sabato 4 agosto 2018

LO STATO , L' ECONOMIA E LO SPREAD



LO  STATO ,  L’ECONOMIA  E  LO  SPREAD

Per evitare che i buoni propositi del Governo - Conti ( reddito di cittadinanza per il M5S e flat tax e pensioni , per la Lega )  possano correre il rischio reale di rimanere sulla carta  o  peggio , possano trasformarsi in interventi operativi che si rivelino  gravemente in contrasto sotto il profilo macro-economico , aggravando i livelli di deficit pubblico e quindi provocando forti preoccupazioni  e reazioni dure da parte dei mercati internazionali e delle agenzie di rating (  elevati aumenti dello spread  e declassazioni ) , con le conseguenze negative che ne deriverebbero sulla medesima stabilità politica del Governo , oltre che  molto gravi in danno dei cittadini più  deboli.

Stante la posizione  e le condizioni  nelle quali viene a trovarsi  lo Stato italiano in Europa , qualsiasi intervento di spesa , che sia rivolto a migliorare sensibilmente e in modo strutturale le condizioni socio-economiche dei cittadini , specialmente quelli dei ceti meno abbienti , nonché quelle  del mondo del lavoro e delle imprese,  dovrà necessariamente  avere le rispettive coperture e risorse finanziarie  e che queste siano riconosciute ed approvate  nel contesto delle condizioni, appunto  stabilite nell’ambito europeo .

Pertanto , quando uno Stato ha bisogno di soldi  per finanziare provvedimenti che riguardano miglioramenti della vita sociale dei cittadini , contro la povertà , e che riguardano il mondo del lavoro , contro la disoccupazione ,  il sostegno alle imprese , a favore della produttività e della economia reale , DEVE  PRIMARIAMENTE  E  NECESSARIAMENTE  disporre  di  maggiori  entrate  fiscali e conseguentemente  applicare ( come prevede l’art. 53 della Costituzione ) aliquote fiscali progressivamente  più elevate   nei confronti dei redditi più alti , delle alte rendite ricavate  in campo di speculazioni finanziarie , operando  fattivamente e con rigore  controlli su proprietari e possessori  di grossi capitali , beni immobiliari e mezzi di lusso, su fruitori di attività e interessi finanziari a livelli alti  e sui movimenti di capitali .

 Tutto ciò , operando fondamentalmente con l’approvazione di  adeguate norme di legge che riguardino la materia fiscale , nonché  attraverso una riforma del sistema organizzativo e strumentale  degli apparati pubblici , amministrativo- istituzionali , per migliorarne l’efficienza , e così  incrementare  realisticamente  la lotta alla evasione fiscale , con particolare rigore nei confronti dei grossi evasori fiscali , di  quanti operino in attività criminali , del fenomeno della corruzione , attraverso la confisca dei rispettivi beni  e il recupero di ingenti  somme di denaro , utili a costituire le risorse -finanziarie  necessarie per fronteggiare , in misura e in modo iniziale , gli oneri di spesa riguardanti appunto i progetti politici di risanamento economico e sociale del Paese.
                                                                                                                                                                                  

1 commento:

  1. Le Riforme del Governo e il timore del 3 % deficit/pil
    Tutti affermano che ci vogliono miliardi e miliardi ( circa trenta ) per realizzare e attuare le riforme previste dal Governo 5 Stelle-Lega ( Reddito di cittadinanza , Flat tax e Riforma pensionistica ) e che per farlo si dovrebbe sforare il cosiddetto 3 % . Orbene , se alla base si procedesse a far funzionare presto , bene e in modo efficiente gli “ organi e gli apparati istituzionali dello Stato “ ( Giustizia , Finanze , Infrastrutture , Viabilità e Sicurezza ), rendendo le loro funzioni e attività più moderne , celeri e più controllate sotto il profilo legale e tecnico , allora , senza che siano necessari forti impegni economici da parte dello Stato per ottenere ciò , sicuramente si otterrebbero importanti risultati positivi in campo economico e finanziario , attraverso il recupero di grandi risorse , in miliardi di euro , dalla efficace e rigorosa lotta alla criminalità , con confische di beni immobili e specie in campo finanziario , alla corruzione , alla grande evasione fiscale , etc…
    Tutte risorse che verrebbero a costituire nel medio periodo forti entrate per le casse dello Stato e la possibilità di attuare le suddette riforme governative , senza rischiosi sforamenti del 3 % . Oppure , quanto meno , riuscire ad ottenere somme sufficienti per controbilanciare le spese già utilizzate per l’attuazione delle riforme stesse.
    Se vuole , questo il Governo , Pres. Conti di 5 Stelle-Lega DOVREBBE FARE e PRESTO , attraverso appositi decreti e interventi operativi sulle organizzazioni e strutture degli apparati istituzionali e dimostrare in ambito europeo che è proprio sulla base di una più efficiente organizzazione degli apparati istituzionali , può dipendere la crescita economica del Paese , la possibilità di investimenti pubblici produttivi di ricchezza , e di lavoro .

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