giovedì 15 agosto 2019

Dovere civico e dovere umano






“ Chi , pur avendone la possibilità , si rifiuta di porgere una mano di aiuto a chi in quel momento ne ha realmente bisogno , crea ogni volta intorno a sé un vuoto , sempre più ampio e profondo. “

DOVERE CIVICO  E  DOVERE UMANO 


E' giusto intervenire attraverso lo sgombero di giacigli e bivacchi di (s)fortuna , allestiti da persone  povere, vagabonde , senza fissa dimora , in luoghi pubblici , nelle strade , nelle piazze , sotto i portici della città, ma è soprattutto doveroso , sotto l’aspetto civile , nonché umano , che chi presiede alla amministrazione pubblica di una città , provveda ad offrire a queste persone un posto dove dormire , al coperto , dove potersi lavare e avere almeno un pasto caldo nei giorni d’inverno , anche tramite associazioni laiche o religiose. 

Di ciò è il sindaco , con assessori e giunta comunale , che a nome e per conto della  collettività , della cittadinanza ,  se ne deve fare carico , evitando tutti quegli interventi d’autorità che si limitino ad attuare i suddetti “sgomberi “ , senza offrire a questi esseri umani la possibilità di una diversa , adeguata , anche se provvisoria sistemazione .


Anche se giustamente  è comprensibile che la gente che vive in un contesto urbano  non gradisca la presenza di giacigli e bivacchi all’aperto , c’è da osservare però  che sta diffondendosi , purtroppo , anche una mentalità sempre più refrattaria , sino al rifiuto ,  ad accogliere persone erranti , vagabonde , specie se provengono da fuori del Paese , diverse per razza e costumi , anche se si trovano in condizioni umane assai precarie e difficili , giustificando tale comportamento con motivazioni  che hanno chiaramente natura soprattutto politica , in quanto non costituenti nel numero delle persone stesse  un reale e grave pericolo o rischio economico e sociale per la popolazione ,  e che pertanto sono inaccettabili sotto il profilo umano .

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