domenica 8 aprile 2018

LA RESA DEI CONTI



                                                 LA  RESA  DEI  CONTI
I conti , prima o poi , tornano sempre.
Se il Popolo italiano , col proprio voto del 4 marzo  2018 , ha deciso per il cambiamento , chiedendo lavoro ed onestà, diritto  ad una dignitosa vita sociale.  Contro disonestà e speculazioni , criminalità e privilegi di caste, tale cambiamento dovrà essere fatto e il sistema  politico  se ne dovrà assumere tutte le responsabilità , prendendo decisioni  adeguate , congrue e tempestive  e soprattutto senza imbrogli e sotterfugi.
Molti politici e purtroppo ancora molti cittadini non vogliono rendersi consapevoli che nell’opinione pubblica italiana un nuovo vento di speranza , di rinnovamento , di una primavera sociale , sta ormai  percorrendo da sud al nord la nostra Penisola ( Isole comprese ) . Un vento che non si fermerà facilmente , né si arresterà davanti agli ostacoli innalzati da coloro che pervicacemente vogliono il mantenimento  della supremazia di  certi poteri speculativi  e clientelari , volti a contrastare diritti e libertà democratiche .
Oramai , non saranno più le giravolte politiche , le strumentalizzazioni opportunistiche e né le manovre sottobanco , a poter fermare la corsa del vento popolare, che anzi aumenterà il suo vigore , travolgendo le residue resistenze di un certo sistema politico , destinato a scomparire ,   e peraltro  già in evidente crisi .   

 CONSULTAZIONI PRO-GOVERNO ?
PD ( Renzi e compagni ) , CDX ( Salvini,Berlusconi ,Meloni ) possono continuare a “blaterare “ senza fine , ma ormai “ il dado è tratto “ . O il PD ( senza Renzi ) o il CDX ( senza Berlusconi ) , se ciascuno di essi condivide il programma del M5S , oppure , si va alle prossime elezioni ( probabilmente a ottobre ) , nelle quali il Popolo italiano ( questa volta di ben oltre 11 milioni di cittadini onesti e seri ) farà stravincere il Mov.5 Stelle , portandolo dal 32 % ad oltre il 40 % , riducendo ai margini di ogni contesto politico-partitico , figure “renziane “ e “ berlusconiane “ , destinate a all’opposizione oppure a scomparire del tutto.



In caso di esito negativo dalle consultazioni , sic stantibus rebus , il Presidente Mattarella potrebbe “nominare “  una personalità “ terza “ ( Gentiloni ? ) per un governo provvisorio , a larga maggioranza , e a scopo di una  nuova legge elettorale .


OCCORRE UNA MOSSA INTELLIGENTE DI DI MAIO , che proverebbe la forza del M5S , la malafede di Berlusconi e la doppiezza di Salvini , oltre che l'insussistenza della unità nel PD., che si tiene fuori dalla competizione , essendo in palese confusione. Questo è il momento in cui Di Maio si giochi la carta più forte proponendo apertamente e formalmente a Salvini , Berlusconi e Meloni ( tutti insieme ), di firmare , come CDX ,i punti salienti e fondamentali del programma del M5S ( 1° partito col 37%) come patto per il nuovo governo . A quel punto , lui , Berlusconi certamente si rifiuterebbe di sottoscrivere, non  accettando i punti sul conflitto di interessi,,legge anticorruzione , etc..,,e palesemente darebbe la prova che non è d'accordo non solo con Di Maio , ma soprattutto con Salvini stesso ,che invece sembrerebbe disposto a firmare tali punti e a formare il governo col M5s . Allora, come conseguenza inevitabile , vi sarebbe la rottura del CDX ( fra Lega e FI ) , oppure Salvini , per paura di ritrovarsi nel governo in una posizione di minoranza rispetto al M5S , potrebbe anche decidere di mantenersi unito con il CDX , auspicando situazioni migliori in ulteriori prossime elezioni.( però assai improbabili ,) certamente non trovando favorevole a ciò il Presidente Mattarella. Comunque vadano le cose , il M5S potrà uscirne bene e meglio come forza politica più unita , coesa , e soprattutto più coerente e positiva rispetto ad altri , di fronte ai cittadini e come ultima chance , potrebbe rivelarsi la possibilità che il PD si apra verso il M5S e creare condizioni nell'ambito del Parlamento che siano favorevoli ad un governo a maggioranza fra PD e M5S , 

 ma dalle ultime consultazioni ciò si presenta estremamente improbabile.
 
Pertanto , la possibile  soluzione politica per la formazione di una maggioranza di governo viene circoscritta  al M5S  e alla Lega ( finalmente sganciatasi da Forza Italia di Berlusconi

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