venerdì 20 aprile 2018

GIOVANI E SOCIETA'


                                                   GIOVANI  E  SOCIETA’
Ovvero    :     “diritto alla trasgressione “

Non è difficile accorgersi che in questa nostra società stanno sempre più vivendosi momenti di cambiamento , tesi a modificare  un sistema di regole , ritenute , a torto o a ragione , non più adeguate ai tempi e alle esigenze sociali .

Quest'aria di cambiamento , da ritenere sotto un certo aspetto fisiologica , però , porta con sè anche microbi di contestazione che penetrano con particolare facilità e pericolosità nelle coscienze dei giovani , esaltando nelle loro menti impulsi reattivi contro qualsiasi regola impositiva del sistema stesso , e che sia volta a porre dei limiti alla presunzione soggettiva di un diritto di libertà individuale, inteso in senso assoluto., cioè incondizionato e che si trasforma in un preteso “ diritto di trasgredire “ ogni regola , peraltro in crescente diffusione nell’ambito sociale  e con particolare gravità in quello politico-istituzionale sulla gestione del pubblico denaro ,in cui è ampiamente diffusa la violazione del settimo comandamento “ NON RUBARE “ .

Motivo per cui , qualsiasi atto , situazione , che venga a porsi in contrasto , di ostacolo rispetto ad ogni presunto diritto  di poter agire in piena libertà , conduce anche ad una pretesa richiesta ad altri , a volte in forma violenta , per il  pieno soddisfacimento di esso .

 Questo fenomeno assume sempre maggiore ampiezza e  gravità  trovando arrendevolezza , debolezza , e purtroppo anche compiacimento in certi e diffusi contesti familiari , privi di autorevolezza , e in contesti  socio-istituzionali incapaci di far valere e far rispettare regole necessarie per ristabilire l'ordine e consentire il rispetto di regole necessarie alla convivenza democratica e alla evoluzione della vita sociale di una comunità.

Occorre  , pertanto  e senza ulteriori indugi , che nella nostra società  sopravvenga  una “ volontà  politica e civile “  in grado di far riemergere  decisamente , al di sopra del mondo degli interessi speculativi di parte ,  i fondamentali valori e principi , diritti e doveri , sanciti nella nostra Costituzione ,  che sono la garanzia indiscutibile e necessaria  affinché la convivenza fra cittadini , e i rapporti fra istituzioni pubbliche e cittadini , possano essere caratterizzati  dalla reciproca fiducia , dal rispetto delle leggi e dei ruoli rivestiti dai rappresentanti delle istituzioni pubbliche .
Principi che siano realizzati da un sistema politico-istituzionale in grado di consentire la funzionalità e l’efficienza  degli organi preposti , non solo alla sicurezza e salute pubblica , al progresso economico e tecnologico , alla preparazione culturale e al lavoro,  bensì anche alla “educazione civica “ ,   al rispetto del bene comune e dei valori di una certa moralità , che respinga e condanni , senza riserve,   atti e comportamenti  nocivi e deleteri per la salute , per  l’equilibrio psico-fisico e dignità della persona.    
Soltanto allora si potrebbero constatare risultati positivi nell’ambito dei comportamenti relazionali , specialmente riguardo ai giovani ,  sia nelle famiglie , sia negli istituti scolastici , che nelle attività di vita nei  contesti urbani.

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