sabato 26 maggio 2018

LA FINANZA SPECULATIVA


I mercati finanziari e le economie reali

I mercati finanziari , utilizzando  le agenzie di rating , altro non sono che  un sovra- sistema finanziario prettamente autocratico , che attraverso un meccanismo basato sulla speculazione del debito pubblico e su relativi  interessi  calcolati  secondo giudizi pretestuosi e arbitrari , stringono le economie dei Paesi in una morsa continua , che può divenire anche fatale specie nei confronti di quelli più deboli , costringendoli a  sottomettersi  al loro potere  e a non potere più gestire le proprie risorse nazionali ed economie reali , se non obbedendo a rigide regole e  stretti vincoli , prestabiliti per il mantenimento e rafforzamento del dominio speculativo  dei mercati  stessi , soprattutto a vantaggio di quei Paesi aventi posizioni economiche più forti  e dei Gruppi finanziari più potenti in campo internazionale .



E’ ormai evidente  a tutti  che i tempi sono cambiati . Le società di oggi , quelle occidentali e quindi non solo quella italiana , stanno via via abbandonando le ideologie politiche -partitiche del secolo scorso, assumendo esigenze , sia  valoriali che riguardano bisogni reali fondamentali per la vita sociale e la convivenza civile della cittadinanza , nonché  interessi  economico-finanziari  ad alto livello .  Le popolazioni  chiedono : “ Sicurezza economica e sociale” .   Quelle  realtà politiche , fra movimenti e partiti , che hanno ben compreso tali nuove esigenze popolari , ottengono ampi consensi elettorali , dando vita ad un fenomeno  " populista" , ma che altro non è che un tentativo di rivendicazione popolare di ceti sociali e realtà economiche , verso e contro un " sistema classista " , di privilegi di caste e di gruppi di potere finanziario.

Il mondo politico italiano , appunto , sta evolvendosi in tale direzione .  Da un lato , uno schieramento di forze politiche ( M5S e Lega ) ,cosiddette " populiste " , dall'altro , uno schieramento ( ancora non ben delineato, ma tendenziale  ) di forze politiche ( PD e F I ) , che già da tempo configurano interessi di determinate classi socio-economiche e di gruppi finanziari.



Il “ conflitto “ fra  le due realtà  è già iniziato .  Siamo ancora ai primi livelli . Quello italiano  è addirittura emblematico e sarà determinante rispetto a ciò che potrà avvenire  nel prossimo futuro  in altri Paesi europei . Il nostro Presidente della Repubblica , Sergio Mattarella , garante della Costituzione e a tutela degli interessi nazionali , si trova , adesso , a dover affrontare una situazione di estrema delicatezza e importanza . Da una parte le pressioni dei mercati internazionali e dei cosiddetti poteri  finanziari e politici consolidati , dall’altra parte  un fenomeno sociale e politico , che è emerso con tutta la sua forza e consistenza elettorale , sollecitando un “ cambiamento “  reale , sia della politica , sia dello stato sociale . Un fenomeno sociale , che difficilmente potrà essere ostacolato nel suo naturale sviluppo , se non attraverso  interventi  di tipo autoritario e liberticida , con le conseguenze drammatiche che si possono bene immaginare.

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