche degli orari
delle prestazioni lavorative , e soprattutto risolvendo alla radice il grave
fenomeno del lavoro “ in nero “ , dello sfruttamento umano , in certi ambienti
e in certe situazioni divenuto di tipo schiavistico , specie nel campo agricolo
.
La situazione che viene di seguito alla pandemia , si presenta drammatica
sotto il profilo economico e finanziario , in ogni parte del mondo , ma
specialmente dove si è manifestata con maggiore virulenza . Rimanere passivi ,
in attesa di aiuti che possano provenire da fuori , significherebbe avvicinarsi ad una morte sociale , sicura .
Ogni possibile e probabile ripresa dovrà necessariamente essere posta sulle
capacità , sia politiche sia imprenditoriali , che ogni Paese saprà attivare e
sviluppare , partendo dalle proprie risorse , sia economiche che umane.
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