I mercati finanziari e le economie reali
I mercati finanziari , utilizzando le agenzie di rating , altro non sono che un sovra- sistema finanziario prettamente autocratico , che
attraverso un meccanismo basato sulla speculazione
del debito pubblico e su relativi interessi calcolati
secondo giudizi pretestuosi e arbitrari , stringono le economie dei
Paesi in una morsa continua , che può divenire anche fatale specie nei
confronti di quelli più deboli , costringendoli a sottomettersi al loro potere
e a non potere più gestire le proprie risorse nazionali ed economie
reali , se non obbedendo a rigide regole e
stretti vincoli , prestabiliti per il mantenimento e rafforzamento del dominio speculativo
dei mercati stessi , soprattutto
a vantaggio di quei Paesi aventi posizioni economiche più forti e dei Gruppi finanziari più potenti in campo
internazionale .
E’ ormai evidente a
tutti che i tempi sono cambiati . Le
società di oggi , quelle occidentali e quindi non solo quella italiana , stanno
via via abbandonando le ideologie politiche -partitiche del secolo scorso,
assumendo esigenze , sia valoriali che
riguardano bisogni reali fondamentali per la vita sociale e la convivenza
civile della cittadinanza , nonché interessi
economico-finanziari ad alto
livello . Le popolazioni chiedono : “ Sicurezza economica e sociale” . Quelle realtà politiche , fra movimenti e partiti ,
che hanno ben compreso tali nuove esigenze popolari , ottengono ampi consensi
elettorali , dando vita ad un fenomeno " populista" , ma che altro non è che un tentativo di rivendicazione popolare di ceti sociali
e realtà economiche , verso e contro un "
sistema classista " , di privilegi di caste e di gruppi di potere
finanziario.
Il mondo politico italiano , appunto , sta evolvendosi in
tale direzione . Da un lato , uno
schieramento di forze politiche ( M5S e Lega ) ,cosiddette " populiste " , dall'altro , uno schieramento ( ancora
non ben delineato, ma tendenziale ) di
forze politiche ( PD e F I ) , che già da tempo configurano interessi di
determinate classi socio-economiche e di gruppi finanziari.
Il “ conflitto “ fra
le due realtà è già iniziato
. Siamo ancora ai primi livelli . Quello
italiano è addirittura emblematico e
sarà determinante rispetto a ciò che potrà avvenire nel prossimo futuro in altri Paesi europei . Il nostro Presidente
della Repubblica , Sergio Mattarella , garante della Costituzione e a tutela
degli interessi nazionali , si trova , adesso , a dover affrontare una
situazione di estrema delicatezza e importanza . Da una parte le pressioni dei
mercati internazionali e dei cosiddetti poteri
finanziari e politici consolidati , dall’altra parte un fenomeno sociale e politico , che è emerso
con tutta la sua forza e consistenza elettorale , sollecitando un “ cambiamento
“ reale , sia della politica , sia dello
stato sociale . Un fenomeno sociale , che difficilmente potrà essere ostacolato
nel suo naturale sviluppo , se non attraverso
interventi di tipo autoritario e
liberticida , con le conseguenze drammatiche che si possono bene immaginare.
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