martedì 4 giugno 2019

Ordine democratico costituzionale



  L ‘  Ordine democratico e costituzionale "

 Movimento popolare,civile, libero , indipendente , laico , di carattere sociale , volto a migliorare le condizioni della vita sociale dei cittadini attraverso la realizzazione di un " Ordine democratico e costituzionale " da rispettare nei suoi principi e valori e norme nell'ambito delle Istituzioni pubbliche e della società civile.

 E' assolutamente urgente e indispensabile ripristinare un                 " Ordine democratico e costituzionale " nel nostro Paese , nelle distinte funzioni e competenze dei tre  poteri autonomi dello Stato , Legislativo , Esecutivo , Giudiziario .

Soprattutto che tutti i politici dei vari partiti , onorevoli parlamentari , uomini di governo , riprendano con serietà e responsabilità ad avere le idee chiare e chiare le intenzioni di far valere in Italia , una buona volta , una politica non di parole e litigi pretestuosi , ma di fatti produttivi e di realizzazioni concrete di principi e valori di onestà, di giustizia sociale , di reciproco rispetto delle competenze istituzionali ,  di correttezza e oculatezza nella gestione delle risorse pubbliche , di più efficiente funzionalità degli apparati istituzionali e amministrativi, di severità verso chi evade le imposte e commette atti illeciti , verso chi ruba sul denaro pubblico ed è disonesto nell'amministrare le risorse pubbliche , facendosi corrompere , colludendo con la criminalità .

 Impegni seri e concreti per favorire il lavoro e il sostentamento alle famiglie più bisognose. E’ assolutamente necessario , indispensabile e urgente che la politica riacquisti la fiducia dei cittadini , attraverso soprattutto esempi di buona e corretta amministrazione e attraverso un’opera continua volta a  stabilire rapporti diretti con la popolazione , per potere capire e soddisfare le esigenze e i bisogni primari , specie dei ceti meno abbienti .

 In definitiva una politica che rispetti in pieno i principi eccellenti e fondamentali della nostra Costituzione e non una politica demagogica di interessi di classi privilegiate , di gruppi o enti privati , volti a speculazioni finanziarie e che cagionano gravi  danni a tante , tante realtà produttive in Italia , le quali  , invece , devono essere sostenute attraverso una politica che valorizzi e metta al primo posto la economia sana e reale . 

E' indispensabile e doveroso mantenere sempre alto e forte il sentimento di " Unità nazionale " , di amore verso la nostra Nazione e Patria , di rispetto e onore verso la nostra bandiera , verso i caduti per la difesa della Patria e della Giustizia , verso i morti e gli invalidi,  feriti nell’adempimento del proprio dovere verso lo Stato, di fede nella Repubblica e nella Costituzione .



In Italia  sarebbe deleterio , irrimediabilmente dannoso acuire il divario fra le regioni del nord e quelle del sud . Invece abbiamo bisogno di riportare una vera e reale, effettiva riunificazione della economia fra nord e sud , annullare le disparità economiche e della vita sociale fra nord e sud , abbattere l'egemonia delle mafie sulla vita sociale e politica e imprenditoriale del Paese ,  colmare tutte le carenze strutturali ( strade , ferrovie , ospedali , scuole, etc..) situazioni assai critiche che non hanno consentito per troppi anni una ripresa sociale .
Soltanto così l’Italia potrà riprendere una reale crescita e sviluppo socio-economico e potrà riacquistare presto un posto preminente fra i Paesi più virtuosi e avanzati .



Alcune domande  e possibili risposte  , sulla situazione economico-finanziaria dell’Italia ( Governo  Conte -M5S/Lega ) e rapporti con Europa .

Domanda : Per l’Italia , vi sarà una  vera procedura di infrazione da parte dell’Europa ? 

Risposta :  Poco probabile , difficile da attuarsi .

D :  Avvertimenti e intimazioni europee   per regolare i conti pubblici e il  bilancio ? 

R : Con alcune rassicurazioni e impegni da parte del governo , ma che non ridurrebbero la persistente attenzione e controllo da parte europea.

D : Vi sarebbe una applicazione  completa del reddito di cittadinanza e della quota cento e della Flat Tax  ?

R : Quasi  certamente  . 
 
D : Eventuale sforamento del 3 %  da parte del governo ?

R :  Inevitabile .

D : Conseguenze  ?

R : Aumenti  preoccupanti  del debito pubblico  e conseguentemente innalzamenti dello SPREAD .

D : Probabilità  di una  ripresa della economia e del prodotto interno lordo ( PIL ) , come risultato del reddito di cittadinanza , della quota cento e della flat tax , anche per i redditi alti    ?

R : Possibile , ma leggera , ripresa  dei consumi  e del p. i. l. , ma , essendo misure realizzate in debito ,  non  sarebbero sufficientemente  in grado di abbassare il debito pubblico  e di fronteggiare  le inevitabili aggressioni del mercato finanziario. E quindi ulteriori aumenti dello SPREAD .

D :Sarebbe allora ipotizzabile  una uscita dell’Italia dall’Euro , con  ritorno alla Lira  ?

R : A quel punto sarebbe quasi inevitabile  e purtroppo temibile .

D : Conseguenze  ?

R : Svalutazione  della moneta ( Lira ) , gravi fenomeni di inflazione , gravi aumenti del costo della vita , e grave crisi e restrizioni  economico –finanziarie  e sociali .

D : Possibili rimedi  ?

R : Si potrebbero stampare e mettere in circolazione  “ minibot “ , una sorta di moneta nazionale esclusiva per il mercato interno, garantita dallo Stato  e tenuto conto di tutti i crediti che molte  imprese hanno nei confronti dell’Erario ; ciò potrebbe servire a ridare importanti impulsi alle attività commerciali e ai rapporti economici nell’ambito della vita sociale , senza incidere negativamente sul debito pubblico .

D :  Possibili altre soluzioni ?

R :  Ricerca di soluzioni verso Paesi  esteri , con richieste di appoggi e aiuti finanziari  .

D :  Possibili  interventi di sostegno da parte degli Stati Uniti  ( Trump ) 

R : Augurabili , ma anche possibili ( con relativi impegni italiani ,come contropartita ).

D :  Da altri Paesi , come Russia o Cina  ?

R : Improbabili .

D: Altre ipotesi  e soluzioni  oltre quelle sopra prospettate ?

R : Revisioni importanti di tutte quelle spese  che  gravano solo sul debito pubblico , e quindi spese relative al  reddito di cittadinanza , alla quota cento e alla flat tax ,  , con significative riduzioni  di investimento , o con proroga  nella applicazione  di questi istituti .

D : Se ciò fosse applicato  , quali le conseguenze ? 

R: Positive , riguardo all’Europa  e ai conti pubblici ( evitando aumenti IVA  e sforamenti del 3 % ) ,  ma negative riguardo alla politica impostata dal governo sulle promesse ai cittadini , avendo come conseguenza  un discredito da parte  dell’elettorato  nei confronti  delle forze politiche di governo (sia per  M5S ,sia per Lega ) , con possibile crisi politica e caduta del governo stesso.

D: Potrebbe esservi una diversa soluzione che salvi , per così dire , “ capre e cavoli “ ?

R : Certamente  sì ,  per il Governo e per l’Italia tutta , l’unica via d’uscita sarebbe quella fondamentale di diminuire drasticamente il costo del lavoro per le imprese  , evitando così le delocalizzazioni verso Paesi più convenienti  e pertanto evitando gravi fenomeni di crescente disoccupazione . Per ridurre il costo del lavoro , il cuneo fiscale , è assolutamente indispensabile reperire  fondi  diversamente stanziati per obiettivi e finalità , che invece potrebbero realizzarsi in una fase successiva . A tal proposito dovrebbe essere rivisto , solo sotto il profilo dei costi , il reddito di cittadinanza , possibilmente ponendo altre limitazioni per venire in aiuto solo ai più bisognosi ; rimodulare la flat tax , agevolando le piccole e medie imprese , ma  in un contesto di riforma generale delle aliquote fiscali , osservando però , come prevede la Costituzione , una seria e necessaria progressività delle aliquote , accentuandole verso i redditi molto alti e verso le rendite finanziarie .  Inoltre , realizzando attraverso tutti i mezzi e strumenti tecnologici , un ferrato contrasto alla grande evasione fiscale  e alle attività illecite  e speculative di società e organizzazioni criminali e varie mafie , investendo le risorse ricavate  da confische dei patrimoni , a beneficio di investimenti produttivi ed opere pubbliche , grandi e piccole ,  e servizi pubblici . 

Soltanto , incrementando le agevolazioni nei confronti delle realtà produttive , può ottenersi nel breve e medio termine  un “fermo “ delle delocalizzazioni , una ripresa della produzione nazionale , un ripresa della occupazione , un miglioramento delle condizioni  delle famiglie e una importante diminuzione della povertà .

 Come già accennato prima , potrebbe attuarsi la iniziativa di mettere  in circolazione  “ minibot “ , una sorta di moneta nazionale esclusiva per il mercato interno, garantita dallo Stato  e tenuto conto di tutti i crediti che molte  imprese hanno nei confronti dell’Erario ; ciò potrebbe servire a ridare importanti impulsi alle attività commerciali e ai rapporti economici nell’ambito della vita sociale , senza incidere negativamente sul debito pubblico .



“ Il limite dei Minibot è che non si tratta di una moneta principale, ma di una secondaria: quella cartacea. Come fa per esempio lo Stato a pagare milioni di euro della pubblica amministrazione con i contanti? Oppure, l’impresa come a fa a pagare le tasse con i Minibot ? ”
Quale è quindi in base a ciò la soluzione alternativa ai Minibot ?
La soluzione è quella di trasformare i Minibot in “ moneta elettronica “ , o meglio, in una “ moneta fiscale “ che permette allo Stato di ridurre e pagare le tasse. In sintesi il SIRE. Esso non è altro che un sistema elettronico di gestione delle riduzioni fiscali che lo Stato potrebbe gestire direttamente attraverso il MEF.

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