L’ IPOCRISIA UMANITARIA
Da una parte
, uno scenario apocalittico , ma reale , di morte , di guerra ,
abitazioni distrutte da bombe , volti disperati , sguardi sperduti nel
vuoto , terrorizzati da un’assurda , immane tragedia umana , file interminabili
di uomini, donne, vecchi , bambini, esseri umani, disumanizzati, in fuga
, verso mete indefinite, calpestando suoli impregnati di
fango e sangue , esseri ammassati come bestie su barconi , in parte
destinati , a migliaia , annegati e in pasto ai pesci ;
Dall’
altra , fatti salvi i reali ed effettivi interventi umanitari di gruppi
organizzati e di singole persone dedite al volontariato, si assiste a uno squallido
e sconcertante scenario teatrale , ad una continua sequela di
immagini , di foto , filmati e soprattutto di parole , parole
, solo parole e di frasi fatte, discorsi d’occasione , di false
intenzioni , vuote di contenuti , di esortazioni generiche alla pace , di
ipocrite disapprovazioni verso la violenza e la guerra in generale, e
soprattutto di comunicazioni ufficiali emanate da organismi di stato , volte a
giustificare sempre e comunque azioni di bombardamento , interventi
militari già effettuati o in programmazione , decisi per asserite
esigenze irrinunciabili di difesa e contestualmente per l’
annientamento verso forze agguerrite , aggressive e ritenute pericolose
in quanto destabilizzanti il sistema precostituito.
Personalità
di Organi ufficiali di vari Paesi che non vogliono rischiare di
compromettere la propria carriera politica e istituzionale , e non condannano
pubblicamente , apertamente , come invece dovrebbero per coscienza , e senza
riserve tutti quei capi di potenze mondiali , che sono in piena attività
di operazioni belliche , ma che ormai non possono più nascondere i veri motivi
che sono dietro alle asserite necessità difensive o di intervento ; motivi che
invece sono costituiti in modo cinico da progetti di occupazione , attraverso
l’esecuzione di azioni distruttive , a largo raggio, utilizzando mezzi di
violenza estrema in danno di esseri umani , che niente più di umano
rappresentano ad un mondo , ipocrita , costituito da popolazioni di
cosiddette società “civili “ , a cui interessa in fondo di non
essere oltremodo disturbate e coinvolte in tali tragedie , nelle quali ,
invece, potrebbero essere coinvolte direttamente e in modo grave , in un
prossimo , non lontano futuro , se non fermate in tempo.
L’ INDIFFERENZA , GLI
EGOISMI , GLI OPPORTUNISMI POLITICI
POSSONO PRELUDERE A DRAMMI E
TRAGEDIE IN MISURA
GLOBALE E SEMPRE PIU’ GRAVI .
Non
è più umanamente concepibile , né ammissibile , né sopportabile , continuare a vedere , ogni giorno di più
, soffrire migliaia di esseri umani , di ogni età , costretti a vivere in
condizioni ambientali assolutamente proibitive , umilianti , a patire per il
freddo e per la fame , e anche a morirne
, perché respinti reiteratamente nel loro bisogno di aiuti , nella richiesta di
essere accolti in un contesto civile e umanamente dignitoso , provenienti , in
fuga , da regioni del mondo stravolte da guerre e da conflitti sanguinosi ,
e vederli errare senza una meta precisa , spinti solo dalla
disperazione e da una sempre più debole
speranza di salvezza ; non è ammissibile che nel vedere e nel rendersi consapevoli di tali gravissimi
drammi umani , ogni
comunità civile , fatta di padri e madri di famiglia , persone dotate di
sentimenti umanitari e cristiani , non reagisca
fortemente , facendo valere la propria voce , con
ogni mezzo di comunicazione inducendo i
propri organi politici e istituzionali :
a condannare
pubblicamente , nel Parlamento europeo i capi , i responsabili politici
dei governi di quegli Stati , in Europa , che vietano l’ ingresso e l’accoglienza a questi
sfortunati esseri umani , o che alzano i muri , adducendo giustificazioni di
esigenze , chiaramente non realistiche né plausibili , di non poter accettare accordi di
ripartizione sull’accoglienza per indisponibilità di spazi o di risorse .
- ad
assumere una posizione politica istituzionale ferma e decisa , a livello europeo
e internazionale , volta al rifiuto di
coinvolgimento in azioni di interventi bellici in Paesi esteri e
in specie nei Paesi che già si trovano
in situazioni di conflitti armati , proponendosi invece come attori attraverso
interventi volti a ristabilire accordi di pace , di interruzione dei conflitti
stessi.
Nessun commento:
Posta un commento