mercoledì 2 agosto 2017

ESSERE DONNA

                                
                                    ESSERE   DONNA



Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro , facendo pure gli straordinari.
Apparve un Angelo e gli chiese : “ Come mai ci metti tanto con questa ? “
Il Signore rispose : “ Hai visto il mio Progetto per lei ? “
Deve essere completamente lavabile , però non deve essere di plastica, deve avere più di duecento parti muovibili ed essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi. Deve avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente.  Deve avere un bacio che possa curare , da un ginocchio sbucciato , ad un cuore spezzato ,  e lo farà tutto  con solamente due mani.
L’ Angelo di meravigliò dei requisiti  e disse  : “  Solamente due mani ….impossibile  ! “   E  questo è solamente  il modello base ? “  E’ troppo lavoro per un giorno ….aspetta fino a domani per terminarla “
   “ No ,  Lo farò  !  - protestò il Signore .  “ Sono tanto vicino a terminare questa creazione  che ci sto mettendo tutto il mio cuore !   Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare diciotto ore al giorno. “
L’Angelo si avvicinò di più e toccò la donna ,  e disse : “ Però l’hai fatta così delicata . Signore “
E’ delicata , ribattè Dio , perché l’ho fatta anche robusta. Non hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere “.
 “ Sarà capace di pensare ? “  chiese l’Angelo .
Dio rispose : “ Non solo sarà capace di pensare , ma pure di ragionare e di trattare “ .
L’ Angelo allora notò qualcosa e allungando la mano toccò la guancia della donna …. “ Signore , pare che questo modello abbia una perdita …”
 “ Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose …. Non c’è nessuna perdita …è una lacrima“   , lo corresse il Signore .
“A che cosa serve una lacrima ? “ chiese l’Angelo .
E Dio disse : “ Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia , la sua pena , il suo disinganno , il suo amore , la sua solitudine , la sua sofferenza  e il suo orgoglio. “
Ciò impressionò molto  l’Angelo .  “ Sei un genio , Signore , hai pensato a tutto . La donna è veramente meravigliosa ! “
Lo è  !  disse il Signore . “ Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini. Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità , amore e gioia . Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero  piangere , piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose.  Lottano per ciò in cui credono . Si ribellano alla ingiustizia.  Non accettano  un “ no “ quando  credono che ci sia una soluzione migliore. Vanno dal medico con una amica timorosa . Amano incondizionatamente. Piangono quando i loro figli  hanno  successo  e si rallegrano  per le fortune dei loro amici.   Sono felici quando  sentono parlare  di un battesimo o di un matrimonio .  Il loro cuore si spezza quando  muore un’amica.  Soffrono per la perdita di una persona cara. Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie .  Sanno che un abbraccio  e  un bacio possono  aiutare  a curare un cuore spezzato.  Non ci sono dubbi, però , ……nella donna c’è un difetto :  Ed è  che si dimentica quanto vale .


..e l'uomo ? ...L'uomo dovrebbe leggere almeno una volta al giorno questo dialogo fra l'Angelo e Dio , e possibilmente tenerlo a mente , ricordarlo a se stesso quando si sveglia al mattino , quando esce da casa per andare al lavoro, quando vi ritorna e si siede a tavola per pranzare , quando si siede sul divano per guardare la tv e i suoi figli sono già a letto e dormono , quando va a letto per coricarsi per la notte . Questo dovrebbe fare per riuscire a capire chi governa realmente la sua barca , cercando di mantenerla sempre a galla , cercando di rendere piacevole la navigazione quando il mare è tranquillo , ma anche e soprattutto di tenere la rotta giusta nel mare in burrasca , con tanta fatica , ma con tanta bravura . Ma sarebbe un grave errore e una gravissima colpa se l'uomo , nel riconoscere alla donna tutto ciò , però egli ne approfittasse , ritenendo scontata o semplicemente doverosa ogni sua fatica e quindi ritenere ( in modo sbagliato ) di dover  continuare ad attribuire solo a lei ogni compito e problema  di tipo familiare , scaricando su di lei tutto il peso delle relative responsabilità.




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